L’odore cattivo della muffa in casa

L’odore di muffa è uno di quelli più persistenti e difficili da rimuovere in un’abitazione. Questo odore assomiglia quasi a quello del bucato bagnato lasciato in una cesta per diversi giorni, il che potrebbe creare delle situazioni di disagio, specie quando si invitano amici e parenti a casa. L’odore della muffa, infatti, penetra letteralmente nelle narici e causa fastidiosi starnuti; inoltre occorre considerare che passare molto tempo in un ambiente con la muffa porta quasi all’assuefazione, ovvero al non riconoscere più il cattivo odore. Ciò significa che se si abita in un ambiente dove è presente la muffa da molto tempo, è possibile che con il passare del tempo quell’odore non venga più percepito. Tuttavia, chi entra in casa dall’esterno, lo percepirà come prima cosa.

Le cause dell’odore di muffa

Quali sono i motivi dell’odore di muffa in casa? La causa è l’accumulo dell’umidità sulle pareti (ad esempio per colpa delle tubature rotte o di un ambiente non ventilato in maniera adeguata), che genera ovviamente la muffa. Quest’ultima contiene delle sostanze chimiche, ovvero i chetoni e gli alcoli, responsabili del tanfo.  Oltre all’odore molto forte, la muffa si manifesta anche con delle macchie sul muro o sul soffitto, di colore scuro.  Infatti, quando si inizia ad avvertire questo tanfo, significa che le spore della muffa si sono già diffuse e hanno attaccato le pareti, che quindi necessitano assolutamente di manutenzione. Questo non solo per eliminare il fastidioso odore, ma anche per prevenire problemi strutturali. La muffa, infatti, oltre a danneggiare la pittura presente sulle pareti, può causare anche problemi interni, fino alle fondamenta. Pertanto, onde evitare tutto ciò, è di cruciale importanza effettuare delle operazioni di prevenzione alla muffa con una certa frequenza, specie se si abita in zone caratterizzate dalla presenza di un elevato tasso di umidità.

Cosa succede respirando l’odore di muffa?

Trascorrere molto tempo in un ambiente con la muffa non significa solo respirare aria cattiva, ma anche avere dei problemi di salute. Inalare l’odore di muffa, infatti, può causare fastidi da non sottovalutare e a lungo andare anche dei problemi cronici. Ad esempio, l’asma bronchiale allergica, la rinite, il raffreddore, ma anche la tosse e diverse irritazioni alle mucose oppure agli occhi. Insomma, non si tratta solamente di respirare un brutto odore ma anche di correre il rischio di contrarre problemi di salute, anche piuttosto seri.

Come ridurre il cattivo odore in casa?

Il suggerimento principale per ridurre il cattivo odore di muffa in casa è quello di far arieggiare gli ambienti. Infatti, questo tipo di odore, si sviluppa principalmente negli ambienti molto caldi e umidi. Pertanto, è preferibile aprire le finestre con regolarità, anche durante l’inverno, per una decina di minuti al giorno. L’odore di muffa, però, impregna anche i vestiti: proprio per questa ragione bisogna aprire anche armadi e cassetti, per lasciarli arieggiare. Tuttavia, questa soluzione serve solo ad attenuare il cattivo odore e non a risolvere la problematica. Per poter risolvere la situazione, infatti, potrebbe essere necessario effettuare degli interventi strutturali direttamente sulla parete ammuffita, come ad esempio installare un cappotto termico.

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