Come è nata la stella Michelin: storia e curiosità della celebre guida
Le stelle Michelin rappresentano il premio più ambito dai cuochi professionisti di tutto il mondo. Ma come è nata la stella Michelin? E come si assegnano le stelle Michelin? Questi prestigiosi riconoscimenti vengono assegnati tenendo conto di 5 criteri indispensabili: la qualità degli ingredienti, l’armonia dei sapori, la padronanza delle tecniche, la personalità dello chef espressa nella sua cucina e la velocità di produzione. Scopriamo insieme la storia e i segreti di questo ambito riconoscimento.
Dalla vendita di pneumatici alla Guida Michelin: le origini
Le stelle Michelin sono parte integrante della Guida Michelin, pubblicata annualmente con lo scopo di valutare due ambiti specifici: la gastronomia, con il libro rosso, e il turismo, con il libro verde. Questa guida, edita dall’omonima azienda francese, valuta la qualità di ristoranti e alberghi a livello mondiale, diventando un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola e del viaggio.
Come è nata la stella Michelin: l’intuizione dei fratelli Michelin
La Guida Michelin fu inventata come incentivo ai cittadini a mettersi in viaggio, mentre l’idea delle stelle Michelin nacque successivamente. La guida fu un’idea elaborata da André ed Édouard Michelin per promuovere la vendita di pneumatici della propria azienda, la celebre Michelin. Infatti, in Francia nel 1889 si contavano solamente 3000 automobili in tutta la nazione e quello delle gomme non era un business centrale. La guida, distribuita inizialmente in forma gratuita, era un libro molto funzionale, contenente indicazioni riguardanti stazioni di servizio, ristoranti e alberghi per il pernottamento nonché mappe per incentivare a viaggiare su diversi tragitti.
Da guida gratuita a guida a pagamento: l’evoluzione
La guida divenne successivamente a pagamento, al prezzo di 7 franchi, fino a quando André Michelin notò che alcuni negozi ne facevano un uso illegittimo, usandola come ferma porta. Fu questo il motivo che spinse i fratelli Michelin a ingaggiare degli investigatori, i futuri ispettori Michelin, per visitare e recensire i ristoranti in anonimato. Nel 1926 la guida iniziò ad assegnare le stelle Michelin ai migliori ristoranti. All’inizio ne bastava una per essere famosi, dato che la scala attuale, da una a tre stelle, venne introdotta negli anni ’30, insieme all’esplicitazione dei criteri di valutazione.
Come si assegnano le stelle Michelin: criteri e ispettori
Ma come si assegnano le stelle Michelin, oggi?
Gli ispettori Michelin: chi sono e come lavorano
Gli ispettori che attribuiscono le stelle Michelin sono tutti anonimi e agiscono in incognito. Sono tutti dipendenti Michelin a tempo pieno e professionisti di ristorazione e ospitalità con esperienza nel settore. Gli ispettori Michelin visitano i ristoranti come normali clienti, pagando il conto e valutando l’esperienza gastronomica senza rivelare la propria identità. Questo garantisce l’imparzialità e l’obiettività del giudizio. I ristoranti e gli alberghi valutati vengono visitati varie volte al fine di confermare l’attribuzione della stella o revocarla.
I criteri di valutazione: i 5 fattori per ottenere le stelle Michelin
Come si assegnano le stelle Michelin? I criteri di valutazione sono 5 e sono rimasti invariati nel tempo:
- qualità degli ingredienti
- armonia dei sapori
- padronanza delle tecniche
- personalità dello chef espressa nella sua cucina
- velocità del servizio
Da notare che non si tiene in considerazione, ad esempio, l’arredamento del locale.
Non solo stelle: Bib Gourmand e Stella Verde Michelin
La stella Michelin è il classico riconoscimento, ma non l’unico conferito dalla celebre guida.
Bib Gourmand: il riconoscimento per la qualità a prezzi contenuti
Il Bib Gourmand (dal nome Bibendum, mascotte dell’azienda Michelin) è un riconoscimento che insignisce i ristoranti con un menù completo pari o inferiore a 35 euro. Un premio che valorizza la qualità accessibile a tutti.
Stella Verde Michelin: la gastronomia sostenibile
Nel 2020 è nata la Stella Verde Michelin, assegnata a ristoranti che si occupano di gastronomia sostenibile. Un riconoscimento che premia l’impegno verso una cucina etica e rispettosa dell’ambiente.
Ci sono dei criteri che regolano anche l’attribuzione di un numero specifico di stelle Michelin. La scala di valutazione ne prevede 3:
- 1 stella Michelin: i ristoranti usano ingredienti di qualità e i piatti vengono preparati seguendo uno standard elevato
- 2 stelle Michelin: nei piatti traspare la personalità e la passione dello chef
- 3 stelle Michelin: il massimo riconoscimento assegnato all’altissima professionalità dello chef, i cui piatti sono forme d’arte o sono elevabili a grandi classici.
Record di stelle Michelin: chi è lo chef più stellato d’Italia?
È lo chef Enrico Bartolini, con ben 12 stelle Michelin, il più stellato d’Italia e il secondo al mondo insieme a Martín Berasategui e Pierre Gagnaire. Le prime tre stelle sono state attribuite al suo omonimo ristorante, le altre guadagnate durante la sua carriera di chef e imprenditore. Un vero record che testimonia l’eccellenza della cucina italiana nel mondo.
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