Che cos’è il Ramadan per quasi 2 miliardi di persone?
L’inizio del Ramadan è un giorno particolare che per gli islamici ha radici antiche e rituali ben definite. Rappresenta il mese sacro che prende il nome del nono mese dell’anno nel calendario lunare musulmano. Secondo la tradizione islamica si crede sia stato il mese in cui Maometto ricevette la rivelazione del Corano «come guida per gli uomini di retta direzione e salvezza».
Facciamo chiarezza su che cos’è il Ramadan
Il Ramadan è il mese sacro del digiuno (sawm o siyam) dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina. Ci sono alcune azioni da evitare durante il Ramadan che tutti i musulmani praticanti adulti e sani devono seguire, come ad esempio mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali. Dal digiuno possono astenersi le persone malate, le donne incinte o in fase di allattamento, le donne nei giorni del ciclo mestruale, i bambini piccoli e gli anziani. Al tramonto il digiuno viene interrotto con un dattero o un bicchiere d’acqua per poi proseguire con il pasto serale, chiamato iftar.
Ma cos’è il digiuno nel mese del Ramadan? Rappresenta uno dei cinque pilastri della fede islamica, ovvero i doveri previsti per ogni fedele musulmano. Gli altri quattro sono:
- La professione di fede (shahādah);
- La preghiera (salāt);
- L’elemosina (zakāt);
- Il pellegrinaggio (hajj) a La Mecca, in Arabia Saudita, da compire almeno una volta nella vita.
Perché la data di inizio del Ramadan varia?
Il mese del Ramadan non cade sempre nello stesso periodo del calendario gregoriano, in quanto il calendario islamico è di tipo lunare, composto da circa 11 giorni in meno rispetto a quello solare. La numerazione dell’anno non coincide con il calendario gregoriano: il calendario islamico inizia dal nostro 662 d.C, anno in cui Maometto lasciò La Mecca per recarsi a Medina. Quest’anno quindi la fine del Ramadan, che combacia con il nostro 9 aprile 2024, per gli islamici corrisponde al 30 Ramadan 1445. Durante questa giornata c’è una grande celebrazione di tre giorni chiamata Eid al-Fitr, o festa della rottura del digiuno.
Il Ramadan che cos’è se non l’unione nella diversità
Alcune differenze si riscontrano nei cibi che si possono mangiare quando cala il sole. Ogni paese ha delle particolarità: per esempio, in Tunisia, Algeria e Marocco viene preparato un cous-cous soltanto con l’agnello arricchito da uvetta; in Siria e Giordania invece si cibano di katai, dolci con ripieno di cocco, nocciole tritate e zucchero. Durante il Ramadan si bevono succhi di frutta e nei Paesi del Maghreb quello di liquirizia che alza la pressione sanguigna.
Un’altra differenza che si può riscontrare è nell’ambito scolastico e lavorativo: in genere non si smette né di studiare né di lavorare, tuttavia in molti paesi musulmani e aziende e le scuole possono ridurre l’orario di lavoro o chiudere completamente durante il Ramadan.
Quindi che cosa rappresenta il Ramadan?
Rispondere alla domanda “cos’è il Ramadan?” è molto complesso, però è certo che che si tratta di un’opportunità di condivisione con gli altri. Il Ramadan serve a ricordare le fragilità umana e la dipendenza da Dio. Attraverso l’esperienza di fame e sete ci si spinge a provare compassione verso i meno fortunati e ci si avvicina a Dio attraverso la preghiera.
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