Alessandro Ciambrone è un artista unico nel panorama napoletano.
Dopo aver conseguito una laurea in architettura presso l’Università di Napoli Federico II, Ciambrone ha inaugurato il suo primo studio, ma la sua passione per l’arte ha sempre svolto un ruolo centrale nella sua vita. Organizzando competizioni coinvolgenti che hanno attirato professionisti, studenti e progettisti da ogni angolo d’Italia, ha lavorato instancabilmente per plasmare spazi capaci di unire comunità. Nel corso degli anni, ha raccolto riconoscimenti, borse di studio e assegni di ricerca, consolidando la sua fama come uno dei talenti più promettenti nel suo settore.
Ma l’arte è solo una delle passioni. Amante dell’architettura ha trasformato i suoi primi disegni da bambino in opere d’arte esposte in istituzioni prestigiose, tra cui l’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale e l’Università Parthenope. Le creazioni di Ciambrone celebrano il ricco patrimonio culturale campano, catturando la bellezza dei monumenti, degli elementi architettonici e dei paesaggi con una sorprendente precisione.
Quello che rende uniche le sue opere è l’attenzione scrupolosa ai dettagli in ogni fase del processo creativo. Questo approccio riflette la sua profonda convinzione di l’essere umano sia destinato a vivere immerso nella bellezza e che solo attraverso la dedizione all’arte possa trovare la vera felicità.
Abbiamo avuto l’onore di intervistarlo e di parlare con lui di Napoli 3, la sua collaborazione con The Football Square.
Hai collaborato con The Football Square nella Campagna Napoli 3. Puoi raccontarci come è nata questa collaborazione e in che modo ha influenzato il tuo lavoro artistico?
Sono stato contattato dalla governace TFS in quanto i miei colori e il valore culturale delle mie rappresentazioni su Napoli interessava il loro progetto fra arte e sport. In quel periodo avevo organizzato un corso gratuito di avvio alla professione di artista per giovani disoccupati con il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania. TFS ha seguito con interesse il progetto e ha acquistato il murales mobile di 14 mq realizzato dai partecipanti al corso. L’intero importo dell’opera è stato diviso fra i disoccupati che avevano partecipato alla realizzazione del murale ‘Napoli campione d’amore’. Il mio linguaggio pittorico nasce da un raffronto costante con le richieste delle imprese creative come TFS. Abbiamo quindi elaborato insieme i disegni e le opere, unendo diversi linguaggi artistici, come fotografia, design digitale, pittura e disegno a mano libera per creare una collezione che a mio avviso rappresenta appieno la gioia e l’amore che la città nutre per il calcio e la sua squadra.
Alessandro Ciambrone,, e tue opere spesso riflettono l’amore per il patrimonio culturale campano. Quali sono i luoghi o gli elementi architettonici che ti ispirano di più nella tua regione e che desideri trasmettere attraverso la tua arte?
Sono un architetto che ha trascorso sei anni all’estero sviluppando progetti per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale in Campania. Nel 2003 sono stato l’unico vincitore in Italia della borsa di studio Fulbright Thomas Foglietta finanziata dalla commissione intergovernativa Italy-USA che cura gli scambi culturali fra i due paesi. Nel 2008 sono stato uno dei cinque vincitori al mondo per la borsa di studio UNESCO Vocation Patrimoine e dal 2010 al 2013 ho sviluppato un dottorato di ricerca con titolo congiunto fra l’Università della Campania e l’Università Paris Ouest Nanterre la Defense. Le mie rappresentazioni quindi prediligono il Patrimonio Mondiale UNESCO della Campania (Napoli, Caserta, Costa Amalfitana, Pompei, Cilento, Benevento) ma anche le icone del patrimonio immateriale San Gennaro, la Sirena Parthenope e Maradona.
Hai iniziato a dipingere e hai realizzato centinaia di opere d’arte. Cosa ti ha spinto a prendere questa strada e come si riflette il tuo amore per l’arte nel tuo lavoro? Quali i tuoi modelli di ispirazione?
Ho realizzato oltre mille opere in otto anni fra quadri, disegni in serie numerata e non riproducibile, murales. Ho infatti iniziato a dipingere nel mese di ottobre 2015 mentre ero direttore del Museo civico di arte contemporanea e della cittadella dell’arte ‘Terra di Lavoro’ a Capua. Sono stato spinto su questa strada dalla passione per il disegno. Fin da quando avevo quattro anni ho sempre una penna in mano e disegno su qualsiasi supporto. Ho sempre saputo che avrei imparato a dipingere e appena ho pubblicato il mio primo quadro su Facebook, l’ho venduto dopo pochi minuti. Il mio record è aver venduto un’opera dopo 16 secondi dalla sua pubblicazione sui social. Amo il rapporto con le imprese creative. Amo realizzare murales pieni di colori che portano luce nei luoghi tristi come ospedali, carceri, fabbriche, cimiteri e molte scuole di periferia che purtroppo si trovano in contesti degradati.
Infine, Alessandro Ciambrone, puoi condividere un consiglio o una motivazione per gli aspiranti artisti che cercano di farsi largo in questo bistrattato settore?
Bisogna viaggiare molto e confrontarsi con diverse culture. Ho passato sei anni all’estero fra Los Angeles, New York, Dublino, Parigi. Nella mia pittura e nei miei disegni porto dietro i miei studi di architettura, le mie ricerche scientifiche, le mostre che ho visto nel mondo di Michelangelo, Leonardo, Van Gogh, Gauguin, Klimt, Schiele, Guttuso e degli architetti che più amo: Wright, Le Corbusier, Renzo Piano e Louis Kahn. Reputo inoltre che sia importante leggere. Leggo sempre perché così scrivo le mie opere prima di rappresentarle con i colori. Saper presentare e valorizzare le proprie opere è molto importante anche in ambito commerciale. Credo, come Steve Jobs, che l’artista deve vendere.
Foto per l’articolo su Alessandro Ciambrone; ufficio stampa