Gambero Rosso ha trasformato uno dei palazzi più affascinanti della capitale in un centro pulsante di sapori e tradizioni culinarie provenienti da tutta Italia. Il maestoso Palazzo Brancaccio di Roma ha infatti ospitato, il 15 luglio, l’evento di presentazione della decima edizione della guida «Gambero Rosso Street Food 2025». Questo evento ha messo in luce il settore della cultura gastronomica italiana, sottolineando come sia evoluta la consapevolezza del cibo di strada e mostrando l’emergere di nuovi format.

Gambero Rosso Street Food 2025: un palcoscenico prestigioso
Il Palazzo Brancaccio, situato nel cuore di Roma, è noto per la sua architettura opulenta e i suoi splendidi giardini, luogo in cui gli chef di diverse regioni, tra cui molti giovani, hanno portato tutta la loro dedizione in tavola.
La scelta di questa location ha conferito all’evento un’atmosfera davvero impagabile, unendo la bellezza storica del palazzo alla vivacità e all’energia del cibo di strada. Lo street food è stato presentato come una proposta innovativa che rappresenta il cambiamento, scoprendo nuovi sapori e abbinandoli a quelli tradizionali. Come afferma il nuovo direttore responsabile del Gambero Rosso, Lorenzo Ruggeri «lo street food è un laboratorio di idee che parla molte delle parole chiavi dell’oggi: immediatezza, velocità, accessibilità e soprattutto informalità.»
Gambero Rosso Street Food 2025: le storie e i luoghi del cibo di strada all’italiana
La curatrice della guida «Gambero Rosso Street Food 2025, le storie e i luoghi del cibo di strada all’italiana», Pina Sozio, è stata una figura centrale dell’evento, presentando e raccontando aneddoti e curiosità su piatti e luoghi descritti nel volume e, grazie alla sua passione e alla sua profonda conoscenza del settore, ha arricchito ulteriormente l’esperienza dei partecipanti.

Con oltre 630 insegne presenti nella guida, sono stati selezionati e premiati i campioni regionali, coloro che hanno saputo rivisitare e innovare il gusto della tradizione gastronomica italiana. Questi premiati non solo hanno riscoperto le radici popolari della loro cucina, ma hanno anche evidenziato l’identità del loro territorio.
Tra i premiati, molti giovani chef sono stati una vera rivelazione, guadagnandosi un posto di rilievo nel settore grazie al perfetto equilibrio tra la qualità del cibo e l’originalità delle loro ricette. Il loro lavoro ha attirato un vasto pubblico, rendendo l’evento un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del cibo di strada.

Street Food 2025: esplosione di sapori
L’evento, svoltosi negli ampi spazi interni ed esterni, ha visto la partecipazione di chef ospiti e stand gastronomici, ciascuno con le proprie specialità regionali, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva tra assaggi, degustazioni e nuove scoperte. Dal nord al sud Italia, ogni regione è stata rappresentata con i suoi piatti iconici, fornendo una panoramica completa della ricchezza culinaria del paese.

Tra i protagonisti della giornata, si sono distinti gli arrosticini di «Bracevia a tutta pecora» di Maurizio Cutropia e Agnese Volpone, noti per la loro Fiat 500 d’epoca di colore giallo trasformata in postazione di cottura durante i food festivals nelle piazze d’Italia. Di rilievo anche la selezione di formaggi vaccini, ovini e salumi stagionali offerti da Sebastiano Trotta, accompagnato dai suoi figli Fabrizio e Oreste, che lo hanno affiancato in questo percorso culinario dedicato alla stagionatura.

Non sono mancate le proposte innovative, come i tramezzini gourmet fusion di «Becco», realizzati con ingredienti locali e di altissima qualità; meritatissimo il pan bauletto con tonnetto, carciofini alla brace e maionese al wasabi.

I visitatori hanno potuto gustare una vasta gamma di delizie, esplorando nuovi sapori e riscoprendo quelli tradizionali, come il «Trancio pizza in teglia» dell’Abruzzo e «Brezza Fish and Chill» di Catanzaro, entrambi caratterizzati da una squadra giovanissima e piena di idee innovative. Inoltre, sono stati valorizzati i prodotti a chilometro zero, esaltando le eccellenze locali e riducendo le emissioni legate al trasporto.
Gli esperti di Gambero Rosso hanno guidato i partecipanti in un percorso alla scoperta dei migliori abbinamenti, mettendo in risalto le caratteristiche uniche di ogni prodotto. L’evento si è svolto in un ambiente accogliente, con aree relax allestite nei giardini del palazzo, offrendo agli ospiti un rifugio tranquillo dove poter rilassarsi e godersi il buon cibo in compagnia.
Gambero Rosso Street Food 2025: premiati i campioni regionali
Pina Sorzio e Federico Bibi – direttore marketing e sviluppo commerciale di Terre Margaritelli, partner della guida- hanno annunciato i campioni regionali:
VALLE D’AOSTA
HIBOU – PRODOTTI VALDOSTANI | Rhèmes Notre Dame [AO]
PIEMONTE
KOKOROYA | Torino
LIGURIA
FISH’N STREET OSTERIA DI STRADA | Genova
LOMBARDIA
FORNO DEL MASTRO | Milano
VENETO
VECIA HOSTARIA DAI NANETI | Treviso
TRENTINO ALTO ADIGE
ACQUAEFARINA PETIT | Trento
FRIULI VENEZIA GIULIA
CEMÛT PICCOLA OSTERIA FURLANA | Trieste
EMILIA ROMAGNA
RAGÙ | Bologna
TOSCANA
XINGE GO GO | Firenze
MARCHE
LE PALLETTE DI GIORGIO | San Benedetto del Tronto [AP]
UMBRIA
MACELLERIA PUCCI | Terni
LAZIO
BECCO | Roma
ABRUZZO
TRANCIO PIZZA IN TEGLIA | Castel di Sangro [AQ]
MOLISE
TROTTA SAPORI | Capracotta [IS]
CAMPANIA
ROSTÌ | Pomigliano d’Arco [NA]
PUGLIA
EVVIVA MARIA TRATTORIA VELOCE | Conversano [BA]
BASILICATA
LE STUZZICHERIE STRIT FUD | Avigliano [PZ]
CALABRIA
BREZZA FISH AND CHILL | Soverato [CZ]
SICILIA
SCOLLO SALUMERIA E GASTRONOMIA | Catania
SARDEGNA
LA MALLICCA | Cagliari
Conclusioni
Il Gambero Rosso Street Food 2025 al Palazzo Brancaccio di Roma è stato un successo straordinario, in grado di rivelare i sapori più autentici dell’Italia. L’evento ha saputo fondere tradizione e innovazione, offrendo ai visitatori un’esperienza culinaria unica e memorabile, con un viaggio sensoriale tra vini, formaggi e salumi di alta qualità.

La magnifica cornice del Palazzo Brancaccio ha fornito lo sfondo perfetto per una giornata dedicata al buon cibo, alla cultura e alla convivialità, sottolineando ancora una volta l’importanza del cibo di strada come elemento fondamentale della nostra identità gastronomica.
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