Oggi quando sentiamo parlare di abiti cinesi pensiamo subito a delle merci a basso costo prodotte con materiali scadenti. Il mercato cinese è diventato il simbolo della contraffazione e dell’imitazione di prodotti occidentali, in tutti i settori, compreso quello dell’abbigliamento. In realtà, nonostante il mercato cinese dagli anni ’50 ad ora abbia avuto un approccio aggressivo verso i mercati internazionali, in Cina c’è una cultura della moda molto antica. Gli abiti tradizionali cinesi vengono utilizzati ancora oggi e sono il simbolo di una cultura e una tradizione millenaria.
L’abbigliamento tradizionale cinese presenta delle differenze che sono legate alle diverse dinastie che si sono succedute in Cina. Le dinastie Qin e Han sono ricordate per uno stile d’abbigliamento severo e classico, mentre nel periodo Tang gli abiti tradizionali cinesi erano realizzati con materiali più pregiati ed erano per questo più lussuosi. La dinastia Song preferiva abiti più delicati e semplici, mentre gli abiti della dinastia Ming erano molto eleganti. Durante il periodo Qing venivano utilizzati molti abiti diversi. C’era l’indumento degli imperatori chiamato Mianfu, decorato con il ricamo tipico del dragone; a quest’abito erano abbinate calzature di seta nera o rossa con una suola di lino, legno o pelle. Le altre persone invece indossavano il pien fu per le cerimonie, un completo con casacca e gonna per le donne e pantaloni per gli uomini. Tra gli abiti tradizionali cinesi nel periodo della dinastia Qing si ricorda anche il Ch’ang p’ao, ovvero una casacca che arrivava alle caviglie.
Come abbiamo visto, i vestiti cinesi della tradizione sono molti e hanno caratteristiche diverse a seconda del periodo storico. Scopriamo insieme 3 abiti tradizionali cinesi e le loro caratteristiche.
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Hanfu
Tra gli abiti tradizionali cinesi di cui abbiamo più testimonianze c’è quello usato dalla dinastia Han: quest’abito è chiamato Hanfu. Questo tipo di vestito è apparso per la prima volta con gli imperatori Yang Di e Huang Di, antenati degli Han. Lo Hanfu è stato utilizzato per quasi 4000 anni mantenendo intatte le sue caratteristiche principali fino alla fine della dinastia Ming. Si tratta di un abito molto simile al Kimono giapponese; si pensa infatti che quest’ultimo derivi proprio dall’abito cinese. Lo Hanfu prende il nome dalla dinastia Han perché è durante questo periodo che ha acquisito le sue caratteristiche distintive.
Ci sono principalmente tre tipi di Hanfu: giacca e camicia, vestito intero o giacca e pantaloni. Il modello tradizionale è quello che comprende una giacca o una tunica nella parte superiore e una gonna.
Il primo modello di questo abito è stato creato al tempo della dinastia Shang e consiste in un abito fatto da diverse parti: una tunica lunga fino al ginocchio con i polsini stretti e legata con una fascia e una gonna stretta, lunga fino alle caviglie. Inizialmente il vestito poteva essere solo di due colori: il rosso e il verde, poiché non esistevano tecnologie per creare altri colori. Invece per quanto riguarda i tessuti, l’abito può essere realizzato con broccato, seta damascata, cotone, filati e altri tessuti.
2. Qipao o Cheongsam
Tra gli abiti tradizionali cinesi troviamo il Qipao (Chiamato anche Cheongsam), un vestito tipicamente femminile costituito da un unico pezzo aderente al corpo. Il Qipao può avere lunghezze differenti e la sua caratteristica principale è il colletto alto con una fila diagonale di bottoni che scende dal collo fino al petto. Questo capo d’abbigliamento della cultura cinese è diventato un classico iconico riadattato nelle passerelle dell’alta moda in tutto il mondo.
La storia del Quipao comincia all’epoca dei Manciù, con la dinastia Qing. Il vestito inizialmente era molto semplice, ma con il tempo è stato decorato con immagini floreali e iconografie della cultura cinese ed è arrivato fino ai nostri giorni come simbolo della moda cinese. A partire dagli anni ’40 del secolo scorso il Quipao ha subito dei cambiamenti, è diventato più stretto e corto, per mettere in evidenza seno e fianchi. È stato successivamente abolito dal partito comunista al potere, per poi ritornare di moda negli anni ’80.
3. Mianfu
È uno degli abiti tradizionali cinesi più rappresentativi e veniva indossato da persone appartenenti alle classi nobiliari, come imperatori, re e principi. Il Mianfu era un abito utilizzato per le cerimonie e per eventi speciali, come l’incoronazione, i riti ancestrali o durante il culto. Quest’abito è stato utilizzato da tutte le dinastie a partire dalla dinastia Zhou, fino alla caduta della dinastia Ming.
Il Mianfu oltre all’abito include una corona (guan) con catene di perline davanti e dietro e altri accessori, come una cintura di pelle o di seta. Le calzature sono invece degli zoccoli con suole di legno. Le scarpe indossate dall’imperatore sono fatte di seta con suole di legno e hanno un colore diverso a seconda degli eventi.
L’indumento superiore del mianfu dell’imperatore è solitamente di colore nero, mentre l’indumento inferiore è di colore rosso. L’abito presenta una cintura e solitamente è decorato con figure di drago.
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