Yoo Young-Chul, il killer più spietato di Seoul

Yoo Young-chul

Conosciuto come il  killer più spietato di Seoul, Yoo Young-Chul, a soli 35 anni, si porta dietro innumerevoli reati e il sangue di circa 20 persone. Conosciamolo meglio in questo articolo.

Vita e primi crimini di Yoo Young-chul

Nasce in una cittadina vicino Seoul, in Corea del Sud, e trascorre un’infanzia piuttosto travagliata. I suoi genitori si separano quando lui è ancora molto piccolo, va a vivere a sei anni in Vietnam con il padre e ha a che fare con una matrigna piuttosto violenta. I genitori affermano che la nascita del bambino non era cercata ne voluta. Successivamente fu affidato alla nonna, che gli confessò che sua madre avrebbe voluto ucciderlo, perchè era infastidita dalla sua presenza.

I reati iniziano già dall’adolescenza, quando Yoo Young-Chul commette furti e vari tipi di crimine che lo spediscono prima in riformatorio, quando è ancora adolescente, e poi in carcere diverse volte. La sua vita, sin dalla nascita, è stata caratterizzata dall’assoluta povertà, che lo porta ad avere rabbia nei confronti della società, nella quale non si sente integrato. Proveniva da una famiglia operaia e molto umile, quindi cresce e pian piano esce fuori la sua natura criminale spietata. 

Dopo essere stato trovato in possesso di materiale pedopornografico, Yoo Young-Chul, ormai adulto, fu arrestato per aver stuprato una ragazza di 15 anni. Durante gli anni di detenzione l’uomo matura e sviluppa completamente la sua natura da serial killer. Infatti, una volta uscito dal carcere inizia tutto il percorso che lo ha portato a essere considerato come l’uomo più pericoloso della Corea del Sud.

Omicidi 

Iniziò così a compirere una serie di omicidi: inizialmente, come si vede dalla serie, Yoo Young-Chul si accanisce su coppie anziane benestanti, successivamente entrano nel mirino del serial killer le escort. Le donne vengono adescate e, successivamente, stuprate e ucciseRiesce a uccidere circa 20 persone prima di essere arrestato e in tribunale confessa che avrebbe voluto uccidere molte più persone.

Il modo di agire di Yoo Young-Chul consisteva nell’entrare a casa delle vittime, come ha fatto per numerose coppie anziane, oppure, nel caso delle donne, le attirava nella sua abitazione e le uccideva con un martello

Il serial killer, in sede di tribunale, ha affermato di aver fatto a pezzi le sue vittime e di averle mangiate, però, il suo cannibalismo non è stato confermato. Alcuni hanno proposto di infliggere a quest’uomo la pena di morte, ritendendola l’unica pena adatta per tutte le vittime e tutto il sangue causato da questo. 

Tuttavia, ancora oggi non è stata ancora confermata la pena di morte per il killer e quest’ultimo è ancora in attesa di conoscere il suo destino. Il dibattito infatti è ancora fortemente acceso, tra chi sostiene che la pena di morte sia troppo eccessiva per qualsiasi tipo di crimine e chi invece la ritiene come unica pena adatta per l’efferatezza dei crimini commessi.

Fonte immagine: Depositphotos

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