Come fare un bucato ecologico: 5 consigli facili da seguire
Il surriscaldamento globale, l’inquinamento, l’aumento dei costi della corrente elettrica e delle bollette, la preoccupazione crescente per il futuro del nostro pianeta, hanno fatto sì che si instaurassero, man mano, delle abitudini date da una coscienza sempre maggiore della condizione in cui versa il pianeta. È stata, infatti, regolamentata la raccolta differenziata, mentre attualmente c’è un invito e una spinta molto più forte a comprare di seconda mano o comprare beni durevoli e si cerca di evitare il fast fashion. Quest’ultimo, oltre ad inquinare attraverso i processi produttivi che si utilizzano per fabbricare gli indumenti, vede l’utilizzo di materiali tossici per l’ambiente e per l’uomo che li lavora. Il tutto è aggravato dallo scarico di tutti i prodotti del processo di lavorazione che finiscono nei fiumi e negli oceani. Ciò avviene in paesi in cui non ci sono sindacati che si occupano delle condizioni di lavoro degli operai, che comprendono anche la loro salute e il contatto con prodotti non tossici, e non vi è una regolamentazione per la tutela dell’ambiente.
A proposito del fast fashion, è molto difficile gestire anche il lavaggio di questi indumenti, poiché questi materiali tossici e non riciclabili durante il lavaggio in lavatrice finiscono nello scarico inquinando le nostre acque. Anche per questo motivo è importante fare un bucato ecologico in modo tale da inquinare di meno e allo stesso tempo sfruttare meno energia, acqua e detersivo.
Perché fare un bucato ecologico: l’impatto ambientale dei lavaggi tradizionali
Fare un bucato ecologico significa adottare una serie di accorgimenti per ridurre l’impatto ambientale dei nostri lavaggi. I detersivi tradizionali, infatti, contengono spesso sostanze chimiche inquinanti che finiscono nelle acque di scarico, contaminando fiumi e mari. Inoltre, il lavaggio e l’asciugatura dei capi richiedono un notevole consumo di acqua ed energia elettrica. Anche la fase di stiratura incide sull’impatto ambientale, sia per il consumo energetico sia per l’usura dei capi, che si deteriorano più facilmente. Adottando pratiche più sostenibili, possiamo contribuire a ridurre l’inquinamento e a risparmiare risorse preziose.
5 regole d’oro per un bucato ecologico
Ecco 5 semplici regole per un bucato ecologico:
1. Scegli detersivi ecologici e fai attenzione al packaging
La prima regola fondamentale può sembrare scontata, ma consiste nello scegliere prodotti ecosostenibili. Evitare detersivi che contengano candeggina a base di cloro e sostituirli con detersivi ecologici, con un buon INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) e possibilmente a base vegetale. È necessario prestare attenzione anche al packaging del detersivo: è preferibile un detersivo ricaricabile oppure le saponette che si possono dividere in più parti e non hanno un contenitore di plastica.
2. Usa la giusta quantità di detersivo e prova le alternative naturali all’ammorbidente
Il secondo consiglio per un bucato ecologico consiste nel prestare attenzione alle quantità di detersivo utilizzate, ne occorrono molte di meno di quelle indicate sulla confezione. Sebbene l’ammorbidente sia uno dei prodotti più inquinanti, non occorre rinunciarvi. Ci sono delle alternative e dei metodi naturali per evitare l’ammorbidente, tra cui l’utilizzo del bicarbonato, in aggiunta al normale detersivo, oppure soluzioni di acqua e acido citrico (in proporzione 100ml di acqua e 10-15ml di acido citrico) da usare durante il risciacquo.
3. Asciuga i panni al sole: un metodo naturale ed efficace
Asciugare in maniera naturale, al sole e non con l’asciugatrice. Inoltre, una buona centrifuga nella fase di lavaggio riduce i tempi di asciugatura. L’asciugatura all’aria aperta, oltre a non consumare energia, sfrutta l’azione igienizzante e sbiancante dei raggi solari.
4. Riduci la stiratura con una corretta asciugatura
Anche la fase della stiratura del bucato può essere modificata per rendere un bucato ecologico. Infatti, stendere i panni in una gruccia aiuta l’asciugatura senza pieghe. Una volta asciutti, quando sono ancora caldi, si procede a piegarli bene e a impilarli, facendo sì che si schiaccino e stirino da soli. È il modo migliore per risparmiare energia durante il bucato, manterrà vivi i colori e ridurrà il restringimento.
5. Lava a basse temperature e a pieno carico
Per un bucato ecologico, è preferibile lavare a basse temperature (30-40°C) e a pieno carico, per ottimizzare il consumo di acqua e di energia. Inoltre, è bene scegliere programmi di lavaggio brevi ed efficienti, evitando il prelavaggio quando non necessario.
Bucato ecologico: un piccolo gesto per un grande impatto
Seguendo questi semplici consigli, potrai fare un bucato ecologico e ridurre l’impatto ambientale dei tuoi lavaggi, risparmiando al contempo acqua, energia e denaro. Un piccolo gesto che può fare una grande differenza per il nostro pianeta! Ricorda: anche le piccole azioni quotidiane, come fare il bucato, possono contribuire a creare un futuro più sostenibile. Questo articolo è stato scritto a maggio 2024.
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