Quando si scrive un libro può essere comune a molte persone di non riuscire più a completarlo. Uno scrittore, emergente o professionista, può aver presente quella situazione in cui, una volta scritto l’inizio e pensato al finale, non sa cosa scrivere nel mezzo. Per mancanza di idee oppure per semplice mancanza di energie, lo scrittore decide quindi di prendere una piccola pausa per riposarsi o per cercare una nuova fonte d’ispirazione, ma non bisogna prolungare troppo questo periodo di distacco dall’opera perché può capitare che non la si riprenda più. Questo piccolo disagio è comunemente chiamato “blocco dello scrittore” e consiste in un blocco, un arresto del processo di scrittura per una piccola serie di cause.
Il blocco dello scrittore è un disagio molto più frequente di quanto ci si aspetti, infatti non è un fenomeno prevalentemente moderno anzi è documentato in tutta la storia letteraria. Partendo dagli autori romantici e del loro maledizione come poeti, descritta anche come una mancanza di ispirazione, passando poi a scrittori più contemporanei come Fancis Scott Fitzgerald, oppure anche alla scrittura di sceneggiature di fumetti o la stesura di canzoni. Il blocco dello scrittore può manifestarsi per le più varie motivazioni: dalle preannunciate mancanze d’ispirazione e di energie nel terminare un progetto; ma anche per cause esterne, come il non trovare tempo per dedicarsi alla scrittura a causa di impegni lavorativi o disagi nella sfera privata che, causando stress, sfavoriscono alla nascita di nuove idee.
Come si può affrontare il blocco dello scrittore?
Esistono vari metodi per fronteggiare questo disagio, ma uno dei più comuni è proprio quello di lasciar perdere la scrittura per un po’ e riposarsi. Staccare per un breve periodo di tempo, specialmente se dopo intensi periodi di scrittura non-stop, può essere un’utile soluzione al blocco dello scrittore. Scrivere per troppo tempo, infatti, per quanto possa essere un passatempo piacevole, può comunque portare a varie forme di burnout e di disagi fisici, partendo da danni alla schiena e al collo se si sta in posizioni sbagliate. C’è comunque un lato negativo nel distaccarsi dalla scrittura per troppo tempo: come detto all’inizio, un lungo periodo di pausa può causare un totale distaccamento del libro da parte dell’autore, rischiando di non riprendere a scrivere per anni o addirittura mai più.
Un altro metodo efficace, seppur paradossale, per fronteggiare il blocco dello scrittore consiste nel continuare a scrivere. È un vero e proprio combattere il fuoco con il fuoco, ma funziona: per non perdere la mano nella scrittura si può semplicemente scrivere qualcosa di più semplice oppure dedicarsi a un progetto completamente nuovo, ma solo quando ci si sente pronti si possono riprendere i vecchi progetti e rimettersi all’opera. Così si tiene la mano allenata (stando attenti a non scrivere troppo) e la mente distratta, comunque in produzione a una nuova idea.
Il blocco dello scrittore è un disagio che può essere affrontato con il tempo e una buona dose di forza di volontà, ma non è impossibile, è un ostacolo da superare per ogni aspirante scrittore e scrittrice per la realizzazione dei loro lavori.
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