Cos’è la depressione: cause e rimedi

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Cos’è la depressione: cause e  possibili rimedi

Il termine depressione viene spesso utilizzato in modo improprio per descrivere momenti di tristezza o sconforto. Tuttavia, è importante distinguere tra una normale variazione dell’umore e una vera e propria condizione clinica. La depressione, o disturbo depressivo, è una patologia psichiatrica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo ed è caratterizzata da un insieme di sintomi che influenzano negativamente il modo in cui una persona si sente, pensa e agisce.

Cos’è la depressione: definizione e sintomi

Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), la depressione è un disturbo dell’umore caratterizzato da umore depresso e/o perdita di interesse o piacere per quasi tutte le attività per un periodo di almeno due settimane. Non si tratta di un semplice stato di tristezza passeggera, ma di una condizione che può compromettere significativamente la qualità della vita di chi ne soffre.

I sintomi emotivi, motivazionali, comportamentali, cognitivi e fisici

I sintomi della depressione possono variare da persona a persona e per intensità, ma generalmente si possono suddividere in diverse categorie:

  • Sintomi emotivi: umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno, perdita di interesse o piacere per le attività, sentimenti di tristezza, vuoto, disperazione, irritabilità.
  • Sintomi motivazionali: mancanza di motivazione, difficoltà a iniziare o portare a termine le attività quotidiane, perdita di energia e affaticamento.
  • Sintomi comportamentali: riduzione delle attività e della produttività, isolamento sociale, tendenza a trascorrere molto tempo a letto, cambiamenti nell’appetito o nel peso, agitazione o rallentamento psicomotorio.
  • Sintomi cognitivi: visione negativa di sé, del mondo e del futuro, difficoltà di concentrazione, problemi di memoria, pensieri ricorrenti di morte o suicidio, pessimismo e tendenza a rimandare.
  • Sintomi fisici: mal di testa, disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia), disturbi dell’alimentazione (perdita o aumento dell’appetito), cattiva digestione, dolori muscolari o articolari, vertigini.

Differenza tra tristezza e depressione

È normale sentirsi tristi o giù di morale di tanto in tanto, soprattutto in risposta a eventi stressanti o negativi. La tristezza è un’emozione umana naturale e passeggera. La depressione, invece, è una condizione clinica persistente che interferisce con la vita quotidiana e richiede un trattamento adeguato. Se i sintomi sopra descritti persistono per più di due settimane e compromettono la capacità di svolgere le normali attività, è importante rivolgersi a un medico o a uno specialista della salute mentale.

Le cause della depressione: fattori di rischio

Le cause della depressione non sono ancora completamente chiare, ma si ritiene che siano il risultato di una complessa interazione di fattori genetici, biologici, psicologici e ambientali.

Fattori genetici ed ereditarietà

Alcune persone sembrano avere una predisposizione genetica alla depressione. Studi sui gemelli e sulle famiglie hanno dimostrato che la depressione può essere ereditaria. Se un parente stretto, come un genitore o un fratello, soffre di depressione, il rischio di sviluppare la malattia è maggiore rispetto alla popolazione generale. Tuttavia, avere una predisposizione genetica non significa necessariamente che si svilupperà la depressione; anche i fattori ambientali e le esperienze di vita giocano un ruolo importante.

Fattori biologici: neurotrasmettitori e ormoni

A livello biologico, la depressione è stata associata a uno squilibrio di alcuni neurotrasmettitori nel cervello, in particolare serotonina, noradrenalina e dopamina. Queste sostanze chimiche svolgono un ruolo importante nella regolazione dell’umore, del sonno, dell’appetito e di altre funzioni corporee. Anche gli squilibri ormonali, come quelli che si verificano durante la gravidanza, il post-partum o la menopausa, possono contribuire alla depressione.

Il ruolo del circuito cerebrale

Le moderne tecniche di neuroimaging hanno permesso di individuare alcune anomalie nel circuito cerebrale delle persone affette da depressione. In particolare, sembra che ci sia una ridotta attività nella corteccia prefrontale, un’area del cervello coinvolta nella regolazione delle emozioni, nella pianificazione e nel problem solving, e un’iperattività dell’amigdala, una struttura cerebrale coinvolta nell’elaborazione delle emozioni, in particolare della paura e dell’ansia.

Depressione e sistema immunitario

Esiste una correlazione tra depressione e sistema immunitario. Lo stress cronico può indebolire il sistema immunitario, rendendo l’organismo più vulnerabile alle infezioni e alle malattie. In alcune persone depresse, è stato osservato un aumento dei livelli di proteina PCR, un indicatore di infiammazione sistemica, e un malfunzionamento dei globuli bianchi.

Come si cura la depressione: trattamenti disponibili

La depressione è una malattia curabile. Esistono diversi trattamenti efficaci, che possono essere utilizzati da soli o in combinazione, a seconda della gravità dei sintomi e delle caratteristiche individuali del paziente.

Psicoterapia e farmaci antidepressivi

I trattamenti più comuni per la depressione sono la psicoterapia e i farmaci antidepressivi. La psicoterapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) e la terapia interpersonale (TIP), aiuta le persone a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti negativi che contribuiscono alla depressione e a sviluppare strategie più efficaci per gestire lo stress e le difficoltà della vita. I farmaci antidepressivi, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), agiscono sui neurotrasmettitori cerebrali e possono aiutare a migliorare l’umore e a ridurre i sintomi della depressione.

Trattamenti innovativi per la depressione

Oltre ai trattamenti tradizionali, negli ultimi anni sono state sviluppate alcune terapie innovative per la depressione, che possono essere utilizzate nei casi in cui gli altri trattamenti non hanno avuto successo.

Terapia elettroconvulsiva (TEC)

La terapia elettroconvulsiva, un tempo nota come elettroshock, è una procedura che prevede l’invio di brevi impulsi elettrici al cervello attraverso elettrodi posizionati sul cuoio capelluto. La TEC viene utilizzata per trattare le forme gravi di depressione o resistenti ai farmaci, e può essere efficace nel ridurre rapidamente i sintomi.

Stimolazione del nervo vago

La stimolazione del nervo vago è un trattamento che prevede l’impianto di un piccolo dispositivo sotto la pelle del torace, simile a un pacemaker. Il dispositivo invia impulsi elettrici regolari a un elettrodo avvolto attorno al nervo vago di sinistra, che a sua volta stimola determinate aree del cervello. Questo trattamento è approvato per le persone con depressione cronica o ricorrente che non hanno risposto ad almeno quattro diversi trattamenti antidepressivi.

Stimolazione magnetica transcranica (TMS)

La stimolazione magnetica transcranica è un trattamento non invasivo che utilizza impulsi magnetici per stimolare specifiche aree del cervello, in particolare la corteccia prefrontale dorsolaterale. La TMS è generalmente ben tollerata e ha dimostrato di essere efficace nel ridurre i sintomi della depressione in alcuni pazienti.

Stimolazione cerebrale profonda

La stimolazione cerebrale profonda è un trattamento sperimentale che prevede l’impianto di elettrodi in specifiche aree del cervello, collegati a un generatore di impulsi impiantato sotto la pelle del torace. Questo trattamento è ancora in fase di studio, ma ha mostrato risultati promettenti in alcuni pazienti con depressione grave e resistente ai trattamenti.

Se pensi di soffrire di depressione o conosci qualcuno che ne soffre, è importante cercare aiuto. Rivolgiti al tuo medico di famiglia o a uno specialista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra. Con il giusto supporto e un trattamento adeguato, è possibile superare la depressione e ritrovare il benessere.

Fonte immagine: Pixabay

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