I musulmani festeggiano Halloween? Sebbene Halloween sia un uno degli eventi più attesi dell’anno, caratterizzato da gare di travestimenti spettrali, dolcetti e scherzetti accompagnati da decorazioni di zucche, vie e case, le sue radici pagane e celtiche vengono associate con lo spiritismo e l’oscurità della magia. Per quanto ad oggi sia solo una celebrazione, cerchiamo di capire le sue origini e perché ancora oggi viene posta la sua associazione storica come tema centrale.
Halloween per i musulmani: capire le origini del Samhain
Halloween sicuramente non è un evento che i musulmani considerano parte integrante della propria cultura in quanto dalla prospettiva musulmana, le origini di questa festività non si allineano con i principi dell’Islam, proprio per via di quelle caratteristiche storiche che fanno parte della sua nascita.
Halloween, infatti, nasce come festeggiamento pagano associato alle origini celtiche, risalenti alla festività del Samhain, esportata solo successivamente dai migranti irlandesi negli Stati Uniti, dopo una forte carestia avuta intorno all’800.
Samhain, con derivazione del suo termine etimologico in gaelico, prende il significato di “Summer’s End”; il termine “Halloween”, dalla forma contratta “All Hallows’ Eve”, in forma arcaica, prende il significato di vigilia di tutti i santi e con “All” il termine si associa a quello di Ognissanti.

La festività, infatti, celebrava il passaggio dall’estate all’inverno e dal vecchio al nuovo con lunghi festeggiamenti che prendevano inizio dal 31 ottobre fino al 1° gennaio segnando così tre cicli: la fine dell’estate con l’arrivo di un lungo e freddo inverno e il rinnovamento che riprendeva dal 1° gennaio dopo Capodanno.
L’importanza che le popolazioni celtiche attribuivano a questa festività era dovuta proprio alla concezione del tempo suddiviso in questi cicli, considerando ogni fine ciclo carico di magia e nel tempo questo venne collegato al soprannaturale.
La morte, invece, intesa come quella associata all’inverno e alla natura dormiente, ritrovava il suo rinnovamento sottoterra, dove riposano i defunti – tema centrale della festività – che poi nel tempo si associò al culto dei morti.
In questa prima fase è già possibile notare come le origini di Halloween, oltre a non essere in linea con i principi dell’Islam, vengono ritenute inappropriate dal punto di vista religioso poiché celebrano concetti che abbracciano credenze soprannaturali.
Halloween per i musulmani: la magia e il Tir nan Oge
Halloween era inoltre una festività in cui venivano praticati festeggiamenti e usanze che ad oggi potremmo considerare grottesche e lugubri poiché risalenti ad un tempo in cui i sacrifici animali costituivano la salvezza dell’anima.
Nonostante Halloween celebrasse il passaggio dall’estate all’inverno e dal vecchio al nuovo con lunghi festeggiamenti segnando i tre cicli, è il festeggiamento in sé a rendere oscura questa festività in base alle credenze della popolazione celtica.

Originariamente, i Celti credevano che Samhain richiamasse a sé tutti gli spiriti dei defunti nel Tir nan Oge la notte del 31 ottobre, alla vigilia del nuovo anno; un luogo in cui gli spiriti potevano vagare in attesa di unirsi al mondo degli esseri viventi per 3 lunghi giorni, provocando così un dissolvimento temporaneo delle leggi del tempo e dello spazio, fondendo l’aldilà con il mondo dei vivi.
La paura che spiriti erranti potessero vagare sulla terra e appropriarsi delle anime dei vivi si posizionava con la stessa importanza dell’arrivo di un nuovo anno, fondendo la paura della morte con i festeggiamenti verso l’arrivo di una imminente prosperità.
Halloween per i musulmani: tradizioni grottesche
Per la cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro, il popolo si adornava con abiti e maschere grottesche e venivano intagliate cipolle per le lanterne, oltre ad effettuare sacrifici animali, per poi far ritorno al villaggio dove continuavano i festeggiamenti per 3 giorni.

Le maschere venivano create con le pelli degli animali uccisi per mimetizzarsi con gli spiriti e allontanarli e, in Irlanda, negli anni si diffuse anche l’usanza di accendere fiaccole fuori le abitazioni lasciando pietanze e latte per le anime dei defunti affinché decidessero di non fare scherzi ai propri cari.
Successivamente venne associata ai contesti cristiani (leggi l’intervista ai Testimoni di Geova) con la caccia alle streghe portando con sé gli echi delle paure medievali della stregoneria.
La prospettiva islamica
L’Islam è una religione monoteista con profonde radici spirituali e culturali che fanno parte della vita quotidiana dei credenti. Le tradizioni culturali islamiche variano da regione a regione, anche se l’Islam pone una forte enfasi sul rispetto delle regole religiose e la fede musulmana segue i cinque pilastri basati sugli insegnamenti del profeta Maometto.
Per molti musulmani, Halloween rappresenta una festa completamente estranea ai valori e alle tradizioni islamiche, anche se l’interpretazione potrebbe variare in base alle culture e ai contesti locali.
Ad esempio, in occidente, nonostante le origini di Halloween abbiano connotazioni legate al soprannaturale, alcune famiglie musulmane partecipano ai festeggiamenti come un’occasione più sociale che religiosa, prendendo parte al travestimento o andando porta a porta per il “dolcetto o scherzetto”.

Alcuni studiosi religiosi ne hanno fortemente sconsigliato la partecipazione, come per altre festività come Pasqua o Natale, poiché anch’esse si discostano dalla religione musulmana in quanto appartenenti alla religione cristiana. Di fatto, queste festività sono considerate ancora meno accettabili per i musulmani rispetto ad Halloween.
L’islam, in sostanza, sottolinea semplicemente l’importanza di mantenere una netta distinzione dalle pratiche di altre religioni.
Conclusioni
Halloween, una ricorrenza con connotazioni legate al soprannaturale, viene considerata ad oggi una semplice festività fatta di colori e maschere per alcuni e di spiriti malvagi ed esoterismo legata alla magia per altri. Questa associazione legata alle origini pagane di Halloween, la rendono una festività inappropriata da festeggiare o celebrare per molte religioni.
La festività di Halloween è molto lontana dalla fede islamica, per questo alcuni musulmani preferiscono evitarla per ragioni religiose, mentre altri addirittura non solo la evitano ma la vietano all’interno dei propri contesti familiari. Tuttavia, soprattutto in occidente, diversi musulmani ne adottano alcuni aspetti, evidenziando la diversità di opinioni all’interno della comunità islamica.

Nonostante gli aspetti più moderni, rimane ovvia l’esaltazione delle rappresentazioni archetipiche all’interno di questa festività, come spiriti, mostri e la figura storica della strega con entità magica. Tutte queste figure, il più delle volte caricaturali nella cultura moderna, vengono comunque associate alla stregoneria e allo spiritismo, che rappresentano pertanto ancora il tema centrale per molti.
Questa ricorrenza di tradizione celtica non ha proprio nulla in comune con credenze cristiane e tanto meno musulmane. Anzi, festeggiando questo evento, i musulmani incorrono nell’emulazione di popoli che credevano negli dèi e e negli spiriti. Tale emulazione rappresenta una delle cose più gravi per l’Islam, così come per per il cristianesimo, che segue il comandamento «Non avrai altro Dio al di fuori di me, non adorare altri che me». Tra l’altro, il profeta Muhammad disse chiaramente che chiunque avesse cercato di imitare qualcuno, alla fine sarebbe diventato come quel qualcuno. E i musulmani non sono politeisti.
Il problema che si pone ogni anno, come si legge nei social dai vari post nei gruppi musulmani, è il dire «no» ai figli che vengono coinvolti nelle feste business fake-tradizionali nelle scuole.
Fonte immagine copertina: Unsplash free images