Il Modernismo è un movimento culturale, sociale e artistico che emerge dopo la prima guerra mondiale, ed è caratterizzato da sperimentazione e ricerca di nuovi modi di esprimersi, il design che ne deriva è noto per essere sobrio e scarno, senza eccessi superflui.
Durante gli anni ‘60, il superamento del movimento ha provocato una reazione opposta, da qui ne deriva un’architettura postmoderna che pone l’attenzione su una forte libertà di espressione, creatività e originalità.
Le caratteristiche dell’architettura postmoderna
L’architettura postmoderna non segue delle linee stilistiche ben precise, al contrario si basa sulla mescolanza di diversi stili, gioca molto con essi, li imita, ne fa ironia.
Ciò che rende uniche le opere di questo periodo è proprio la combinazione tra le forme artistiche classiche e quelle moderne, non solo attraverso l’uso di varie forme, ma anche l’accostamento di materiali di vario tipo. Gli edifici vengono ideati per provocare delle reazioni di stupore in chi le guarda, mettendo in discussione le costruzioni già esistenti per trovare delle soluzioni innovative. Le diverse strutture non seguono solo la logica funzionale, ma si arricchiscono di significati simbolici, a tal proposito l’elemento ornamentale e decorativo viene utilizzato anche come strumento di critica sociale.
Edifici iconici del postmodernismo
Per rendere più chiara l’idea di gioco e provocazione, vi presento alcune tra le più iconiche opere architettoniche postmoderne.
Non si può non citare Piazza d’Italia di Charles Moore, ovvero una piazza costruita a New Orleans per omaggiare l’Italia e accogliere la comunità italo-americana in seguito alla grande ondata di emigrazione. Essa sembra essere una rielaborazione della Fontana di Trevi, al quale si aggiungono archi in stile classico e un colonnato formato da cinque ordini diversi. L’intera struttura è decorata con particolari giochi di luce e da colori forti e brillanti.
Nel 2002 a Miami è stato inaugurato il Museum Garage, un parcheggio multipiano che può contenere più di 800 veicoli. Ognuna delle cinque facciate è stata ideata per rappresentare uno stile artistico diverso, si passa dall’Art Decò, al barocco, alle stampe 3D. Il progetto, infatti, è stato commissionato a cinque designer differenti, cosicchè il risultato finale potesse essere più unico e vario possibile. Oggi si può definire uno dei più rappresentativi edifici dell’architettura postmoderna.
Nella baia di Sydney è situato il Teatro dell’opera di Sydney, un edificio costituito da una serie di gusci sovrapposti, ricavati da un’unica sfera di diametro di 75 metri. La parte frontale della struttura è composta da imponenti vetrate, mentre il resto è rivestito con pannelli di granito rosa. L’interno del teatro contiene cinque sale principali, ognuna delle quali è rivestita in legno, materiale che aiuta ad ottenere un’ottima acustica. Dunque la peculiarità dell’edificio è data non solo dalla forma strutturale, ma anche dall’accostamento di diversi materiali e metalli.
Il maestro italiano di architettura postmoderna è sicuramente Paolo Portoghesi. Una delle sue opere più significative è Casa Papanice, costruita a Roma del 1967. L’unicità della struttura è data dall’alternanza di pareti con curvatura concava e convessa e da un rivestimento esterno di bande verticali in maiolica, colorate con toni che richiamano gli elementi naturali. All’interno, invece, le pareti sono dipinte con fasce orizzontali di vario colore. Tutti gli spazi sono dominati dall’idea di plasticità e flessibilità, che si ispira alle linee curve del Barocco, stile predominante nelle opere dell’architetto.
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