La skincare routine è importante perché la pelle, oltre ad essere l’organo più esteso del nostro corpo, svolge una serie di funzioni essenziali utili alla totalità del nostro organismo.
Gli strati che la caratterizzano sono 3, ed è importante che ciò su cui possiamo agire direttamente o indirettamente venga fatto nel modo più adeguato possibile poiché ogni strato agisce sull’altro, lavorando essi in sinergia. Noi possiamo occuparci in larga parte dello strato più esterno, ossia l’epidermide, attraverso una corretta skincare giornaliera. Il secondo strato è il derma, successivamente troviamo l’ipoderma caratterizzato da uno strato di tessuto adiposo che protegge gli organi interni da eventuali urti e funzioni termo-regolative.
Non meno importante: essendo la pelle un organo estremamente sensibile al contatto e in grado di mandare segnali al cervello che producono endorfine, cosa c’è di meglio di una corretta e autonoma skincare come coccola quotidiana che ci facciamo? Ne gioverà anche la psiche in una misura non sottovalutabile.
Troppo spesso, nelle farmacie, erboristerie o più semplicemente sui social o negozi online, troviamo foto promozionali di prodotti per la cura della pelle con protagoniste modelle femminili. Questo fattore commerciale ha contribuito, negli anni, a generare il falso mito secondo cui la skincare routine sia solo un vezzo soprattutto femminile. Questo costrutto sociale va necessariamente smantellato: il mantenimento della pelle sana è fondamentale nella misura in cui essa è una barriera fisica e chimica contro tutti gli agenti esterni pericolosi per il nostro organismo. Basti pensare al mantenimento del pH, che deve essere acido per garantire che la flora batterica combatta le aggressioni esterne di batteri e virus, oppure allo strato lipidico che è forse la componente più importante se parliamo di protezione contro agenti chimici aggressivi (da qui l’importanza di non eccedere con detersioni troppo sgrassanti).
Chiaramente, non si tratta solo della cura dell’epidermide ma di tutti gli strati della pelle.
Sappiamo quanto il nostro organismo agisce tramite la polifonia e la sinergie di tutti i suoi organi, specie se aiutato da noi stessi. Cosa c’è di più diretto, in termini di “aiuto” che la cura della nostra alimentazione? Sì, esiste una correlazione forte tra il cibo che ingeriamo e la salute della nostra pelle, così come per il resto degli organi.
I carboidrati, ad esempio, sono fondamentali e di notevole impatto sul nostro indice glicemico, a regolazione del quale il nostro corpo produce insulina. Tuttavia, alti livelli di insulina aumentano la produzione di ormoni responsabili dell’acne ed è per questo che è fondamentale che i nostri pasti mantengano un equilibrio tra tutti i macronutrienti.
I lipidi agevolano il mantenimento del livello di grasso nell’ipoderma, fondamentale barriera protettiva, per cui via libera a cibi ricchi di Omega 3 come semi oleosi e frutta secca. Per quanto riguarda frutta e verdura, consumare verdure in apertura del pasto riduce notevolmente il carico glicemico e, tra i frutti, sono indicati maggiormente quelli che agevolano la microcircolazione per prevenire l’invecchiamento precoce, come i frutti di colore rosso: bacche, anguria, prugne. Ancora, verdure e frutta con un buon apporto di vitamina C tendono a proteggere dall’inquinamento e dai raggi UV. Allo stesso modo, frutta e verdura di colore giallo o arancione, ricche di betacarotene, riducono la sensibilità della pelle quando questa è esposta ai raggi solari.
Spesso si da per scontato che tutti conoscano il proprio tipo di pelle, ma non è così: è necessario che la skincare routine sia adeguata al tipo di pelle di ciascuno per capire quali prodotti selezionare.
Generalmente, si distingue tra pelle normale, secca, grassa e mista. In cosa differiscono? Nel livello di sebo e di acqua che presenta la pelle. Oltre la predisposizione genetica, nella vita, la pelle può cambiare di tipologia: ad esempio, durante l’adolescenza, tende ad essere più grassa e quando si invecchia più secca; cambia altrettanto in base al luogo dove viviamo e al clima dello stesso o rispetto ai farmaci che assumiamo.
Con pelle normale intendiamo una pelle equilibrata: nessuna secchezza notevole o produzioni eccessive di sebo o discromie o imperfezioni. Inutile dire che questo tipo di pelle appartiene alla percentuale più bassa di persone e va comunque curata adeguatamente poiché tende facilmente a cambiare. La pelle secca può essere tale per mancanza di lipidi, acqua o entrambi: pori più piccoli, sensibilità più elevata e più esposizione a irritazioni e arrossamenti è ciò che la caratterizza. La pelle grassa si differenzia dalla secca per una maggiore produzione di sebo, il che provoca pori più dilatati e aspetto più oleoso.
Nei casi in cui è evidente anche una disidratazione, la pelle si presenta addirittura cerosa (facilmente confondibile con la pelle secca), per cui è necessaria più esfoliazione. La pelle mista è la tipologia più comune, presenta caratteristiche sia della pelle grassa che di quella secca in base a zone specifiche del viso.
Dopo una attenta analisi autonoma o accompagnata del nostro tipo di pelle, si possono scegliere i prodotti più adatti a noi all’interno di uno scheletro basico di skincare routine che chiunque dovrebbe seguire quotidianamente.
Quali sono i passaggi essenziali per una corretta skincare routine? Vediamoli insieme!
1) Prima detersione: struccaggio
Attenzione, la parola struccaggio può mandare in confusione o mettere in pace chiunque non si trucchi. Chiaro è che, per chi non si trucca, non è necessario che ci sia una prima e una seconda detersione. Per chi lo fa, invece, è importante non saltare mai questo passaggio: il make-up occlude i pori e preclude la respirazione dell’epidermide favorendo la proliferazione batterica. Lo struccante è un prodotto imprescindibile anche per chi si trucca solo leggermente o non utilizza fondotinta.
Esistono più tipologie di struccanti: struccante bifasico o acqua micellare, struccante oleoso e latte detergente. Si possono distinguere anche tra più adatti per occhi e quelli per tutto il viso. In generale, le acque micellari o gli struccanti bifasici si prestano meglio a tipi di pelle molto grasse o a chi non ama gli oli struccanti ma ci sono delle controindicazioni: lo spreco di dischetti struccanti è un fattore poco ecologico da non sottovalutare, le acque micellari si rivelano non sufficienti se ci si trucca molto e lo sfregamento dei dischetti tende a irritare facilmente; il che rende questa opzione poco adatta alle pelli sensibili.
Gli oli struccanti vanno bene per tutti i tipi di pelle, si massaggiano sul viso asciutto creando una emulsione: questo passaggio consente di sciogliere il trucco. Solo dopo l’emulsione, esso può essere risciacquato. Il latte detergente può essere ottimo per chi ha la pelle molto secca ma tende ad essere poco efficace sugli occhi.
2) Seconda detersione
La seconda detersione è di fondamentale importanza, non solo per chi svolge anche la prima e quindi per rimuovere gli eccessi di trucco, ma anche per la rimozione del sebo in eccesso, lo smog, il sudore o le cellule morte. I tipi di detergenti possono variare in base alle proprie esigenze. Il detergente gel è più adatto a pelli miste e grasse poiché, tendenzialmente, ha una funzione seboregolatrice e purificante. Detergenti in mousse sono invece più adatti a pelli sensibili, secche, miste e normali.
3) Tonico
Prima si è fatto riferimento al mantenimento del pH acido della pelle. In questo terzo passaggio, che precede l’idratazione, ci si occupa proprio del suo riequilibrio. Pur essendo un passaggio non tra i più essenziali, il tonico stringe i pori ed evita che agenti esterni penetrino nella pelle, inoltre, rimuove i residui della detersione. Insomma, il passaggio è, sì, trascurabile ma può dare un quid in più all’intera skincare routine.
4) Crema idratante giorno e notte
Per una skincare routine completa sarebbe opportuno separare tra crema notte e giorno o dei prodotti per la sera e una crema alla mattina. Tra i primi si possono includere, ad esempio, degli esfolianti chimici o una crema specifica per le nostre esigenze in base al tipo di pelle (una seboregolatrice, lenitiva, revitalizzante, antiage…). Eventualmente, si può anche avere una sola crema giorno a patto che sia leggera e abbia una dose di fattore di protezione sociale, o SPF, fondamentale per proteggere la pelle dai raggi del sole con cui entrerà in contatto, in tutte le stagioni. I raggi UV penetrano nel derma anche se il cielo è nuvoloso, il fattore SPF è fondamentale per prevenire il più possibile il fotoinvecchiamento.
Eventuali step possono essere aggiunti a scopo benefico una volta affinati i passaggi essenziali, basti pensare a prodotti adatti al contorno occhi (che agevolano la microcircolazione e idratano una zona che tende ad essere sempre secca), o esfolianti meccanici o chimici, o ancora maschere e sieri.
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