Oggi vi proponiamo una di quelle ricette con lo stracchino che pochi conoscono ma che vale la pena provare.
La mozzarella in carrozza è un classico delle friggitorie partenopee, una grande golosità dalla croccante crosticina, composta da fette di pane in cassetta dal ripieno di filante mozzarella di bufala, passate nella farina, nell’uovo e poi fritte.
Si tratta, però, di una pietanza da potersi concedere con molta parsimonia, dal momento che il suo elevatissimo apporto calorico e di grassi suggerisce di consumarla con grande moderazione, in particolare per chi soffre di ipercolesterolemia o per chi presenta un rischio cardiovascolare elevato.
Ecco, dunque, un’alternativa sana e leggera.
Ricette con lo stracchino – proviamo lo stracchino in carrozza!
Oggi, infatti, vi proponiamo una variante più salutare, lo stracchino in carrozza, ideale per chi pratica regolarmente sport e necessita di un fabbisogno proteico maggiore, e dalle notevoli concentrazioni di calcio, che lo contestualizzano nel regime alimentare del soggetto in accrescimento e dell’anziano.
Ingredienti:
- 8 fette di pane bianco integrale o ai 5 cereali (privo di olio di palma!)
- 2 albumi
- 30 grammi di kefir da latte, meglio se autoprodotto (si può sostituire con lo yogurt greco)
- 20 ml di latte di soia
- 1 cucchiaino di malto d’orzo
- 250 grammi di stracchino
- Panatura q.b. composta da pane integrale grattugiato, farina di segale, crusca d’avena, semi di sesamo, semi di lino, amaranto e un pizzico di curcuma
- Noce moscata q.b.
- Pepe bianco q.b.
- Sale q.b.
Preparazione:
Vediamo come si prepara questa deliziosa pietanza, la migliore tra le ricette con lo stracchino
Per prima cosa, ricaviamo dal panetto di stracchino 4 fette di uguale grandezza
Questo formaggio fresco di origine lombarda, non essendo un prodotto stagionato, presenta una concentrazione nutrizionale di grassi meno problematica da gestire e più adatto a chi segue una dieta equilibrata.
Contiene anche un buon quantitativo di proteine altamente digeribili e ad elevato valore biologico, ossia ricche di aminoacidi essenziali: per questo può costituire una valida alternativa alle pietanze di carne e prodotti della pesca. Interessante è anche l’apporto vitaminico.
Prepariamo la pastella cremosa, che fungerà da collante in sostituzione dell’uovo intero: stemperiamo i due albumi, scrigni di proteine, in qualche cucchiaiata di latte di soia.
Aggiungiamo il malto d’orzo che, oltre ad essere ricco di zuccheri a rilascio lento perfetti per l’alimentazione degli sportivi, conferirà un piacevolissimo aroma e una consistenza più corposa.
Versiamo il kefir, ricolmo di fermenti lattici e probiotici vivi e benefici, particolarmente indicato per chi ha bisogno di energia, di riequilibrare la flora batterica intestinale, di eliminare il colesterolo cattivo e di rinforzare le difese immunitarie.
Infine, aggiungiamo un pizzico di sale, pepe, noce moscata e sbattiamo energicamente con una forchetta.
In una ciotola, misceliamo gli ingredienti secchi che fungeranno da panatura: trituriamo nel mixer qualche fetta di pane integrale indurito, aggiungiamo i semi e le farine varie.
Occorre preferire sempre cibi integrali per fare il pieno di sostanze nutritive preziose per l’organismo. Il processo di raffinazione, infatti, asporta il germe e la parte esterna del chicco, eliminando al contempo alcuni nutrienti preziosi per l’organismo, come le fibre, mentre le farine integrali sono ottenute preservando ogni parte del chicco.
In particolare, la segale e l’avena presentano un contenuto di lisina, fondamentale per la sintesi proteica, nettamente superiore rispetto agli altri cereali, oltre a costituire una fonte di carboidrati a lenta digestione, che forniscono al nostro organismo energia a lungo termine senza provocare picchi insulinici.
Quanto ai semini, possiamo considerarli dei veri e propri “serbatoi di salute”, ricchi di vitamine, proteine, sali minerali, acidi grassi essenziali, enzimi, fibre vegetali e grassi insaturi omega-3, utilissimi per il benessere.
L’amaranto, pur non essendo un cereale, ha molte delle proprietà benefiche di questa categoria di alimenti, anzi, supera di gran lunga i cereali per contenuto proteico ed è completamente privo di glutine, quindi adatto anche a chi soffre di celiachia.
La curcuma infine, oltre a conferire un bel colore giallo dorato, simulando l’utilizzo del tuorlo, vanta numerose proprietà, soprattutto antiossidanti, depurative e stabilizzanti dell’indice glicemico.
Poniamo le porzioni di stracchino tra due fette di pane integrale, intingiamole nel fluido di albumi, latte e kefir, poi cospargiamole di panatura
È anche possibile fare una copertura doppia, per ottenere uno strato più spesso e croccante. Infine, in luogo della non proprio sana frittura, vi suggeriamo di disporre in una teglia rivestita con carta da forno le fette ripiene di stracchino, di ricoprirle con un filo di olio extravergine d’oliva, di porle in forno già caldo a 160° per circa 20 minuti, fino a doratura e di servirle rigorosamente calde e fumanti.
Insomma, una variante che non solo fonde una ricetta tipicamente meridionale con un formaggio lombardo, ma che reca le giuste dosi di nutrienti limitando l’apporto di grassi “cattivi”. Tutto senza rinunciare al gusto.
Conosci altre ricette con lo stracchino? Scrivicele nei commenti!