Il cioccolato è senza dubbio la tentazione più irresistibile per il nostro palato, ci procura piacere e soddisfa il nostro desiderio di dolce. Gli studiosi fanno risalire l’inizio della storia del cioccolato dall’albero di cacao che cresceva spontaneamente già 4000 anni fa, prima della nascita di Cristo e grazie agli insetti e agli altri animali che si cibavano di questi frutti, spargevano involontariamente i semi e quindi le piante di cacao si diffusero in tutta l’America.
Il cacao si ricava dai semi di un albero originario dell’America centrale ma oggi è coltivato anche in Africa e in numerose isole tropicali.
La storia del cioccolato: le origini
La storia del cioccolato comincia con i Maya, i quali furono i primi a scoprire i semi di cacao nel 600 a.C. e da qui iniziarono a piantarli. Lo chiamavano kakaw uhanal, ovvero “cibo degli Dei”. Inoltre addirittura usavano queste fave di cacao come moneta di scambio talmente che erano considerate importanti.
Determinante nella storia del cioccolato fu Cristoforo Colombo, il primo a scoprire questa pianta di cui non capì subito l’importanza, mentre Hernan Cortes, qualche anno dopo portò in Europa la bevanda al cacao, molto apprezzata alle Corti di Spagna, Austria e Francia.
La Spagna rese questa bevanda ancora più gustosa aggiungendo zucchero e vaniglia, in questo modo da eliminare il sapore amaro del cacao.
La storia del cioccolato: la sua evoluzione
La storia del cioccolato fu completamente rivoluzionata nel corso dell’Ottocento, quando venne prodotto anche in forma solida e divenne un alimento adatto a tutti anche ai bambini, perché in un primo momento era vietato a loro, in quanto veniva considerato un alimento anche afrodisiaco.
Questo frutto è grande quanto una palla di rugby ed all’interno, nella polpa sono contenuti dai 25 ai 50 semi grandi quanto una mandorla, questi semi vengono fatti fermentare e seccati, poi macinati e solo allora riusciremo a sentire quell’odore inebriante caratteristico del cacao. Il cacao contiene anche una sostanza grassa che si chiama il burro di cacao ed è usata sia per produrre il cioccolato sia in profumeria e anche nell’industria farmaceutica.
L’inquinamento e il pericolo della fine della produzione del cioccolato
L’industria del cioccolato, purtroppo, è minacciata da diversi fattori legati all’inquinamento ambientale e ai cambiamenti climatici. Il cacao, principale ingrediente del cioccolato, cresce in regioni tropicali che sono sempre più vulnerabili a condizioni climatiche estreme, come siccità e inondazioni, causate dal riscaldamento globale. L’uso eccessivo di pesticidi e fertilizzanti chimici nella coltivazione del cacao contribuisce significativamente all’inquinamento del suolo e delle acque, mettendo a rischio l’ecosistema locale e la qualità dei raccolti. Inoltre, la deforestazione, spesso legata alla necessità di aumentare le coltivazioni di cacao, riduce le aree verdi necessarie per bilanciare l’ecosistema terrestre e contribuisce all’intensificazione del cambiamento climatico.
Questi fattori, insieme alla crescente domanda globale di cioccolato, minacciano seriamente la sostenibilità della produzione. Se non si interviene per proteggere l’ambiente e promuovere pratiche agricole più responsabili, la disponibilità di cacao potrebbe ridursi drasticamente, mettendo in pericolo l’intera filiera produttiva del cioccolato. La fine della produzione di cacao a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici potrebbe quindi comportare un grave impatto economico e sociale per le regioni che dipendono da questa coltivazione, e per i consumatori di cioccolato in tutto il mondo.
La storia del cioccolato: oggi e domani
Oggi, la storia del cioccolato è più viva che mai. Le innovazioni in ambito produttivo e le nuove varianti del cioccolato, come il cioccolato vegano e senza zucchero, continuano a conquistare il palato di chi cerca una versione più sana di questo delizioso alimento. Le iniziative sostenibili e i progetti di commercio equo e solidale stanno cercando di proteggere le coltivazioni di cacao, rendendo la storia del cioccolato una storia di speranza per il futuro.
Vari tipi di cioccolato e i loro benefici
La storia del cioccolato non si ferma qui, anzi prosegue fino ai nostri giorni quando è stato scoperto che il cioccolato può avere diversi benefici per il nostro corpo e la nostra salute: fa bene al cuore e fa bene alla memoria, quindi ottimo per chi studia e ci dà energia, infatti è consigliato mangiarne un pezzetto prima di un allenamento.
Il cioccolato fondente oltre ad essere una goduria per il nostro palato ha anche molti benefici sul nostro organismo infatti può aiutare a ridurre il colesterolo cattivo, migliora il flusso sanguigno, ha anche effetti positivi sul sistema immunitario ed è un potente antinfiammatorio. Inoltre gli studiosi dicono che con l’assunzione di una piccola dose al giorno di cioccolato fondente si possono avere dei benefici sul sistema cardiovascolare.
Oltre al cioccolato fondente e quello al latte esiste anche il cioccolato bianco. Quest’ultimo si ottiene dall’unione di tre ingredienti: il burro di cacao, lo zucchero e il latte. La caratteristica di questo cioccolato è che manca la polvere di cacao, ecco perché è di colore avorio. Anche questo cioccolato ha i suoi benefici, soprattutto per i più piccini, poiché è a base di latte, è ricco di calcio e di vitamina B2 e B3 che sono sostanze fondamentali per la crescita.
Oggigiorno il cioccolato viene visto come un nemico per chi segue una dieta, ma la storia del cioccolato ci ha insegnato che è un prodotto essenziale per il nostro organismo. Quindi ogni qual volta si ha voglia di cioccolato è bene mangiarlo soprattutto senza farci venire i sensi di colpa.
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