L’Afrodite di palazzo Altemps, l’immagine della grazia femminile

Tra le molte statue che arricchiscono gli interni di Palazzo Altemps, nel cuore di Roma, figura un’Afrodite accovacciata con Eros e un delfino. Una figura di rara bellezza scolpita nel marmo, che esalta la bellezza e la grazia femminile.

L’origine dell’opera: Afrodite di palazzo Altemps –  un capolavoro di Doidalsas riprodotto nel tempo

L’opera proviene dalle cave dell’isola di Thasos, in Grecia, ed è una replica ispirata all’originale bronzeo dello scultore Doidalsas per re Diomede di Bitinia, in Asia Minore, nel III secolo a. C. Questa raffigurazione della dea è presente su monete di epoca romana e in svariate opere risalenti al medesimo periodo: una marmorea senza braccia conservata al Museo Romano di Palazzo Massimo, a Roma; un’altra acefala e senza braccia esposta al Louvre di Parigi; una versione integra conosciuta come “Lely Venus”, conservata al British Museum di Londra; altre versioni sono agli Uffizi di Firenze, all’Ermitage di San Pietroburgo e al Metropolitan Museum di New York.

La particolarità della versione a palazzo Altemps: la presenza del delfino

In queste riproduzioni Afrodite assume la stessa posa accovacciata, è sola o con Eros al suo fianco. Invece, la presenza del delfino è meno solita e valorizza ulteriormente la statua esposta a palazzo Altemps. Afrodite, infatti, non è solo la dea dell’amore, della bellezza e della primavera, ma è anche la divinità che protegge la navigazione e il delfino rappresenta proprio questo aspetto.

Afrodite nell’atto di lavarsi: una rappresentazione umanizzata e sensuale

Nel gruppo scultoreo la dea è accovacciata nell’atto di lavarsi, al suo fianco Eros le porge un panno per asciugarsi. L’opera mostra una figura umanizzata, differente da altre versioni che presentano la dea in una veste eterea, ultraterrena e, in un qualche modo, irraggiungibile. La dea mostra la bellezza e la grazia femminile, dando vita ad uno spettacolo di forme leggere, armoniose e sinuose, i capelli semi raccolti presentano un’immagine semplice, lievemente scomposta e seducente.

Un’icona della bellezza divina e della passione umana

È un’Afrodite che incarna perfettamente l’immagine di dea della bellezza, nata dal seme di Urano, spuma del mare dell’isola di Pafos. Inoltre la dea incarna anche la passionalità, il desiderio e la pulsione sessuale che muove ogni uomo, ma anche l’aspetto irrefrenabile, travolgente e intenso dell’amore.

Fonte immagine: Archivio personale.

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