Sammy Basso è stato un ragazzo affetto da progeria, una malattia rara che gli è stata diagnosticata all’età di due anni. Ad oggi, è accertato che sia stato l’individuo più anziano affetto da tale patologia.
Cos’è la progeria?
La progeria, nota anche come sindrome di Hutchinson-Gilford, è una malattia rara (solo 130 casi registrati attualmente) che causa un invecchiamento corporeo precoce, seppur non alterando le facoltà mentali.
I primi sintomi della progeria si possono manifestare nei primi mesi di vita, come difetti della crescita e sclerodermia, un indurimento della pelle sul tronco e sulle estremità del corpo.È, però, tra i 2-3 anni di vita che iniziano ad essere più evidenti caratteristiche fisiche legate alla malattia. Ad esempio, si presentano: alopecia, una testa molto grande rispetto al corpo, un viso piccolo con una mandibola poco pronunciata, nanismo, naso schiacciato.Con il passare dell’età aumentano quei sintomi che, normalmente, si riscontrerebbero in persone anziane. Tra questi sintomi vi sono: pelle rugosa, perdita della vista, problemi cardiovascolari, artrosi.Purtroppo i malati affetti da progeria hanno un’aspettativa di vita molto bassa, che solitamente non supera i vent’anni. Le cause di morte sono generalmente cardiopatia, infarto o ictus.
La vita di Sammy
Sammy Basso è nato come un bambino sano, senza alcun segno della malattia. Soltanto all’età di due anni, dopo un’attenta consulenza genetica, si è giunti alla diagnosi di progeria. Infatti, inizialmente, le prime manifestazioni della malattia non erano state correttamente interpretate.
Sin dalla tenera età, Sammy ha sempre avuto grande consapevolezza della sua malattia e sperava, in futuro, di essere d’aiuto alla ricerca. Infatti, nel 2005 aveva fondato con i suoi familiari l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso, con lo scopo di far conoscere maggiormente la progeria e raccogliere fondi per gli studi sulla malattia. inoltre, si è laureato nel 2018 in Scienze naturali con 110 e lode, mentre nel 2021 ha ottenuto la laurea magistrale in Biologia molecolare, al fine di raggiungere il suo obiettivo.Sammy ha vissuto un’esistenza breve, ma intensa, senza lasciarsi mai piegare dalla malattia. Dopo l’esame di maturità, ha compiuto un viaggio negli Stati Uniti con i suoi genitori e il suo migliore amico Riccardo, percorrendo la Route 66 da Chicago a Los Angeles. Il viaggio è stato documentato nel libro Il viaggio di Sammy, che ha ispirato l’omonimo programma televisivo andato in onda su Nat Geo People.Nel 2015 è stato ospite da Carlo Conti al Festival di Sanremo, dove ha parlato della sua malattia e, per il suo attivismo, è stato insignito dell’Ordine al Merito della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella.
Il testamento spirituale
Purtroppo Sammy Basso si è spento improvvisamente il 6 ottobre 2024, durante una festa di matrimonio. Aveva 28 anni.Il vescovo di Vicenza, monsignor Giuliano Brugnotto, ha letto il testamento spirituale di Sammy, scritto qualche anno prima della sua dipartita. Il testamento evidenzia il carattere allegro e giocoso di Sammy, la voglia di stare insieme agli altri e l’accettare la morte cristianamente, amando Dio e il prossimo, tant’è vero che in Vaticano si pensa ad una sua possibile canonizzazione.
“Non so il perché e il come me ne andrò da questo mondo, sicuramente in molti diranno che ho perso la mia battaglia contro la malattia. Non ascoltate! Non c’è mai stata nessuna battaglia da combattere, c’è solo stata una vita da abbracciare per com’era, con le sue difficoltà, ma pur sempre splendida, pur sempre fantastica, né premio, né condanna, semplicemente un dono che mi è stato dato da Dio.”, queste alcune delle parole del testamento che ci mostrano quanto Sammy amasse la vita e la considerasse un prezioso dono di Dio, da vivere intensamente fino alla fine.
Sammy Basso è stato sempre fiducioso che gli studi sulla progeria andassero avanti e si trovasse finalmente una cura, essendo consapevole però che ci sarebbe voluto molto tempo: è quello che si evince dalle seguenti parole “Non volevo morire, non ero pronto per morire, ma ero preparato. L’unica cosa che mi dà malinconia è non poter esserci per vedere il mondo che cambia e che va avanti”.Sammy, inoltre, ha esortato tutti affinché lo ricordino felice, brindando alla persona che era, lasciando da parte la sofferenza: .“Ricordatemi pregando, ricordatemi bevendo un bicchiere di vino, ricordatemi facendo festa. So che soffrirete, cercate di non soffermarvi troppo nel dolore”.
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