Villa Torlonia è un parco che comprende diversi edifici storici, ubicato nel quartiere Nomentana, a Roma. In origine era una proprietà agricola della famiglia Pamphilj, successivamente, a fine ‘700, venne acquistata dal banchiere Giovanni Torlonia che si affidò all’architetto Giuseppe Valadier per trasformare il complesso agricolo nella propria residenza, attraverso la costruzione del Casino nobile e del Casino dei principi.
Villa Torlonia, una storia variegata
Nel 1832 l’erede, Alessandro Torlonia, ampliò i lavori di abbellimento con la costruzione di altri edifici di gusto neo-classico: il tempio di Saturno, le finte rovine, una tribuna con fontana e un anfiteatro. Il parco di Villa Torlonia segue la struttura dei giardini romantici, con viali irregolari, laghetti e nuovi fabbricati nati per valorizzare ulteriormente il complesso: la capanna svizzera, la torre, la serra, la grotta moresca e il campo per tornei.
Dopo un periodo di incuria e abbandono, Villa Torlonia venne acquistata dal comune di Roma nel 1978 e trasformata in parco pubblico. Ad oggi il complesso ha riguadagnato l’antica bellezza presentando un’offerta museale che si articola intorno a tre poli: il Museo della Casina delle Civette, che ospita preziose vetrate artistiche, il Museo del Casino Nobile, che comprende il Museo della Villa e la collezione della scuola romana e infine il Casino dei Principi, sede di mostre temporanee molto affascinanti.
Villa Torlonia, il legame con la figura di Mussolini
Dal 1925 al 1943 la villa venne concessa come residenza a Benito Mussolini, quest’ultimo, preoccupato dai bombardamenti alleati, fece realizzare uno spazio sotto al laghetto del Fucino che però fu ritenuto inadeguato. Nel 1942 fu progettato e costruito un bunker sotto lo spazio antistante il Casino Nobile.
La Danza dei Feaci, l’opera di Canova a Villa Torlonia
Tra le svariate opere presenti nel complesso museale si distingue il bassorilievo in gesso realizzato da Antonio Canova, dal titolo La Danza dei Feaci. L’opera si ispira all’ottavo libro dell’Odissea, nello specifico i due figli di Alcinoo, re dei Feaci, Hallo e Laudamante, danzano davanti ad Ulisse.
I due corpi danno vita ad una danza armoniosa, una serie di movimenti la cui grazia è sottolineata dal drappo ondeggiante. La figura comprende anche un globo posto ai piedi dei due fratelli, che rappresenta il mito greco della perfezione dell’universo.
Tra le altre opere abbiamo una vetrata che rappresenta la figura di Medusa, oltre alle forme sinuose e alla riproduzione dei serpenti che adornano il capo della Gorgone, di questo lavoro colpiscono i colori vividi, accesi, che esaltano la preziosità della vetrata.
Infine, fuori al Casino dei Principi, troviamo due statue che raffigurano delle sfingi. Le due figure mitologiche fanno da apripista ad un percorso artistico ricco, variegato, caratterizzato da quadri dai colori vivaci e dalle forme inconsuete.
Tra le opere presenti nel Casino abbiamo il dipinto Vetri dell’artista ceca Ruzena Zatkova nel quale i toni del viola creano una curiosa commistione col verde e il blu. La figura rappresenta una serie di bottiglie in vetro sovrapposte tra loro, creando un gioco di colori molto piacevole per lo spettatore.
Altro dipinto degno di nota è Nudo con scialle di Adriana Pincherle. L’opera ci mostra una donna supina che volge lo sguardo allo spettatore, il quadro comprende anche un pettine ed uno specchio, simboli della bellezza femminile.
Un viaggio affascinante, intrigante, alla scoperta della storia dei Musei di Villa Torlonia e delle ricercate opere d’arte che ne valorizzano gli interni.
Fonte foto: archivio personale