Quartieri di Roma: 3 sottovalutati da scoprire

Quartieri di Roma: 3 sottovalutati da scoprire

Roma è colma di meraviglie da visitare, parchi nei quali perdersi, musei e chiese da scoprire… con ben 288 quartieri e 21 rioni! L’indecisione è all’ordine del giorno quando si deve scegliere cosa visitare a Roma. Ecco quindi 3 quartieri consigliati da noi per scoprire piccole perle sottovalutate!

Testaccio 

Testaccio è uno dei quartieri più affascinanti di Roma, con una storia antica e una cultura vivace. La particolarità di questa zona è che ha conservato la sua identità antica e tradizionale, nonostante l’incremento del turismo e della vita notturna, e questo ha anzi aiutato a renderlo più popolare, perfetta per chi vuole vivere delle vere vacanze romane.

La prima cosa da visitare nel quartiere di Testaccio è sicuramente il suo mercato: al suo interno si può gustare la cucina romana autentica, come la coda alla vaccinara, la trippa, od il panino con la pajata, ovvero intestino di vitello – ma non solo! Il mercato è perfetto anche per chi ha voglia di fare shopping, grazie agli stand che vendono abiti, scarpe e accessori. Dunque, è il luogo ideale per immergersi nella vera vita di Roma, con i profumi ed i suoni che ci riportano al passato.

Inoltre, consigliamo di visitare il Mattatoio, grande struttura nel centro di Testaccio che ora ospita mostre fotografiche, installazioni artistiche, murales, e moderne aule studio per chi vuole staccare dal caos romano. 

Coppedè

Se invece volete passeggiare per uno dei quartieri più magici di Roma, quasi esoterico, dal fascino liberty, dovete assolutamente visitare il quartiere Coppedè. Più che un vero quartiere, si tratta di una piccola zona del quartiere Trieste (a circa 800m dalla famosa Villa Borgese), ma questo non cambia il fascino immenso di questo complesso. 

Il quartiere prende il nome dal suo ideatore, l’architetto Gino Coppedè, che progettò il tutto fra il 1915 e il 1927: c’è dunque un fortissimo richiamo all’Art Nouveau, così come anche al Barocco ed il Gotico. Il risultato è un quartiere che sembra un dipinto, come un’illustrazione in un libro di fiabe, ed è impossibile non restare a bocca aperta davanti alla stupenda Piazza Mincio, con al suo centro la Fontana delle rane. Il tutto è circondato da palazzi fiabeschi, quasi mistici, con facciate decorate e intricate, come ad esempio il Palazzo del ragno, chiamato così per il ragno raffigurato sulla porta d’ingresso, od il Villino delle fate, con affreschi di fiori e animali mitologici. 

Per quanto sia una zona relativamente piccola, è di certo da visitare: l’atmosfera è irreale, e sembra davvero di passare dai quartieri di Roma ad un mondo fantasy… o horror, se riconoscete le zone di Coppedè nelle quali Dario Argento filmò Inferno

Pigneto

Se invece volete un ambiente più dinamico e alternativo, allora di certo dovete passare per il quartiere Pigneto, ormai punto di riferimento per la cultura urbana e artistica. Questo è infatti uno dei quartieri di Roma più popolato da giovani artisti, di ogni genere, che pullulano le strade con il loro stile eclettico. Pigneto è, infatti, un quartiere di grande vivacità artistica: mostre, gallerie e librerie indipendenti, rendono questa zona ideale per gli artisti e per gli amanti dell’arte, con luoghi di nicchia come il Cinema Aquila, che proietta film indipendenti e ospita festival cinematografici. 

Di estrema importanza è anche la cultura queer presente a Pigneto: abbiamo infatti Largo Venue, locale di musica dal vivo, che ogni venerdì ospita Latte Fresco, ovvero serate queer con dragshow, cabaret, musica e brillantini! Davvero da non perdere. Inoltre, vi è anche Tuba, libreria femminista aperta da donne lesbiche, che ospita incontri, presentazioni e mostre. 

Pigneto è un quartiere unico, che si trasforma continuamente, conservando però la sua identità. Lontana dai percorsi turistici, perfetta per chi vuole una Roma alternativa nella quale divertirsi.

 

Fonte immagine: Freepik

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