Non una di meno, manifestazione a Roma il 24 novembre

Non una di meno, manifestazione a Roma il 24 novembre

“Non una di meno” nasce ormai diversi anni fa come risultato di un lungo confronto tra diverse realtà femminili e femministe in tutto il Paese. E tante sono le realtà che lo hanno animato e che lo animano tuttora, a partire da “Io Decido”, rete romana che si mobilita da tempo sul tema della salute e della violenza di genere; “UDI – Unione donne in Italia”, nata dall’esperienza femminile della Resistenza tra il 1944 e il 1945 e tra le principali protagoniste delle lotte per i diritti delle donne come il diritto al voto, all’istruzione, al lavoro, ai servizi sociali; “D.i.Re – Donne In Rete contro la violenza”, la prima e unica rete a carattere nazionale di Centri Anti-violenza non istituzionali (77 centri e case delle donne) e gestiti da associazioni di donne che hanno accompagnato e sostenuto migliaia di donne in percorsi di uscita dalla violenza.

Solo qualche giorno fa, la rete “Non una di meno” ha animato una grande mobilitazione contro il Disegno di Legge del senatore Pillon (membro e promotore del gruppo parlamentare “Vita Famiglia e Libertà”), con presidi, assemblee, passeggiate notturne e flash-mob in tantissime città italiane.

“Il DdL Pillon segnala una direzione molto chiara che questo governo intende prendere: offrire un modello di società fondato sulla famiglia patriarcale e assicurarla attraverso l’intervento dello Stato, attaccando direttamente l’autodeterminazione delle donne che la mettono in questione” – scrivono le realtà promotrici della mobilitazione – “Se sarà approvato, sarà più difficile e costoso separarsi e bisognerà organizzare le proprie vite e la cura di figli e figlie secondo un contratto di diritto privato sottoscritto a seguito della mediazione familiare obbligatoria a pagamento.”

E ancora: “L’assegno di mantenimento verrà abolito e chi si trova in una situazione di maggiore dipendenza economica – quasi sempre le donne – sarà sottoposto a un vero e proprio ricatto economico, affronterà la separazione o il percorso di liberazione dalla violenza domestica al prezzo di una crescente precarietà.”

Da queste considerazioni partirà anche la manifestazione nazionale “contro la violenza di genere e le politiche patriarcali e razziste del Governo” del 24 novembre a Roma. Il corteo partirà alle ore 14.00 da Piazza della Repubblica e arriverà in Piazza San Giovanni, mentre il giorno successivo si terrà un’assemblea nazionale verso lo sciopero dell’8 marzo del prossimo anno.

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