La nozione di engagement (resa in italiano con il termine “impegno”) in letteratura francese è una nozione storicamente situata. Come ricorda il critico Benoit Denis, è necessario partire da Sartre per comprendere di che si tratta.
Cos’è l’engagement nella letteratura? definizione e significato
L’engagement, nella letteratura francese, si riferisce all’impegno politico e sociale dello scrittore, che utilizza la sua opera come strumento per influenzare la società, denunciare ingiustizie e promuovere il cambiamento. Non si tratta semplicemente di trattare temi politici, ma di assumere una posizione attiva e responsabile nei confronti del mondo.
Sartre e l’engagement: la letteratura come impegno civile
La riflessione attorno alla nozione di engagement è molto complessa per la natura polimorfa e per la celerità del concetto. Molti critici hanno argomentato a riguardo. Oltre a Denis, se ne ricordano altri, come Antonello o Ciaurro, che si incentra sul dibattito filosofico ed ermeneutico tra Sartre e Blanchot.
Ma vediamo insieme: quando un autore è impegnato? Quando egli ha «la conscience la plus lucide […] d’etre embarqué». Un autore è impegnato quando ha la consapevolezza d’essere: d’essere, soprattutto, a bordo. E’ imbarcato in questa avventura e non può sottrarsi a questo combattimento: detiene tra le mani la penna che ha la forza di un’arma, al fine di ricoprire la propria funzione civile.
“Qu’est-ce que la littérature?”: il manifesto dell’engagement sartriano
Nel suo saggio del 1948, *Qu’est-ce que la littérature?* (Che cos’è la letteratura?), Sartre espone la sua concezione di letteratura impegnata. Per Sartre, la letteratura non è un’attività fine a se stessa, ma ha una funzione sociale e politica. Lo scrittore ha il dovere di intervenire nel dibattito sociale e politico del proprio tempo, utilizzando la sua opera per “mostrare il mondo” e per dare voce a chi non ne ha. Acquista il libro su Amazon
La responsabilità dell’intellettuale secondo Sartre
L’autore che ha consapevolezza dell’engagement che ha scelto di portare avanti, risente delle implicazioni sociali e civili e tramite l’attività letteraria si fa portavoce della collettività. Simone de Beauvoir ricorda che, tramite la letteratura, si sceglie la présence de l’écrivain à l’écriture. Lo scrittore è dentro la scrittura, dentro la propria opera letteraria e si immerge per mostrare il vero agli altri, attraverso i propri occhi. Il letterato engagé denuncia ingiustizie e/o violenze del suo tempo al fine di smuovere le coscienze di chi legge. Sartre sostiene che è necessario mostrare il mondo tramite la letteratura, perché l’auteur possiede un megafono attraverso il quale dà voce a chi voce non ha.
L’engagement prima di Sartre: Pascal, Voltaire e l’affaire Calas
La letteratura impegnata ha, però, radici anche più antiche: già con Pascal, a fine 600, si può parlare di letteratura imbarcata. Un momento significativo, è dato dall’affaire Calas. Il primo vede partecipe il noto Voltaire, che si impegna a difendere Jean Calas, un protestante ingiustamente accusato di omicidio.
L’engagement nel XIX secolo: Hugo, Lamartine e Chateaubriand
Nel XIX secolo, diversi scrittori francesi si sono distinti per il loro impegno politico e sociale. Tra questi, Victor Hugo, Alphonse de Lamartine e François-René de Chateubriand hanno utilizzato le loro opere per difendere ideali di libertà, giustizia e uguaglianza. Non vanno dimenticati anche Camus.
Zola e l’affaire Dreyfus: “J’accuse” e il potere della letteratura
Un altro evento molto importante in Francia: l’affaire Dreyfus. Nel secondo, si fa protagonista Zola. Va citata, a tal proposito, la celebre lettera “J’accuse”, apparsa sul giornale “L’Aurore” in cui l’autore difende dalla condanna l’ebreo Dreyfus, convinto della sua innocenza. Zola parla per le masse, tramite il proprio engagement. In questo modo e con questa lettera, incrimina le autorità francesi tramite la scrittura. Grazie a ciò e non solo, si comprende come la letteratura, il cui intervento è tutt’altro che vano, possa avere grande voce anche in società e in ambiti politici.
Il dibattito sull’engagement: Sartre, Blanchot e la critica
La concezione sartriana dell’engagement è stata oggetto di dibattito e di critica. In particolare, Maurice Blanchot ha contestato l’idea che la letteratura possa avere una funzione politica diretta, sostenendo che la vera letteratura è quella che si sottrae a qualsiasi tentativo di strumentalizzazione.
L’eredità dell’engagement nella letteratura francese contemporanea
Anche se il concetto di engagement ha perso centralità nel dibattito letterario contemporaneo, l’idea che la letteratura possa e debba avere un ruolo nella società continua a essere presente in molti scrittori francesi. L’eredità di Sartre e dell’engagement si manifesta in forme diverse, dalla letteratura che affronta temi sociali e politici alla scrittura che esplora le questioni dell’identità, dell’alterità e della responsabilità. Attraverso il pensiero sartriano comprendiamo anche che la letteratura impegnata è legata alla contingenza: Sartre afferma che le battaglie si vincono e si perdono nel presente ed è necessario rivolgersi a coloro che condividono con l’autore le medesime radici storiche, affinché si possa capire davvero, ragionando per puntare ad un cambiamento e ad un miglioramento. La prospettiva di mutamento si fa eco a causa della radice dell’engagement stesso: nasce in seno alle due guerre mondiali ed è legato al fil rouge di quel periodo.
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