Il termine “archetipo” deriva dal greco antico, dalla combinazione delle parole archè (originale) e tipos (modello). Si riferisce a un modello universale, un’idea primordiale che esiste nell’inconscio collettivo, come teorizzato dallo psicologo Carl Gustav Jung. Questi modelli influenzano il nostro modo di pensare, sentire e comportarci. Tra i vari archetipi individuati da Jung, un ruolo importante è ricoperto dagli archetipi femminili, che rappresentano le diverse sfaccettature della personalità femminile.
Cosa sono gli archetipi?
La parola ‘archetipo’ deriva dall’unione di due termini greci, ovvero: archè (originale) e tipos (modello). Si tratta, quindi, di un modello universale, l’idea originale che genera sé stessa. Spesso il concetto viene confuso con quello di prototipo: quest’ultimo si può definire come la prima manifestazione dell’archetipo, ma non come l’archetipo stesso. Gli archetipi sono stati studiati da diversi filosofi e psicologici, come C. G. Jung, il quale ritiene che gli archetipi risiedano nell’inconscio collettivo e che si manifestino a livello individuale nella mente conscia e nell’inconscio, generando una moltitudine di pensieri ed emozioni. Essi non sono direttamente percepibili, perché non presentano una forma materiale, ma si esprimono attraverso degli impulsi.
Gli archetipi femminili secondo la psicologia analitica
Secondo la psicologia analitica di Jung, gli archetipi femminili rappresentano modelli universali di energia femminile presenti nell’inconscio collettivo. Ogni donna possiede dentro di sé diverse sfaccettature di personalità, che possono essere ricondotte a questi archetipi. Conoscere questi modelli può aiutare a comprendere meglio se stessi, i propri comportamenti e le proprie relazioni.
I sette archetipi femminili: Fanciulla, Madre, Selvaggia, Donna Saggia, Amante, Cacciatrice e Mistica
Sebbene esistano diverse classificazioni, in questo contesto ci concentreremo su sette archetipi femminili, riprendendo i quattro archetipi di base precedentemente descritti – la Fanciulla, la Madre, la Selvaggia e la Donna Saggia – e aggiungendone altri tre: l’Amante, la Cacciatrice e la Mistica. Questi ultimi tre archetipi vanno a completare il quadro, offrendo una visione più ampia e sfaccettata della femminilità.
– La Fanciulla, corrispondente alla luna crescente, alla primavera e alla fase follicolare;
– La Madre, corrispondente alla luna piena, all’estate e alla fase ovulatoria;
– La Selvaggia, corrispondente alla luna calante, all’autunno e alla fase luteale;
– La Donna Saggia, corrispondente alla luna nuova, all’inverno e alla fase mestruale.
La Fanciulla: indipendenza, ottimismo e forza
La Fanciulla è giovane nell’animo, piena di ottimismo ed energie, incarna l’indipendenza, la forza e la fiducia. È spesso conosciuta anche come la Vergine: ciò non ha nulla a che vedere con la sfera sessuale, ma fa riferimento all’animo puro, libero ed indomabile. Per queste ragioni, l’archetipo si ricollega a figure divine come Artemide e Diana. Una donna che incarna l’archetipo della Fanciulla apparirà sempre come brillante, affascinante, qualcuno in grado di magnetizzare con i propri modi. Rappresenta ciò che normalmente viene richiesto alle donne: saper apparire e sapersi comportare.
La Madre: creatività, nutrimento e sostegno
La Madre rappresenta la creatività, il nutrimento e le attenzioni. Nonostante la società l’abbia ridotta al ruolo di procreatrice, lei è molto di più. Nutre ma non controlla, sostiene ed è in grado di dare quanto è necessario a crescere, ma è in grado di farsi da parte per donare la libertà. Tra gli archetipi femminili è quello più profondamente connesso alla terra e alla vita. La caratteristica principale della Madre è l’inclinazione a prendersi cura di tutti gli esseri umani: di fatto, molte donne hanno l’abitudine di dedicare agli altri tutta la propria energia di Madre, ignorando sé stesse e le proprie esistenze.
La Selvaggia: l’energia interiore e il confronto con il dolore
La Selvaggia, è chiamata anche Strega o Incantatrice, compare quando l’energia si rivolge verso l’interno. La Donna Selvaggia chiede di sentire il dolore e di affrontare la radice da cui proviene. Si tratta di un’energia che ha un disperato bisogno di fuoriuscire ed essere vista, ma che le donne stesse combattono per non far venire fuori. Le donne tentano di reprimere e nascondere queste emozioni, ma ciò che ottengono non è cancellarle bensì rivolgerle tutte al proprio interno, scatenando un forte e intenso conflitto interiore.
La Donna Saggia: saggezza, interiorità e spiritualità
La Donna Saggia, conosciuta anche come l’Anziana, è il più interiorizzante tra gli archetipi femminili. Chiede di rallentare, sia fisicamente che mentalmente, dona una sensibilità e una saggezza maggiori, si tratta di una manifestazione di una energia molto bassa. Si collega perfettamente all’archetipo precedente, se si è abbracciato il dolore della fase precedente e si sono apprese le lezioni della Selvaggia, tutto può essere tramutato in saggezza. La Donna Saggia è connessa con i mondi invisibili e il divino. Ciò permette, alle donne che la accolgono, di evolvere anche dal punto di vista spirituale. Tuttavia, si tratta di un archetipo non in linea con le aspettative delle nostre società patriarcali su come dovrebbe essere una donna, così come per la Selvaggia. Non è un caso che siano proprio questi ultimi due gli archetipi che le donne cercano di combattere di più.
Amante, Cacciatrice e Mistica: altre tre sfumature dell’energia femminile
Oltre ai quattro archetipi già descritti, possiamo individuare altre tre importanti figure che completano il panorama della femminilità. L’Amante incarna la passione, la sensualità e il piacere, non solo fisico ma anche emotivo e intellettuale. È la forza che ci spinge a connetterci con gli altri e con il mondo che ci circonda in modo profondo e appagante. La Cacciatrice rappresenta l’indipendenza, la determinazione e la forza interiore. È l’archetipo che ci spinge a perseguire i nostri obiettivi con coraggio e tenacia, senza dipendere da nessuno. Infine, la Mistica rappresenta la connessione con il divino e con la propria interiorità più profonda. È l’archetipo che ci guida nella ricerca di un significato più alto della vita e ci aiuta a sviluppare la nostra intuizione e saggezza interiore.
Il lato ombra degli archetipi femminili
Ogni archetipo femminile, se vissuto in modo eccessivo o squilibrato, può manifestare un lato ombra. La Fanciulla può diventare superficiale e dipendente; la Madre può soffocare con il suo eccesso di cure; la Selvaggia può esprimersi attraverso la distruttività e l’autolesionismo; la Donna Saggia può isolarsi e chiudersi in sé stessa. Riconoscere e integrare questi aspetti meno luminosi è fondamentale per una crescita personale autentica.
Come lavorare con gli archetipi femminili per la crescita personale
Se le donne lavorassero maggiormente sugli ultimi due archetipi femminili, le energie più difficili da affrontare, se le accogliessero e non cercassero di fuggirle, accettando che faranno ugualmente parte di loro stesse, riuscirebbero a evolvere, a riappacificarsi con i propri inconsci e vivrebbero per sé stesse e non per rispettare dei ruoli socialmente imposti. Diventare consapevoli degli archetipi che agiscono in noi è un primo passo verso l’autoconoscenza. Attraverso la meditazione, la scrittura, l’arte e altre pratiche creative, possiamo entrare in contatto con le energie di ogni archetipo e imparare a integrarle in modo armonico nella nostra vita.
Conclusione: comprendere gli archetipi per una maggiore consapevolezza di sé
Gli archetipi femminili offrono una chiave di lettura preziosa per comprendere le diverse sfaccettature della personalità femminile e per promuovere un percorso di crescita e di evoluzione personale. Accogliere e integrare le energie di ogni archetipo, con le sue luci e le sue ombre, ci permette di vivere una vita più piena, autentica e in armonia con la nostra vera natura.
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