Come fare il pane in casa: trucchi e consigli

come fare il pane in casa: trucchi e consigli

La ricetta del pane che qui proponiamo è la tradizionale ricetta del pane napoletano casereccio.

Per fare il pane in casa sono necessari pochi ingredienti: farina, acqua, sale, lievito. Questi quattro ingredienti sono alla base del tradizionale pane casereccio, ma per completezza, ricordiamo che esistono diverse ricette per gli impasti di pane a seconda della regione geografica a cui facciamo riferimento: per esempio, il pane toscano è un pane “sciocco“, cioè senza sale, mentre il pane ebraico è azzimo, quindi non prevede lievitazione.

Come fare il pane in casa: trucchi e consigli

Prima di indicare la ricetta, alcune riflessioni: il pane è uno degli ingredienti basilari dell’alimentazione, in quanto ricco di carboidrati necessari al sano sviluppo dell’organismo; ciò, chiaramente, a patto che venga introdotto con l’alimentazione un quantitativo giusto per il fabbisogno calorico giornaliero individuale. È bene, dunque, utilizzare per l’impasto del pane solo farina integrale (meglio se macinata a pietra) piuttosto che la farina bianca setacciata fine (con il processo di raffinamento, il grano perde le fibre naturali contenute in germe di grano, necessarie nel processo regolare di assimilazione e rilascio degli zuccheri nel sangue), solo lievito naturale (da evitare il chimico, la cui produzione è sintetica), evitare l’utilizzo dello zucchero nell’impasto (da taluni utilizzato per “accelerare” e “favorire” l’azione “batterica” dei lieviti) ed utilizzare poco sale (per evitare l’insorgenza di fenomeni di ipertensione).

Inoltre, per chi ne abbia la possibilità, è da preferire la cottura a legna del pane affinché esso possa acquisire la sua caratteristica croccantezza e fragranza.

Il pane fatto in casa: una ricetta (e due sue varianti)

Ingredienti (orientativamente per mezzo chilo di pane):

500 grammi di farina;

25 centilitri di acqua;

2 centilitri di olio extravergine di oliva;

3 grammi di lievito di birra;

un po’ di sale.

Procedimento:

Sciogliere il lievito nell’acqua, poi aggiungere la farina e il sale e impastare fino all’ottenimento di un impasto corposo e liscio. Impastare molto e a lungo affinché il composto possa “inglobare” aria che servirà a dare volume al pane e conferirà allo stesso la tipica struttura alveolata. Far lievitare l’impasto, lasciandolo “riposare”, per 12 ore; successivamente mettere in forno per 30 minuti a 180 gradi centigradi.

Varianti al procedimento precedentemente indicato:

I variante:

Impastare 100 grammi di farina, con 10 centilitri d’acqua e un grammo di lievito. Far lievitare questo “lievitino” per 12 ore, poi aggiungere al composto così ottenuto i rimanenti 400 grammi di farina, i 15 centilitri d’acqua e i 2 grammi di lievito e aggiungere l’olio e il sale; impastare il tutto e lasciar “riposare” ulteriori 8 ore (il procedimento permette al pane di mostrare la sua struttura “alveolata”). Successivamente mettere in forno (sempre per 30 minuti a 180 gradi) per la cottura.

II variante:

Sull’impasto, ecco un trucco da considerare come ulteriore variante ai procedimenti indicati: mescolare e impastare gli ingredienti per il “lievitino”, poi far “riposare” il piccolo composto, così ottenuto, per 15 minuti e aggiungere pian piano l’acqua (preriscaldata, dev’essere tiepida) e la farina fino ad ottenere che l’impasto completo abbia consistenza liscia e morbida; lasciar lievitare e, ad intervalli regolari, riprendere il composto e continuare a impastare dando la possibilità al pane di “inglobare” aria a più riprese e dunque acquisire la leggera struttura alveolata. Mettere in cottura a 200 gradi per 30 minuti (inserendo nel forno un piccolo recipiente colmo d’acqua – se la cottura avviene nel forno elettrico e non in quello a legna – posizionandolo sulla grata più bassa rispetto a quella do’è posizionata la teglia col pane).

Ricetta e varianti danno ugualmente un pane morbido, leggero, lievitato, piacevolissimo al sapore e nutriente per la salute.

Buon appetito!

Fonte immagine: wikipedia.org

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Ci ritroviamo impreparati dinanzi ad un mistero che da sempre l'uomo ha cercato di spiegare attraverso la musica, la poesia, il cinema ma in fondo nessuno sarà mai in grado di spiegare in modo oggettivo cosa sia l'amore, bisogna sperimentare, scoprire e affidarsi al proprio istinto. È a quel punto che entra in gioco la seconda fase, quella dell’amore vero e proprio. Amore: un sentimento profondo e duraturo che va oltre la passione L’amore prevede affetto per una persona, non si può amare qualcuno senza prima volerlo bene. Ma tutto ciò implica la stima, l’ammirazione e il rispetto per una persona che, a nostro parere, pensiamo di amare. L'amore, a differenza dell'innamoramento, si fonda su basi più solide, su un legame più profondo e radicato. E' un sentimento che cresce nel tempo, si nutre di conoscenza reciproca e di condivisione di valori e obiettivi. L'amore vero va oltre l'attrazione fisica e l'idealizzazione, abbracciando anche le imperfezioni e le fragilità dell'altro. 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A proposito di Roberta Attanasio

Redattrice. Docente di Lettere e Latino. Educatrice professionale socio-pedagogica. Scrittrice. Giornalista pubblicista. Contatti: [email protected] [email protected]

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