“Bambina con il palloncino” (Girl with Balloon) è una delle opere di street art più famosa dell’artista britannico Banksy. Il murales è stato realizzato per la prima volta nel 2002 lungo le scale del Waterloo Bridge, per poi ricomparire in una diversa variante nel 2004. Negli anni successivi, poi, alcune copie dell’opera vennero vendute all’asta tra le quali “Love is in the trash” (2018); una versione modificata che prevedeva di autodistruggersi al momento dell’acquisto. Il carattere critico dell’opera e le vicende che ruotano attorno alla sua storia hanno fatto si che “Bambina con il palloncino” sia diventata una delle opere d’arte contemporanea più discussa e apprezzata sia dalla critica d’arte che dagli appassionati e osservatori.
L’arte di Banksy
Banksy è un artista originario di Bristol, la cui vera identità è ancora sconosciuta. È considerato uno degli esponenti più importanti della branca della street-art chiamata “Post-graffiti”, ed è un noto attivista, scrittore e regista di successo. Sulla sua vita si sa ben poco e, ancora oggi, è aperto il dibattito su quale sia la vera identità dell’artista. Quello che sicuramente è noto è il suo impegno in ambito politico e sociale che viene perfettamente espresso attraverso le sue opere. I suoi lavori hanno sempre un taglio ironico e satirico e trattano principalmente di temi come:
- Atrocità di guerra
- Decadimento della società
- Sfruttamento minorile
- Maltrattamento animale
- Inquinamento
- Politica
L’intento di Banksy è sempre quello di smascherare l’ingiustizie della società moderna e mandare un messaggio etico e politico. Nonostante le tematiche affrontate siano atroci , le opere hanno sempre un carattere piacevole e brillante, in grado di sensibilizzare gli spettatori sulle problematiche proposte in modo del tutto naturale. La scelta di utilizzare linee semplici e uno schema di colori basato sull’alternanza del bianco e del nero, caratteristiche che ritroviamo anche nel dipinto “Bambina con il palloncino”, dona alle opere semplicità, ma anche un carattere diretto e sincero. Il messaggio viene immediatamente recepito dallo spettatore che viene guidato alla lettura dell’opera attraverso l’utilizzo di elementi di dissonanza e figure chiare e lineari. La tecnica che Banksy utilizza per la maggioranza delle sue opere è quella dello Stencil. Fare stencil-art permette all’artista di svolgere la maggioranza del lavoro in studio e impiegare un tempo molto breve nella realizzazione pratica del murales. Dopo aver creato lo stencil tagliando la sagoma del soggetto scelto, non si deve far altro che poggiarlo sulla superficie muraria e dipingere negli spazi vuoti. Questa tecnica, inoltre, permette di riprodurre in modo identico ogni opera quante volte si vuole riutilizzando lo stesso stencil. Questo è esattamente il lavoro che venne svolto con il celebre “Bambina con il palloncino” di cui adesso esamineremo le caratteristiche.
Leggi anche:
- L’arte del mosaico moderno: dai musei alla Street art
- Street artist italiani, i 6 più famosi
- Tecniche di Street Art: come realizzare opere d’arte urbana
- La street art e l’ambiente, quale rapporto li lega?
- Come la street art cambia il volto delle città
Bambina con il palloncino: significato e caratteristiche
“Girl with Balloon” (2002) è una delle opere di Banksy stilisticamente più riconoscibile. Raffigura una ragazzina che tende la mano verso un palloncino rosso a forma di cuore che sembra volare via. In questa rappresentazione sono presenti molti dei tratti caratteristici dell’arte di Banksy come per esempio il contrasto cromatico, il messaggio sociale intrinseco e le figure dalle linee semplici. Quello che subito salta all’occhio è il colore rosso del palloncino in contrasto con la sagoma nera della bambina. Il palloncino, in effetti, è il protagonista dell’opera e rappresenta simbolicamente la gioventù, la speranza e la spensieratezza. Il messaggio che l’artista vuole trasmettere è chiaro: la bambina perde il palloncino così come l’innocenza e la spensieratezza nel passaggio dall’infanzia alla adolescenza. Questo triste messaggio racchiude una critica alla società moderna che spesso fin dall’infanzia priva i bambini dei loro sogni e di un futuro spensierato. L’opera si completa, poi, con la frase scritta in basso “c’è sempre speranza” che invita lo spettatore a riflettere e non perdere fiducia nel futuro.
L’opera che si autodistrugge
Quando si parla di “Bambina con il palloncino” subito viene in mente lo stravagante episodio che lo ha visto protagonista nel 2018. In quell’anno una riproduzione su tela del disegno del murales originale fu messa all’asta a Londra e venduto per 16 milioni di sterline. La cifra altissima, la più alta mai pagata per un’opera di Banksy, fu offerta da un noto collezionista d’arte privato. Quello che nessuno si aspettava è che al momento della vendita un meccanismo all’interno della cornice distruggesse il disegno in strisce come un trita- carte. Questo meccanismo fu ovviamente progettato e inserito nell’opera dallo stesso Banksy che con questo gesto voleva denunciare la commercializzazione e il consumismo d’arte. Dopo l’accaduto la distruzione del quadro venne interpretata come l’essenza stessa dell’opera d’arte e nonostante quest’ultima fosse praticamente semi distrutta il suo valore raddoppiò. Il titolo che Banksy diede alla nuova creazione fu proprio “Love is in the trash” e tutt’ora resta una delle opere dell’artista con più valore.
Foto in evidenza: Pixabay