Shumei Shih è un’importante studiosa delle letterature comparate, la quale ha teorizzato il concetto di “arco letterario”.
L’arco letterario di Shumei Shih si basa sullo studio delle letteratura mondiale, considerando i testi come una rete lungo un arco letterario: non si tratta di un circuito chiuso, ma di una traiettoria estendibile e contraibile che collega i testi lungo l’arco. L’idea consente ad un testo di entrare in relazione con altri testi in qualsiasi punto dell’arco.
L’arco della piantagione di Shumei Shih
Shih pensa in chiave di storia mondiale ed è per questo che, insieme all’arco letterario, teorizza anche l’arco della piantagione. Questo concetto esprime l’esperienza storica della schiavitù che permette il confronto tra contesti geografici distanti ma che sono al tempo stesso accomunati da questo espediente storico. In questo modo Shumei Shih mette a confronto tre romanzi ricorrendo all’arco letterario che si fonda sulla fotografia, che è il tema letterario che lega i tre testi.
1. Xiangpian, Bing Xin
Un’insegnante statunitense, dopo una lunga permanenza nello stato cinese, decide di adottare una bambina cinese. La bambina rappresentava la tranquillità e la placidità, proprie dell’identità cinese. Le due si trasferiscono negli Stati Uniti e la ragazza inizia a socializzare con i suoi coetanei. Ad un certo punto del racconto, la ragazza farà vedere alla madre una fotografia che la ritrae durante una gita, rossa in viso e sorridente. La madre non l’aveva mai vista così, quindi ne deriva un contrasto tra l’idea che la madre aveva della propria figlia e quella rivelata dalla fotografia.
2. Evangeline, William Faulkner
Il racconto è ambientato nel periodo della guerra civile americana (1861-1865). I personaggi presentati nel testo sono Henry Supten e Charles Bon, i quali sembrano essere coinvolti nel conflitto che vede la contrapposizione tra il nord e il sud degli Stati Uniti. Henry torna a casa con il cadavere di Charles, dichiarando sia stato ucciso da un proiettile, in realtà è stato lo stesso Henry ad ucciderlo. Ampliando lo spettro di indagine, si capisce che Charles aveva sposato Judith, la sorella di Henry. Il movente principale viene svelato da una fotografia: Judith era nera. Dettaglio importante per comprendere il testo è che quella dei Supten era una famiglia del sud proprietaria di alcuni schiavi. Dunque, si evince la problematica di essere neri che determina la permanenza nello stato di schiavitù.
3. The book of salt, Monique Truong
All’interno del romanzo sono presenti due donne: Gertrude Stein e Alice Toklas. Gertrude è una scrittrice e poetessa modernista statunitense mentre Alice era la sua compagna, quindi le due vivevano una relazione omosessuale. Tuttavia, il personaggio attraverso cui viviamo il romanzo è Binh, un cuoco vietnamita che è andato via dalla sua madrepatria in seguito a discriminazioni omosessuale: egli, infatti, aveva una relazione con un cuoco francese. In questo romanzo la fotografia ha il ruolo di commemorare il viaggio di Gertrude negli Stati Uniti e il suo successo in campo professionale. Le fotografie saranno pubblicate su alcune riviste e la coppia le ritaglierà, mettendole in un album verde, simbolo dell’invidia di chi guarda le loro foto, i quali non accettano la loro fama e visibilità.
Le letterature comparate sono una materia che mette a confronto diversi testi che hanno caratteristiche in comune, ma anche differenze. D’altro canto si basano anche sui dialoghi intermediali che le letteratura intrattiene con le altre arti. A tal proposito, se ti interessa l’argomento, potresti dare un’occhiata anche a questo articolo.
Immagine in evidenza: newsroom.ucla.edu/stories/shu-mei-shih-edward-w-said-professor-comparative-literature