“Come ci si libera da una relazione tossica?“. Questa la domanda posta da una ragazzina di sedici o diciassette anni a una psicoterapeuta, verso la fine di un incontro scolastico sull’educazione all’affettività. Una domanda semplice, eppure carica di significato, che rivela una consapevolezza non comune a quell’età. Liberarsi da una relazione tossica è un percorso difficile e doloroso, ma fondamentale per ritrovare il proprio benessere e la propria libertà.
Cos’è una relazione tossica: definizione e caratteristiche
Una relazione tossica è un rapporto che, invece di arricchirci e farci stare bene, ci danneggia psicologicamente, emotivamente e talvolta anche fisicamente. Si tratta di una relazione caratterizzata da dinamiche disfunzionali, come la manipolazione, il controllo, la mancanza di rispetto, la svalutazione e la violenza psicologica (e in alcuni casi fisica). In una relazione tossica, uno dei partner (o entrambi) mette in atto comportamenti che mirano a dominare l’altro, a succhiargli energie e a minare la sua autostima. Spesso, chi si trova in una relazione tossica si sente intrappolato in un vortice di emozioni negative, come dolore, frustrazione, incertezza e paura.
I segnali di una relazione tossica: come riconoscerli
Riconoscere i segnali di una relazione tossica è il primo passo per potersene liberare. Ecco alcuni campanelli d’allarme:
– Sensazione di essere costantemente sminuiti, criticati e svalutati;
– Manipolazione emotiva: il partner cerca di controllare i nostri comportamenti, pensieri ed emozioni;
– Gelosia ossessiva e possessività;
– Isolamento: il partner cerca di allontanarci dalle nostre amicizie e dalla nostra famiglia;
– Violenza psicologica: insulti, umiliazioni, minacce;
– Mancanza di rispetto per i nostri bisogni, desideri e opinioni;
– Sensazione di essere svuotati di ogni energia;
– Paura di esprimere liberamente sé stessi per timore di ritorsioni o di essere abbandonati.
Perché è difficile uscire da una relazione tossica?
Se a sedici anni avessi avuto la consapevolezza della tossicità di una relazione, mi sarei risparmiata tanti sforzi, tante lacrime, tanto tempo. Ma dieci anni fa non avevamo contezza nemmeno di qualche pillola di psicologia “spicciola” e nessuno si prendeva la briga di venire in classe a spiegarci cosa stava succedendo ai nostri corpi, alla nostra crescita relazionale. Uscire da una relazione tossica è difficile perché spesso si innescano dinamiche di dipendenza emotiva. Una persona tossica, in una relazione tossica, consapevolmente o inconsapevolmente è indifferente, ti succhia via ogni energia, lasciandoti in un limbo di pensieri ed emozioni “negative” (dolore, frustrazione, incertezza) che a lungo andare riconosci come “rassicuranti”, addirittura piacevoli, perché non ti espongono alla paura delle “cose nuove”. La persona tossica crea, in qualche modo, un rapporto di “dipendenza emotiva e/o affettiva“: sono il solo/la sola a capirti, che può amarti, che può accettarti per quello che sei. Anche se non ti voglio. Perché una persona tossica desidera, narcisisticamente, nel tempo in cui non può avere, per poi rifiutare, ripetutamente, e tornare, per assicurarsi che tutto sia ancora lì, come lo aveva lasciato. Desiderare ancora, e rifiutare ancora, e tornare ancora. In un ciclo infinito, dal quale è difficile sganciarsi, specialmente se si vivono già condizioni di estrema fragilità.
Come si esce da una relazione tossica: un percorso di liberazione
Sarebbe stato più facile, sicuramente più “romantico”, dire a quella ragazzina timorosa che un giorno avrebbe incontrato “la persona giusta” e che l’avrebbe “salvata” da ogni relazione tossica. Ma la verità è che incontriamo soltanto persone profondamente affini a noi stessi, che stuzzicano aspetti del nostro passato, dei nostri nodi irrisolti, o del nostro più intimo “io”.
L’importanza della consapevolezza
Il primo passo per liberarsi da una relazione tossica è prendere consapevolezza del problema. Riconoscere di trovarsi in una relazione dannosa e ammettere a sé stessi che si ha bisogno di aiuto è fondamentale per iniziare il percorso di liberazione.
Lavorare su sé stessi
Emanciparsi da una persona tossica significa liberarsi della tossicità che è dentro noi stessi, della nostra paura di essere abbandonati, del nostro timore di vivere, di rischiare, di ferirci ancora, e ancora. La liberazione è un atto d’amore verso noi stessi. Fa male? Moltissimo. Si può fallire? Più volte. Cambiare? Certamente. Ma per far sì che il nostro corpo si rigeneri (e viva), è necessario che alcune cellule muoiano. In questo sta il cambiamento, la trasformazione. Imparare a vivere significa imparare a morire. Questo implica un lavoro profondo su sé stessi, sulle proprie insicurezze, sulle proprie paure e sui propri schemi relazionali disfunzionali.
Cercare supporto esterno
In questo percorso, può essere utile cercare il supporto di amici, familiari o di un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Parlare con qualcuno di fidato può aiutare a vedere la situazione da una prospettiva diversa e a trovare la forza per allontanarsi dalla relazione tossica. Un professionista, inoltre, può fornire gli strumenti e le strategie più adatte per affrontare il problema e per ricostruire la propria autostima.
Uscire da una relazione tossica è un atto di coraggio e di amore verso sé stessi. È un percorso difficile, ma che può portare a una rinascita e a una maggiore consapevolezza di sé e dei propri bisogni.
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