Oltre l’infinito: la mostra di Adriana Montalto alla Galleria Arte Sempione di Roma

Oltre l'infinito di Adriana Montalto

L’artista siciliana Adriana Montalto torna nuovamente nella capitale con l’esposizione antologica “Oltre l’infinito”, visitabile dall’1 al 21 marzo 2025 presso la Galleria Arte Sempione di Roma.

Artista a tutto tondo, Adriana Montalto fa dell’arte una ragione di vita. La sua ricerca si articola in un variegato repertorio di tecniche e rappresentazioni, laddove ogni opera supera le convenzioni, il tempo e lo spazio per giungere a una dimensione universale. A coronamento della sua carriera una Biennale di Venezia alle spalle (la 56. Esposizione Internazionale d’Arte), oltre a numerosi successi in ambito internazionale e nazionale: alcune opere sono in permanenza presso la sede della Banca d’Italia a Palermo e altre sono presenti nella collezione del Comune di Monreale (PA). L’ultima personale che l’ha vista in suolo romano è stata quella curata dal Prof. Egidio Maria Eleuteri nel 2013, presso gli spazi istituzionali di Palazzo Borghese.

Alla Galleria Arte Sempione, in Corso Sempione 8, l’artista esporrà fino al 21 marzo più di venti opere frutto, negli anni, della sua produzione, tra sculture, dipinti e composizioni in metallo. Le prime, realizzate generalmente in bronzo e omaggio all’essere umano, catturano con intensità tutte le intime sfumature emotive e simboliche, riflettendo ideali universali di speranza e reciproca assistenza. Solo per citarne qualcuna si segnala Il corpo e l’anima, metafora della conflittuale dualità dell’essere, o Qualcuno mi ama, che racconta il riscatto e la redenzione generati dalla compassione. In tale occasione saranno esposti anche i dipinti in acrilico su tela, molti aventi a soggetto l’inquietante solitudine delle metropoli o ritratti di donne colte in chiave introspettiva e intimista. Nel trattamento del metallo, Montalto manifesta invece un approccio geometrico, architettonico, risultato del suo percorso accademico. Le tavole portate in mostra, in acciaio inox lucido e satinato, riflettono forme stilizzate dalle cromie esigue, lontane dalla riproduzione e rivolte a un linguaggio che si libera nell’astratto e nell’informale.

Metallo Il Cerchio - lastra di acciaio inox lucido, fili in acciaio 78x78cm - Ufficio Stampa
Metallo Il Cerchio, lastra di acciaio inox lucido, fili in acciaio 78x78cm – Ufficio Stampa

Daniele Radini Tedeschi, curatore della mostra personale Oltre l’infinito di Adriana Montalto, spiega: «La ricerca della Nostra si dipana attraverso un variegato repertorio di tecniche e rappresentazioni, dando vita a opere che trascendono le convenzioni, il tempo e lo spazio. Ogni elemento venuto alla luce, in bronzo o metallo, persino le opere pittoriche, si carica di una valenza poetica eterna e immortale, testamento morale per le generazioni che verranno. Le sculture, omaggio all’essere umano, catturano con intensità tutte le intime sfumature emotive e simboliche, riflettendo ideali universali di speranza e reciproca assistenza. L’Aglaia mitologica incontra temi spirituali: Il corpo e l’anima è metafora dell’inevitabile dualità dell’essere, mentre mentre Qualcuno mi ama racconta il riscatto e la redenzione, generati dalla compassione. Le farfalle, installazione ambientale presentata alla Biennale di Venezia, ammantate su strutture architettoniche, rappresentano lo spirito dell’artista – tante volte rinata – capace di mutare in crisalide con grazia, riflessa nelle opere, e leggerezza, qui trasfusa nella lavorazione dei materiali scultorei».

Oltre l’infinito: la biografia di Adriana Montalto

Adriana Montalto è nata a Caltagirone, in provincia di Catania. Mostra fin dall’infanzia una forte inclinazione per le discipline umanistiche, iscrivendosi prima al Liceo Classico di Palermo, per poi proseguire con la laurea in Giurisprudenza nel medesimo capoluogo. La passione per l’arte non viene mai meno, infatti a Milano, dove risiede dal 1965 al 1983, consegue il diploma in Architettura d’Interni all’Accademia di Arti Applicate. Tra le mostre personali che la vedono ospite menzioniamo, a titolo non esaustivo, quelle svoltesi in spazi romani come Il recupero della memoria presso Palazzo Borghese (2013), l’omonima nella Galleria Eleuteri (2013) e Memorie d’Africa ospitata al Centro Congressi Marconi di Alcamo (TP, nel 2006). Tra le collettive più rilevanti ricordiamo l’Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma, per le edizioni 2011, 2014, 2017 e 2023 nella quale espone diverse sue opere presso i Musei di San Salvatore in Lauro. Sempre a Roma l’artista figura ai seguenti eventi espositivi: Grande Expò alla Sapienza presso il Museo del Rettorato dell’Università Uniroma1 (2012); Omaggio a Caravaggio tra epifanie e epifenomeni al Museo Venanzo Crocetti (2013). Nel 2022 le opere della Nostra saranno scelte per la rassegna itinerante ConGiunti, organizzata prima a Novara, nel Castello Visconteo Sforzesco, poi a Bellagio, alla Torre delle Arti, e infine a Roma nel Palazzo della Cancelleria Vaticana.

A coronamento della sua carriera è da menzionare la partecipazione alla 56. Biennale d’Arte di Venezia, ospitata a Palazzo Albrizzi-Capello, Padiglione Nazionale Guatemala. La produzione artistica di Montalto è inserita in pubblicazioni di prestigio come il catalogo ufficiale della 56. Biennale di Venezia Arte All the World’s Futures, in varie edizioni dell’annuario Atlante dell’Arte Contemporanea, nonché in una collana di studi giapponesi.

Oltre l’infinito: la presentazione della mostra

L’inaugurazione della mostra personale Oltre l’infinito di Adriana Montalto presso la Galleria Arte Sempione di Roma ha visto dialogare l’artista con il direttore della galleria Mario Borgato, il curatore della mostra Daniele Radini Tedeschi, il pubblico presente e alcuni ospiti speciali. Non a caso, la missione di Stefania Pinci e di Mario Borgato, che organizzano nello spazio di Galleria Arte Sempione non solo esposizioni ma anche corsi gratuiti, è proprio quella di far arrivare l’arte a tutti.

«L’arte dovrebbe essere per tutti, ma purtroppo non lo è»: ha affermato Mario Borgato. «L’artista è oltre quella che è la visione della normale persona che possiamo incontrare. Il mercato deve ancora arrivare al pensiero dell’artista. Il fruitore deve essere educato. Le persone devono capire il valore dell’artista».

Daniele Radini Tedeschi, curatore della mostra e storico dell’arte, apre la presentazione introducendo l’artista Adriana Montalto: «La presenza di Adriana qui, tra l’altro a Roma, rappresenta più che una consacrazione, che è un termine ambiguo, un’attestazione, una patente di significato che viene data all’artista. Un’artista che ha un’età importante, ma che nonostante ciò è come una giovinetta nell’animo. Tutte le sue opere hanno quel fanciullino poetico e sanno parlare al pubblico in una maniera immediata. Anche le opere più astratte non vogliono essere criptiche, non sono opere dipinte in maniera troppo interiorizzata. Lei esprime un mondo fantasioso, un mondo onirico, sognante, che le appartiene. Insegue questo suo sogno di creatività e lo fa in tanti modi. Non è la materia che decide, bensì il suo universo dell’anima».

Sottolinea infine l’importanza e la rilevanza delle sue opere in acciaio inox, realizzate negli anni ’70 a seguito del suo soggiorno milanese e decisamente avanguardistiche. «L’acciaio è stata una sfida, perché è un materiale industriale, duro. Trasformare l’acciaio in qualcosa di morbido, di bello ed elegante, è una sfida»: ha poi dichiarato Adriana Montalto.

Convergenze diverse, acciaio inox lucido e satinato su base in legno nero, 80x90 cm, anno 2019
Convergenze diverse, acciaio inox lucido e satinato su base in legno nero, 80×90 cm, 2019 – Ufficio Stampa

E la parola ‘sfida’ viene pronunciata più volte dalla Montalto, forse – come ammette lei stessa – perché è un sagittario ascendente sagittario: «Non seguo la moda, seguo il desiderio. […] Non posso essere comandata da qualcuno, dall’andamento del mercato. È una sfida che devo affrontare io, è una sfida mia. Quando lavoro e faccio queste cose non mi preoccupo di trovarmi in una situazione mondiale preoccupante e diversa, più superficiale». Fare arte per Adriana Montalto è un’esigenza esistenziale, che nasce dall’istinto di creare e di esprimersi, dai momenti più belli della sua vita, ma anche da quelli meno belli. «Mi sono dedicata all’arte già da piccola, disegnavo. E poi mano mano, crescendo, con le mie vicissitudini, che sono state abbastanza forti. La prima cosa che ho fatto? Una testa di bronzo, la testa di un vecchio. Io non ho studiato per fare arte, mi è venuta così proprio»: ha spiegato Adriana Montalto.

«La mia arte sono io, come persona. Il mio stato d’animo e la mia arte sono una cosa sola»: ha più volte dichiarato Adriana Montalto, per poi aggiungere che la sua arte le fa compagnia nei momenti brutti, fa parte di lei. Arte, vita e artista si mescolano, fino a non poter più delineare un confine tra l’una e l’altra.

A conclusione dell’evento sono intervenuti anche l’attore Angelo Blasetti, che ha decantato la poesia Chi sono? di Aldo Palazzeschi, e Lucilla Labianca, Presidente dell’Associazione Art Studio Tre e Direttrice del Roma Art Festival.

Oltre l’infinito, personale di Adriana Montalto
Sede: Galleria Arte Sempione, Corso Sempione 8, Roma
Durata esposizione: dall’1 al 21 marzo 2025
Orari: Lun./Sab. 10-13/15.30-20.00; Domenica 10-13
Ingresso Libero

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