Qual è l’Impatto ambientale dell’acquisto tramite e-commerce?

E-commerce e imbatto ambientale

Ridurre l’impatto ambientale: fare l’acquisto giusto per un fine benevole

L’acquisto e-commerce è diventato un passatempo fuori controllo. Attraverso applicazioni, con un semplice click e senza fatica, è possibile ricevere il proprio articolo a casa propria in tempi brevi. Ma siamo davvero sicuri che fare compere online sia così innocente come sembra?

Negozio fisico o negozio online? Quale nuoce di più in termini di Impatto ambientale

Dieci anni fa l’e-commerce, o commercio elettronico, nemmeno esisteva, ma oggi è una pratica comune per milioni di persone, e anno dopo anno, i consumatori continuano ad aumentare. Ad incitare l’acquisto online sono ovviamente le strategie adottate da ogni azienda, piccola o grande che sia, che consistono nell’offrire un servizio sempre più conveniente e semplice che rispecchi le comodità del cliente.

Ogni anno in Italia, 38 milioni di persone, spendono in media 1.000 € all’anno, ciò vuol dire che quasi più della metà degli italiani hanno rinunciato all’acquisto offline e incrementato quello online spendendo anche più del dovuto e in cose non sempre indispensabili; alcune ricerche hanno stimato che nel 2024 il numero di consumatori potrebbe aumentare, di conseguenza anche le emissioni di gas serra.

Per quanto il consumo e fattore di inquinamento dei negozi fisici siano decisamente i più inquinanti, ciò non toglie che la compravendita smisurata dell’acquisto online, e quasi inarrestabile, non rechi danni al nostro ecosistema.

Tra i fattori a maggior impatto ambientale troviamo:

  • Viaggio per lo spostamento del consumatore casa-negozio (Negozio tradizionale)
  • Trasporto dal fornitore all’ufficio postale (Negozio online)
  • Consumo energia edificio (Negozio tradizionale)
  • Confezionamento (Negozio online)
  • Trasporto ultimo miglio (Negozio online)
  • Resi (Negozio online)

Il trasporto all’ultimo miglio, o consegna last minute, è il principale fattore di inquinamento dei negozi online; si riferisce alla consegna del prodotto al consumatore che, mentre nei negozi tradizionali avviene in un solo passaggio, nei negozi online i passaggi si moltiplicano rendendo la gestione logistica dei trasporti più complessa. Fattore ancora più inquinante è il reso: restituire la merce vuol dire raddoppiare il trasporto, ovvero, incrementare le emissioni di gas.

La domanda sorge spontanea: “l’e-commerce è davvero così inquinante?” La risposta è no, ma ciò non vuol dire che l’imbatto ambientale sia pari a zero. Tuttavia, è possibile migliorarlo, e per farlo basta porsi delle semplici domande:

  • Sto acquistando per necessità? Se non ci è di alcuna utilità non acquistiamo.
  • Gli imballaggi sono eco-friendly? Posso riciclarlo? Già moltissime aziende hanno provveduto a sostituire tonnellate di imballaggi in plastica con quello in carta.
  • Da dove proviene? La provenienza è fondamentale, serve a tutelare sia il lavoratore che l’ambiente.
  • Di che materiale è fatto? Molti produttori mettono a disposizione un’etichetta dell’articolo, se ciò che vogliamo acquistare è composto da materiali più sostenibili, ancora meglio!
  • Lo stesso prodotto online posso acquistarlo anche in un negozio vicino casa mia e raggiungibile a piedi?

Facendo delle scelte giuste e intelligenti diminuiremo l’impatto ambientale, aiutando la terra e noi stessi.  

Immagine in evidenza per l’articolo sull’Impatto ambientale degli e-commerce.: Pixabay

Altri articoli da non perdere
Il gender reveal è una festa sessista?
il gender reveal è una festa sessista?

Una della pratiche più diffuse e discusse degli ultimi tempi è il gender reveal: questo party arriva direttamente dagli Stati Scopri di più

La Strage di Piazza Fontana: le vittime hanno avuto giustizia?
la strage di piazza fontana

È il 12 dicembre 1969 quando il centro di Milano rimane vittima di uno degli attentati più violenti del Bel Scopri di più

Caso Almasri – il governo italiano smentisce l’indagine della Cpi
Caso Almasri - il governo italiano smentisce l’indagine della Cpi

Il caso che vede come protagonista Nijeem Osama Almasri, generale libico al vertice della Polizia giudiziaria della sua nazione, ha Scopri di più

Agenda 2030: a cosa serve e quali sono i suoi obiettivi?
Agenda 2030

L'Agenda 2030 è un piano d'azione globale adottato dalle Nazioni Unite nel 2015 per promuovere lo sviluppo sostenibile a livello Scopri di più

11 giugno 1993: Jurassic Park esce nelle sale | Accadde oggi
Jurassic Park

11 giugno 1993: Jurassic Park di Steven Spielberg usciva nelle sale statunitensi rivoluzionando la storia del cinema Era il giorno Scopri di più

21 Salvatutti per la giornata mondiale della sindrome di Down
21 Salvatutti

Come ogni anno, il 21 marzo l'associazione 21 Salvatutti amplifica il suo impegno di sensibilizzazione alle relazioni e al mondo Scopri di più

A proposito di Simona Cimmino

Simona, 24 anni. Nata a Napoli ma vive a Ferrara. Appassionata di lingue orientali, studia coreano e giapponese all'Università degli studi di Napoli l'Orientale. Nella musica, teatro e cinema, cerca sempre di trovare l'innovazione e profondi insegnamenti morali da cui prendere spunto. Nel tempo libero, si dedica al ruolo di traduttrice sulla piattaforma streaming video Viki, che conta un vasto catalogo di film e serie tv asiatiche.

Vedi tutti gli articoli di Simona Cimmino

Commenta