4 luoghi da visitare a Roma, inediti e suggestivi
Quando ci si chiede cosa vedere a Roma la risposta è quasi scontata: il Colosseo, il Vaticano, Piazza di Spagna, la Fontana di Trevi e molti altri luoghi simbolo della Capitale. Ma Roma è una città con più di due millenni di storia alle spalle, gli antichi monumenti sono il costante richiamo a un grande passato, di quando la città era il centro della civiltà occidentale. Sono tante le meraviglie da vistare a Roma, soprattutto a Natale, dal centro storico. scrigno di arte e bellezza, ai piccoli quartieri poco distanti. Sarà quindi impossibile non lasciarsi travolgere dal fascino della città eterna e dalle sue mille sfaccettature.
Vi proponiamo quindi 4 luoghi da visitare assolutamente a Roma.
4 luoghi da visitare assolutamente a Roma
1) Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
La chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio fu eretta su disegno del matematico gesuita Orazio Grassi, in base ai progetti di Carlo Maderno. L’interno, a croce latina, ha tre cappelle per lato, intercomunicanti tra loro. La policromia dei marmi, gli stucchi, la decorazione pittorica e la ricchezza degli altari conferiscono all’insieme una fastosa sontuosità. Le decorazioni del soffitto della grandiosa volta della navata sono di Andrea Pozzo, fratello dell’Ordine Gesuitico, e rappresentano L’ascesa di Sant’Ignazio in Paradiso. La finta cupola è tra le opere più famose di Andrea Pozzo, conosciuta soprattutto per l’ effetto di stupore e meraviglia che genera nel visitatore mentre attraversa la chiesa. L’artista con un gioco di prospettiva crea una finta architettura attraverso la pittura; il grande affresco della volta è il centro della decorazione della chiesa, dove c’è anche uno specchio, ideale per scattare foto, permette di cogliere ogni dettaglio delle pitture che esaltano l’attività apostolica della Compagnia di Gesù nel mondo. Pozzo realizza un gioco di prospettiva che dà la sensazione di uno spazio infinito, anche il presbiterio e l’abside sono ad opera dell’artista, la parete dell’abside sembra poligonale mentre in realtà è concava anche questa volta l’effetto prospettico stupisce lo spettatore.
2) Il Museo Andersen
Il Museo Andersen è un’elegante palazzina dal colore rosa al civico in via Mancini dove si conservano le opere di Hendrik Christian Andersen (Bergen 1872- Roma 1940), scultore, pittore e urbanista statunitense, di origine norvegese. Uno splendido edificio, esempio di casa atelier, un luogo appartato lontano dai grandi flussi di visitatori, ma ricco di fascino e suggestione. La struttura si inserisce con gusto e armonia nella rete urbanistica della zona di nuova espansione edilizia, vicino al Tevere e subito fuori Porta del Popolo. La collezione delle opere dell’artista (oltre duecento sculture di grandi, medie e piccole dimensioni in gesso e bronzo, più di duecento dipinti, oltre trecento opere grafiche) si segnala per la sua eccezionalità essendo quasi interamente incentrata attorno all’idea utopica di una grande “Città mondiale”, destinata ad essere la sede internazionale di un perenne laboratorio di idee nel campo delle arti, delle scienze, della filosofia, della religione, della cultura fisica.
3) Quartiere Notting Hill
Tra gli alti palazzi borghesi di Viale del Vignola e quelli di Via Flaminia si apre una stradina percorribile solo a piedi: è via Bernardo Celentano, meglio conosciuta come la Piccola Londra. La stradina è composta da due file di villette strette tra loro, con cancelli in ferro e portoni in legno che, per colori e forme, ti catapultano in una versione in miniatura di Notting Hill. Le graziose villette in stile “old England” si estendono per circa 200 metri e rappresentano un frammento urbanistico fuori dal tempo, oltre ad essere depositarie di una storia tutta loro. L’idea della realizzazione venne al sindaco italo-inglese Ernesto Nathan, che nel 1909 inaugurò una nuova stagione dell’urbanizzazione romana, varando un piano regolatore per costruire quartieri al di fuori delle mura, opponendosi al monopolio e alla speculazione di pochi grandi proprietari, cercando così di rilanciare Roma nel panorama delle nuove metropoli europee, modernizzandola anche dal punto di vista del tessuto urbano. L’aumento della popolazione e l’ampliamento del sistema politico e amministrativo fece sorgere molti nuovi quartieri limitrofi al centro storico, tra cui il quartiere Flaminio.
4) Chiostro del Bramante
Il Chiostro fu commissionato dal cardinale Oliviero Carafa intorno al 1500, vi troverete di fronte a una costruzione lineare ed elegante, ad opera di Donato Bramante che, trasferitosi da Milano a Roma, diventerà qui primo architetto di Papa Giulio II e grande rivale di Michelangelo. Fa parte del complesso che comprende anche l’attigua Chiesa di Santa Maria della Pace. L’architettura rinascimentale del Chiostro prende ispirazione dalla classicità, con il bando di ogni decorazione aggiuntiva a favore della potenza degli elementi strutturali. Eretto su uno schema quadrato, è costituito da due ordini sovrapposti: un ampio portico a quattro archi per ogni lato con pilastri in stile ionico dotati di capitello e base, coperture a volta, e un loggiato superiore in stile composito, con pilastri e colonne corinzie alternati che sostengono l’architrave a copertura piana. Sul sito ufficiale dedicato al Chiostro del Bramante è possibile trovare il calendario delle mostre di arte in corso e quelle programmate.
Fonte immagine: pixabay