RIFFF 2024: la capitale si veste di cinema

Il Roma International Fashion Film Festival (RIFFF), primo evento italiano dedicato interamente ai fashion film e al cinema pubblicitario, ha inaugurato una nuova era di creatività. Durante la conferenza stampa del 19 dicembre, tenutasi al Campidoglio, personalità di spicco hanno svelato alcuni dettagli inediti su questa nuova edizione.

Tra i protagonisti dell’incontro vi sono Massimo Ivan Falsetta, fondatore del RIFFF, accompagnato da Svetlana Celli, Presidente dell’Assemblea Capitolina, e da Alessandra Mariani, produttrice della Hop Film,  Brazo Crew, presidente della giuria digitale e, infine, la carismatica Alina Pearson, volto ufficiale dell’evento.

Nonostante Milano sia ormai la capitale della moda in Italia e Torino il luogo dove il cinema italiano ha mosso i suoi primi passi, è Roma che, grazie al festival di questo genere, si afferma come crocevia di idee e visioni artistiche, legate a questi due settori. Tenutosi il 21 dicembre presso la casa del cinema, il RIFFF ha nuovamente consolidato il ruolo della capitale come punto di incontro per l’innovazione creativa a livello internazionale.

Un nuovo linguaggio visivo: dal cinema tradizionale ai Fashion Film 

Per molto tempo, il concetto di film è stato legato a tutti quei contenuti fruibili al cinema o sulle piattaforme streaming dedicate. Tuttavia, con il passare degli anni, si è iniziato a riconoscere l’importanza anche di altre forme espressive come i Fashion Film e il cinema pubblicitario.

Per chi non lo sapesse, i fashion film sono brevi video o cortometraggi creativi che combinano moda, arte e narrazione visiva, ideati per promuovere brand, collezioni o stilisti attraverso il linguaggio cinematografico. Un esempio emblematico potrebbe essere “Dior – Secret Garden”. Il cinema pubblicitario, invece, è una produzione audiovisiva che fonde Storytelling e promozione, veicolando messaggi pubblicitari in maniera leggermente più esplicita, come possiamo vedere in “Prada – Candy”.

Per molto tempo, la componente creativa di queste opere è stata sottovalutata, quando in realtà, sono frutto di una sinergia unica tra registi, stilisti, musicisti e artisti visivi, impegnati nella creazione di contenuti iconici molto più complessi di quanto possa sembrare.

Negli ultimi anni queste forme artistiche hanno assunto un ruolo cruciale non solo come strumenti di marketing, ma anche come mezzi di riflessione culturale. Da semplici veicoli promozionali, sono diventate opere capaci di affrontare temi universali come l’inclusività, la sostenibilità e la lotta contro le disuguaglianze. Fashion Film come “Dream Crazier” di Nike, che celebra le donne nello sport sfidando gli stereotipi di genere, o “The truth about the fur Trade”, di Stella McCartney contro l’uso di pellicce nell’industria della moda, dimostrano come la creatività possa essere non solo estetica, ma anche profondamente significativa.

L’accesso al digitale e ai social ha rivoluzionato questi linguaggi, consentendo loro di emergere come opere artistiche riconosciute. Ne è una prova il successo di migliaia di creativi e appassionati che si cimentano nel ricreare pubblicità per brand di lusso, semplicemente per passione, ottenendo un ampio seguito e dimostrando quanto questi formati siano amati e apprezzati da un pubblico sempre più vasto.

Le novità del RIFFF 2024: inclusività, sostenibilità e innovazione.

Alla domanda: “Cosa c’è di diverso quest’anno rispetto alle edizioni precedenti del festival?”, Massimo Ivan Falsetta, ha risposto sottolineando l’importanza delle nuove categorie introdotte per questa edizione. Tra le principali novità spicca il Social Fashion Film, un format che abbraccia tematiche ecosostenibili e sociali, includendo quindi gli Eco Fashion Film, i Fashion Doc e tutti i cortometraggi dedicati a questioni di rilevanza sociale. Poi sono state aggiunte la categoria Branded Content Short, pensata per cortometraggi o mini-serie commissionate da aziende, e il Product Placement Short, dedicato alle opere che dichiarano esplicitamente i prodotti nei titoli coda. Si tratta di cambiamenti che non soltanto ampliano l’offerta del festival, ma trasformano il RIFFF in un evento sempre più inclusivo

Inoltre, Falsetta ha sottolineato: “Nel 2024, un festival cinematografico non può ignorare l’importanza di Internet. Per questo motivo, quest’anno è stato introdotta una giuria digitale composta da influencer, YouTuber e content creator”. Nonostante le numerose domande, il fondatore ha mantenuto il riserbo sulle personalità che avrebbero partecipato al festival, lasciando spazio all’immaginazione, poiché questo evento proprio come il cinema non si racconta: si vive.

Fonte dell’immagine: ufficio stampa

 

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