Il dottor Marco Moraci lancia Bio filler, un nuovo trattamento di medicina estetica infiltrativa realizzato con cellule autologhe
Lo specialista ha presentato l’ultima novità nel mondo della medicina estetica nel suo studio di via dei Mille 16 a Napoli
Il dottor Marco Moraci, noto chirurgo plastico napoletano, annuncia un’importante novità nel mondo della medicina estetica infiltrativa, il biofiller.
Questo macchinario che è stato presentato in un open day lunedì 4 marzo nello studio di Napoli di via dei Mille 16, si occupa di prelevare il plasma del paziente, di concentrarlo, gelatinizzarlo e trasformarlo definitivamente in filler da applicare sulle zone che interessa trattare, che siano gli zigomi, fronte o altre zone del corpo.
Lo specialista in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva è ufficialmente il primo in Italia a lanciare questo “filler del futuro” mentre nel mondo ne esistono al momento solo quattro.
Come ha avuto l’idea di promuovere questo nuovo filler?
Mi ha convinto da subito perché si tratta di una nuova metodica anti aging che aiuta a contrastare l’invecchiamento cutaneo e migliorare l’elasticità della pelle attraverso un filler che utilizza cellule autologhe creato per l’appunto con il plasma del paziente.
Quali sono i principali vantaggi e differenze rispetto ai filler tradizionali?
I vantaggi sono evidenti fin da subito: le cellule autologhe “funzionano” molto meglio dell’acido ialuronico perché vengono riconosciute dall’organismo come proprie e quindi assolutamente tollerate non comportando gonfiore né reazioni avverse o di natura allergica in virtù del fatto che non sono prodotti di sintesi.
Inoltre, hanno una maggiore durata nel tempo rispetto al classico filler. In definitiva, la spinta bio-rigenerativa è realmente forte ed efficace al punto da garantire la riattivazione della parte più vitale della pelle e favorire così tono, compattezza, idratazione.
La medicina estetica, una breve disamina
La medicina estetica ha conosciuto una notevole diffusione sia in Italia che a livello globale, riflettendo una crescente consapevolezza sulla ricerca di soluzioni non invasive per migliorare l’aspetto fisico. Uno studio condotto in Italia da enti come la Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE) ha evidenziato un aumento costante della domanda di trattamenti estetici, con particolare attenzione alle procedure non chirurgiche come l’uso di filler e il botulino. Tuttavia, la tendenza non è limitata al contesto italiano. Ricerche globali, come lo studio condotto dall’International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS), hanno documentato una crescita significativa nei procedimenti non chirurgici in tutto il mondo, sottolineando l’adozione diffusa di queste pratiche. L’accessibilità e l’accettazione sociale di tali procedure hanno contribuito a una democratizzazione della medicina estetica, rendendola popolare anche al di là dei confini nazionali. Studi precedenti potrebbero indicare che il fenomeno è radicato da diversi anni, con una sempre maggiore consapevolezza e desiderio di perfezionamento estetico che si riflette nella diffusione globale della medicina estetica.
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