Preparazione del tè turco: storia e procedimento

Preparazione del tè turco: storia e procedimento

Il è la bevanda calda più consumata e diffusa in Turchia e in turco prende il nome di çay. Il tè turco si beve durante tutta la giornata, partendo dalla colazione fino ad arrivare alla sera degustandolo con parenti e amici. La preparazione del tè turco equivale al nostro uso italiano di offrire un caffè ai nostri ospiti, quindi è un elemento importante che fa parte dell’accoglienza turca. Di fatto, esso viene offerto nei negozi e nelle kıraathane, le caffetterie. Queste ultime, originariamente, fungevano da luogo di intrattenimento dove gli uomini si radunavano per bere caffè o tè, per leggere, giocare a scacchi, ascoltare la musica e la narrazione delle poesie. Inoltre, oltre ad essere un tradizionale atto di ospitalità, bere una bella tazza bollente di tè nero significa anche prendere un momento per se stessi e concedersi il lusso di un po’ di riposo.

L’uso del iniziò a diffondersi in maniera massiccia in Turchia solo a partire dal XX secolo. Dopo la Prima Guerra Mondiale il caffè divenne molto costoso e allora si optò per il tè come suo sostituto. In aggiunta, anche importare il caffè divenne caro dopo la caduta dell’Impero Ottomano, quindi si preferì il tè perchè molto più economico grazie anche ai territori delle coste orientali del Mar Nero che, grazie al clima mite attraversato da abbondanti precipitazioni, ne favoriva la coltura.

Vediamo allora quali sono gli step per la preparazione del tè turco:

  • Per prima cosa c’è bisogno di una specifica teiera a due piani, di nome çaydanlik. Dopo di che, si inizia mettendo l’acqua nel piano inferiore della teiera e in quello superiore si mette il tè, una manciata circa, che viene bagnato leggermente con dell’acqua;
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  • Appena l’acqua che si trova nella parte inferiore inizia a bollire, nella parte superiore il tè inizia ad assorbire l’acqua e in questo modo le foglioline di tè iniziano a gonfiarsi. Si aggiunge poi un po’ d’acqua bollente nella parte dove si trova il tè dando vita all’infusione;
  • Poi, seguendo la preparazione del tè turco, va di nuovo riempita la parte inferiore con dell’altra acqua, viene rimesso sul fuoco e, quando poi l’acqua inizia a bollire, il tè turco è pronto;
  • A questo punto si versa il tè bollente nei çay bardaği, i bicchieri da tè a forma di tulipano. Si versa prima un po’ del tè infuso della parte superiore. Se messo poco il tè risulta leggero e chiaro, mentre se messo di più il tè risulta forte e scuro. Subito dopo va versata l’acqua bollente della parte inferiore della teiera.

Secondo la preparazione del tè turco, esso si beve zuccherato e si può utilizzare una particolare tecnica detta kıtlama cioè ‘morso’, che consiste nel dare un piccolo morso alla zolletta di zucchero alternandolo al sorso del tè fino alla sua fine. Quando finiamo di bere il nostro tè turco, chi ce l’ha offerto subito riempie il bicchiere con altro tè fino a che non gli facciamo capire che non lo desideriamo più, e possiamo farlo appoggiando il cucchiaino sul bicchiere. Se vogliamo apparire come dei buoni conoscitori del galateo turco è bene sapere che, se non abbiamo molta confidenza con una persona, è consigliato non bere troppi bicchieri di . Però, allo stesso tempo, per non offenderlo un sol bicchiere non basta e quindi si consiglia di accettare 2 massimo 3 bicchieri di tè.

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