L’henné è un’erba tintoria, derivata dall’essiccatura delle foglie di una pianta, nota come Lawsonia Inermis; questa possiede un colorante naturale, il lawsone, in grado di legarsi al capello. Le erbe tintorie, infatti, non penetrano nelle fibre del capello, come le tinte chimiche, ma ne rivestono lo strato esterno, legandosi alle proteine naturali del fusto. È proprio grazie a quest’ultima proprietà che l’henné è utilizzato anche a scopo curativo. Inoltre, essendo un composto naturale, non interferisce con la salute del cuoio capelluto, evitando gli effetti dannosi e fastidiosi di dermatiti e allergie.
Il suo potere tintorio è strettamente legato al processo di stratificazione, per cui se si ha una chioma bionda il colore sarà molto visibile e vivace, mentre se si tinge una chioma scura si otterranno comunque meravigliosi riflessi, ma è necessario un processo di stratificazione più lungo e meticoloso. Questo processo rende l’henné molto difficile da rimuovere nel caso in cui si voglia ricorrere a decolorazione. Le tinte chimiche sono particolarmente sconsigliate nel caso in cui si utilizzi l’henné, poiché il colore finale è completamente imprevedibile: potrebbe virare dall’arancione ad un verde indesiderato. Rimuovere l’henné non è impossibile, la soluzione è quella di effettuare un decapaggio. Dunque la scelta di rivolgersi ad un metodo naturale per tingere i capelli è sempre la più valida e rispettosa per la salute di questi!
Ora passiamo alla parte pratica. I risultati che si possono ottenere variano da una vasta gamma di sfumature del rosso e dell’arancio, riflessi biondi caldi o freddi e nero, a seconda degli ingredienti con cui si mischia la polvere. In base al colore che si desidera ottenere bisogna scegliere:
- sostanze a ph acido, che renderanno il capello di un colore caldo. Queste sono: thè, succhi di frutta, miele, yogurt e camomilla. È sconsigliato, invece, utilizzare il limone o l’aceto in quanto la loro aggressività potrebbe seccare eccessivamente il capello.
- sostanze a ph basico, se si vuole ottenere un colore freddo che varia da un rosso mogano al melanzana. Tra le quali: bicarbonato di sodio, albume d’uovo o argilla.
Se si ha tempo di far ossidare la miscela, si consiglia di prepararla con acqua o infusi a temperatura ambiente e lasciarla riposare in un tempo variabile da un’ora ad una notte, a seconda del tipo di polvere utilizzata e dei risultati sperati. Se si è di corsa e si vuole evitare il tempo di ossidazione è necessario prepararlo con l’aggiunta di acqua calda, in modo che esprima il suo potere tintorio direttamente nel tempo di posa sui capelli. Quest’ultimo può variare da un minimo di un’ora (se si vogliono ottenere dei riflessi) ad un massimo di una notte (se si vuole ottenere un colore molto intenso e assicurarsi la copertura dei capelli bianchi). È importante applicare la miscela su capelli già lavati, asciutti o umidi, in modo da rendere al meglio la resa del colore.
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