Diffusione e storia del Fast food, scopriamola insieme
Oggi tutti, giovani e non, si recano nei fast food per mangiare qualcosa di veloce e a basso prezzo, che sia per comodità o semplicemente per gusto.
Sicuramente ad incentivare la gente a recarsi presso un fast food è la pubblicità che questi offrono dei propri prodotti o dei menù a prezzi moderati e vantaggiosi; spesso, infatti, ci sono grandi offerte con più portate e bibita inclusa, che concorre con il prezzo del singolo prodotto.
Ovviamente, il cliente si lascia vincere da queste offerte se il prezzo del singolo prodotto è di poco più basso o pari al prezzo dell’intero menù.
I fast food sono quindi spesso utilizzati per pasti veloci, convenienti ed economici. Inoltre, sono frequentemente situati in posizioni strategiche, come vicino ad autostrade, stazioni o aeroporti, rendendoli quindi una scelta popolare anche per chi viaggia e solo tra coloro che hanno poco tempo per preparare i pasti o non hanno il tempo per aspettare un pasto in un normale ristorante che in genere ha tempi di attesa maggiori.
Per quanto esistano lati positivi, quali la velocità e la convenienza, i fast food, così come le industrie del fast fashion, sono spesso criticati per la loro impronta ecologica a causa dell’eccessivo uso di imballaggi di plastica e della produzione di rifiuti; inoltre, l’uso eccessivo, o frequente, di pasti consumati in tali luoghi può avere effetti negativi sulla salute, come il rischio di obesità, malattie cardiovascolari, diabete e altre malattie croniche, motivo per cui molti esperti consigliano di limitarne i consumi.
Storia del Fast food, come sono nati?
Cominciamo dalle origini: l’antichità e il concetto di pasto veloce.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la storia del fast food non ha le sue radici nel XX secolo, bensì nell’antichità. Già nell’antico Egitto e nella Grecia classica, esistevano bancarelle dove venivano venduti pasti pronti, soprattutto a base di pesce fritto. Tuttavia, fu nell’antica Roma che il concetto di “pasto veloce” conobbe una diffusione massiccia. I thermopolia erano piccoli locali dove si potevano acquistare cibi e bevande già pronte, sia da asporto che da consumare sul posto. Questi locali, presenti soprattutto nelle città come Roma, Ostia e Pompei, rappresentavano una soluzione pratica per i cittadini che non avevano tempo o mezzi per cucinare.
Il modello dei thermopolia può essere considerato un precursore del fast food / street food moderno: offrivano cibo rapido, economico e facilmente accessibile. In un certo senso, il concetto di fast food rispondeva già allora alle esigenze di una vita frenetica e cittadina, proprio come accade oggi nelle grandi metropoli.
Medioevo e prima età moderna: i venditori ambulanti
Durante il Medioevo, la tradizione del pasto veloce continuò a svilupparsi, soprattutto attraverso i venditori ambulanti. Con i loro carretti, offrivano cibi semplici e facili da consumare mentre si camminava. Le specialità variavano da città a città: in Francia, ad esempio, si diffuse il pâté en croute, un involucro di pasta ripieno di carne, formaggi o verdure.
La rivoluzione industriale e la crescita delle città portarono a una trasformazione radicale dei pasti veloci. In luoghi come la Londra vittoriana, a partire dal 1860, il fish and chips divenne il simbolo della nuova era del fast food. Venduto in chioschi ambulanti a prezzi accessibili, il pesce fritto con patatine avvolte in fogli di giornale divenne un alimento comune per la classe operaia, che aveva poco tempo per la pausa pranzo. Questo piatto, ancora oggi amatissimo, rappresenta uno degli esempi più iconici della storia del fast food in Europa.
La storia dei fast food per come li conosciamo: l’ascesa negli Stati Uniti: dal boom industriale a McDonald’s
La vera e propria esplosione del fast food come lo intendiamo oggi avvenne però negli Stati Uniti, agli inizi del XX secolo. Con il boom economico e i ritmi di vita sempre più frenetici, milioni di americani si trovarono a dover mangiare fuori casa. Imprenditori astuti colsero l’opportunità e iniziarono a sviluppare sistemi di ristorazione rapida sempre più efficienti.
Uno dei primi esempi fu il distributore automatico di cibo, introdotto nel 1902 a Philadelphia e noto come Automat. In questi punti vendita, il cibo era preconfezionato e distribuito attraverso macchine a monetina. Questa innovazione si diffuse rapidamente in tutto il paese e pose le basi per lo sviluppo di catene di fast food. Tuttavia, il vero simbolo dell’era del fast food fu l’hamburger, che divenne popolare grazie a catene come A&W Restaurants, fondata nel 1919, e White Castle, nel 1921. Quest’ultima catena, in particolare, ebbe un impatto significativo sulla standardizzazione del processo di produzione degli hamburger, introducendo innovazioni come i panini quadrati e l’uso di grandi vetrate per mostrare ai clienti la preparazione del cibo.
Ma fu solo con la nascita di McDonald’s, nel 1940, che il fast food assunse le caratteristiche che conosciamo oggi. I fratelli Richard e Maurice McDonald rivoluzionarono l’industria introducendo una catena di montaggio per la preparazione del cibo, ottimizzando i tempi e riducendo i costi. Questo modello attirò l’attenzione di Ray Kroc, che trasformò McDonald’s in un colosso internazionale. Il successo di McDonald’s ispirò la nascita di altre grandi catene, come Burger King (1953) e Kentucky Fried Chicken (1952), che conquistarono il mercato con i loro prodotti distintivi.
L’espansione globale: dai fast food americani al mondo
Con il successo delle grandi catene statunitensi, il modello del fast food iniziò a diffondersi nel resto del mondo. La prima apertura internazionale di un McDonald’s avvenne nel 1971 a Zaandam, nei Paesi Bassi, mentre nel 1986 arrivò anche in Italia, a Roma. In questo periodo, il fenomeno del fast food divenne non solo un modello economico, ma anche un simbolo della cultura americana. Il cibo veloce, infatti, rifletteva lo stile di vita moderno, caratterizzato da tempi ristretti e da un ritmo di vita sempre più rapido.
Anche l’Italia conobbe una sua versione del fast food: la catena Burghy, nata a Milano nel 1981, divenne presto popolare tra i giovani, contribuendo alla nascita del fenomeno dei “paninari”, che ruotava intorno alle paninoteche e ai fast food.
Nel corso dei decenni, il fast food si è adattato alle esigenze culturali e alimentari dei diversi paesi in cui si è diffuso. In Europa e in Asia, ad esempio, le catene di fast food hanno introdotto varianti locali dei loro prodotti, cercando di rispondere ai gusti e alle preferenze del pubblico locale. La globalizzazione del fast food ha trasformato questa forma di ristorazione in un fenomeno universale, capace di adattarsi alle diverse culture ma mantenendo la sua identità di cibo rapido ed economico.
Il fast food nel XXI secolo: nuove sfide e prospettive
Oggi, la storia del fast food continua a evolversi. Di fronte a crescenti preoccupazioni per la salute e l’ambiente, molte catene di fast food hanno iniziato a modificare i loro menu, introducendo opzioni più salutari come insalate e burger vegetariani o vegani. Questo cambiamento è stato spinto da una maggiore consapevolezza da parte del pubblico riguardo all’impatto negativo che una dieta ricca di grassi e zuccheri può avere sulla salute (anche psicologica, legata alla dipendenza).
Le nuove tecnologie stanno inoltre cambiando il volto del fast food. Alcune catene stanno sperimentando ristoranti automatizzati, dove il cibo viene preparato e servito da robot. In Cina e Giappone, ad esempio, esistono già fast food che utilizzano camerieri robot per servire i clienti, mentre si studiano sistemi di intelligenza artificiale per ottimizzare ulteriormente la produzione e il servizio.
Nonostante queste innovazioni, il fast food continua a rappresentare per molti un modo conveniente di consumare pasti veloci. E anche se le sfide ambientali e salutistiche mettono sotto pressione l’industria, è evidente che il fast food resterà un elemento importante della cultura alimentare globale. La storia del fast food è una testimonianza della capacità di adattamento del settore e della sua influenza duratura sul modo in cui ci alimentiamo nel mondo moderno.
In conclusione, la storia del fast food è molto più che una semplice cronologia di catene e piatti. Essa riflette l’evoluzione della società, delle abitudini alimentari e delle necessità del mercato, dimostrando come un’idea nata migliaia di anni fa possa continuare a plasmare il nostro presente.
Fonte immagine per l’articolo Diffusione e storia del Fast food: Pixabay