Caffè Letterario: cos’è, quando e dove nasce

Caffè Letterario: cos'è, quando e dove nasce

Cos’è il Caffè letterario: storia, evoluzione e luoghi simbolo

Il caffè letterario rappresenta un luogo speciale, dove la semplice azione di bere una bevanda calda si fonde con il desiderio di arricchimento culturale. Non un semplice bar, ma un vero e proprio locus amoenus, un rifugio dove leggere un libro, perdersi in trame fantastiche, ammirare opere d’arte, conversare amabilmente con amici o immergersi in stimolanti dibattiti. Questi luoghi, nati secoli fa, continuano a essere spazi vivi, dove la cultura si respira a pieni polmoni e si alimenta l’anima. Sin dalla loro nascita, i caffè letterari hanno favorito l’incontro tra le persone, creando un ambiente unico in cui arte, letteratura e convivialità si intrecciano armoniosamente. La storia del caffè letterario affonda le sue radici nel XVIII secolo, in un’epoca di grande fermento intellettuale e di profondi cambiamenti sociali, l’epoca in cui in Europa inizia a diffondersi la cultura del caffè. Qui le persone possono rilassarsi e gustare questa bevanda, importata dall’oriente, che diventa un simbolo di vivacità intellettuale e socialità. La loro diffusione capillare testimonia la loro importanza nella vita sociale e culturale di intere generazioni, rendendoli luoghi simbolo dove si sono plasmati pensieri e movimenti che hanno segnato la storia.

Cos’è un caffè letterario?

Un caffè letterario è molto più di un semplice luogo di ristoro. È un punto di incontro dove il piacere di una bevanda calda o di un pasto leggero si accompagna al nutrimento della mente e dello spirito. Immaginate un ambiente accogliente dove, tra una tisana profumata e un aromatico caffè, si può sfogliare un buon libro, ammirare quadri esposti, partecipare a dibattiti culturali o semplicemente godersi una piacevole conversazione.

Il caffè letterario come luogo di incontro e cultura

Questi spazi si trasformano in centri di aggregazione culturale, dove artisti, scrittori, filosofi e cittadini comuni si ritrovano per discutere di arte, letteratura, filosofia e politica. In questo contesto, il caffè letterario si afferma come un ambiente inclusivo e stimolante, un vero e proprio crogiuolo di idee.

Storia del caffè letterario

Il concetto di caffè letterario ha una storia affascinante, che si intreccia con i grandi movimenti culturali e sociali dell’Europa moderna. La nascita di questi luoghi, che va di pari passo con l’affermazione dell’illuminismo, ne fa dei simboli di un’epoca di grandi cambiamenti e di rinnovamento intellettuale.

Le origini del caffè letterario nel 1700

Nel 1700, i caffè letterari iniziano a diffondersi nelle principali città europee. Questi luoghi diventano rapidamente simbolo della classe illuminista, incarnando gli ideali di libertà e uguaglianza propri del pensiero dell’Illuminismo. Erano luoghi dove si discuteva di tematiche culturali, arte, letteratura, filosofia e politica, in un’atmosfera di apertura e confronto.

Il caffè letterario come simbolo dell’illuminismo

Il caffè letterario si contrappone ai salotti nobiliari e alle accademie universitarie, offrendo uno spazio di aggregazione aperto a tutti, indipendentemente dal ceto sociale. La cultura diventa espressione di un ceto che si distingue per intelletto ed estro artistico, e non più per censo o nascita. L’illuminismo trova nei caffè letterari un terreno fertile per la diffusione delle sue idee, che si basano sulla ragione, la scienza e il progresso.

Pietro Verri e il giornale “Il Caffè”

Un esempio emblematico di questo connubio tra cultura e caffè è rappresentato da Pietro Verri, uno dei principali esponenti dell’Illuminismo italiano, che nel 1764 fondò il giornale “Il Caffè“. La scelta del nome non è casuale, ma vuole richiamare proprio l’atmosfera di vivace dibattito e scambio di idee che caratterizzava questi luoghi. “Il Caffè” si pone l’obiettivo di “svegliare” le menti e promuovere il progresso attraverso la diffusione del sapere. Tra i suoi collaboratori troviamo anche Cesare Beccaria, autore del celebre trattato “Dei delitti e delle pene”, opera fondamentale per la riforma del sistema penale.

I caffè letterari a Napoli

Napoli, città ricca di storia e cultura, vanta una lunga tradizione di caffè letterari. Tra i tanti Caffè Letterari, ne spiccano alcuni per la loro originalità e per l’atmosfera unica che offrono.

Libri & Caffè Teatro Mercadante

Situato all’interno del Teatro Mercadante, “Libri & Caffè Teatro Mercadante” si distingue per il suo arredamento in stile “contemporaneo ecologico”. Sedie, tavolini e scaffali sono realizzati in cartone compresso, creando un ambiente sostenibile e originale. Qui è possibile consultare testi letterari e teatrali, ammirare manufatti artigianali esposti in vetrine e partecipare a eventi culturali come mostre fotografiche, dibattiti e presentazioni di libri. Offre anche degustazioni enogastronomiche, con i tipici “boccaccini” della cucina campana abbinati a vini selezionati.

Caffè letterario Liberty

Nella Galleria Principe di Napoli, il “Caffè Letterario Liberty” evoca, fin dal nome, lo stile artistico novecentesco caratterizzato da ferro battuto e vetro. Fondato nel 1998, il locale si presenta come un elegante salotto che si integra perfettamente con l’architettura della Galleria. Al suo interno, si organizzano spettacoli d’arte e di musica, che spesso si estendono anche allo spazio esterno della Galleria. Punto di incontro tra cultura artistica, letteraria e storica, offre anche guide cartacee gratuite sulla città di Napoli.

Nea Artgallery

Nea Artgallery” è un luogo poliedrico: galleria d’arte contemporanea con ingresso gratuito in Via Costantinopoli e caffè letterario in Piazza Bellini, sotto la Biblioteca di Ricerca di Area Umanistica dell’Università Federico II di Napoli. Un lungo corridoio unisce i due spazi, creando un continuum tra arte e convivialità. Lo stile contemporaneo e colorato del “Caffè” offre la possibilità di consultare libri, sorseggiare tisane o gustare pasticcini. La “galleria”, invece, si caratterizza per le sue pareti bianche che esaltano i colori delle opere esposte.

Il Gran Caffè Gambrinus e la poesia

I caffè letterari si sono affermati, nel corso del tempo, come luoghi di incontro per artisti e intellettuali, diventando veri e propri laboratori di idee e di creatività. A Napoli, il “Gran Caffè Gambrinus“, in Via Chiaia, rappresenta un esempio storico di questo fenomeno.

“’A vucchella” di Gabriele D’Annunzio

Nel 1892, Gabriele D’Annunzio, in compagnia del poeta Ferdinando Russo, compose la poesia “’A vucchella” proprio al tavolino di marmo del Gambrinus. La poesia, messa in musica nel 1904 da Francesco Paolo Tosti e interpretata dal tenore Enrico Caruso, è un inno alla bellezza e all’amore. Eccone i primi versi:

Si comm’a nu sciurillo…
tu tiene na vucchella,
nu poco pucurillo,
appassuliatella.

Il caffè letterario in Francia e Inghilterra

I caffè letterari non sono un fenomeno esclusivamente italiano, ma hanno avuto un ruolo di rilievo anche in altri paesi europei, come la Francia e l’Inghilterra. Qui, alcuni di questi locali sono diventati punti di riferimento per intere generazioni di artisti e intellettuali, contribuendo alla diffusione di idee e movimenti culturali.

Il Café de Flore a Parigi: un luogo storico

A Parigi, il Café de Flore, fondato nel 1887, è uno dei caffè letterari più celebri al mondo. Ha ospitato figure di spicco della letteratura francese, come Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, diventando un simbolo dell’esistenzialismo. Anche il Café de la Mairie, nel cuore del Marais, ha avuto un ruolo importante nella vita culturale parigina.

Il Caffè Gilly’s a Londra: un ritrovo per letterati

A Londra, nel quartiere di Bloomsbury, si trova il Caffè Gilly’s, aperto nel 1728. Questo caffè è stato frequentato da grandi nomi della letteratura inglese, tra cui Charles Dickens e Virginia Woolf. Altri caffè letterari famosi in Inghilterra sono il Caffè Poets House a Oxford e il Caffè Royal a Cambridge.

L’illuminismo in Italia: un riassunto

L’illuminismo in Italia, come in altre parti d’Europa, fu un movimento intellettuale e culturale che si sviluppò nel corso del XVIII secolo. Si caratterizzò per l’adozione di principi come la ragione, la libertà, la tolleranza e la dignità della persona. Esaminiamo alcuni punti fondamentali di questo movimento nel contesto italiano.

La ragione come fondamento

Gli illuministi italiani, tra cui i fratelli Alessandro e Pietro Verri e Cesare Beccaria, ponevano la ragione al centro della conoscenza e dell’azione umana. Ritenevano che essa dovesse essere utilizzata per superare le superstizioni e gli errori del passato, promuovendo il progresso e il benessere dell’umanità. La ragione veniva vista come una facoltà universale, in grado di illuminare la mente e di guidare l’uomo verso la verità.

Critica al potere politico e monarchia costituzionale

Gli illuministi italiani erano critici nei confronti del potere assoluto dei monarchi. Sostenevano la necessità di limitare il potere politico attraverso il sistema della monarchia costituzionale. Credevano nell’importanza della libertà di stampa e di espressione come strumenti per la libertà di pensiero e il progresso intellettuale. La separazione dei poteri, teorizzata da Montesquieu, era considerata essenziale per garantire la libertà e l’equilibrio all’interno dello Stato.

La diffusione delle idee illuministe

Gli illuministi italiani si impegnarono a diffondere le loro idee attraverso scritti, insegnamento e dibattiti pubblici. Pubblicarono libri, articoli e opuscoli che difendevano i loro principi e che erano destinati a un ampio pubblico. L’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert, pur essendo un’opera francese, ebbe una grande influenza anche in Italia, diventando un simbolo della diffusione del sapere illuminista. I caffè letterari giocarono un ruolo fondamentale come luoghi di discussione e diffusione delle nuove idee.

L’importanza dell’educazione per il progresso

Gli illuministi italiani attribuivano grande importanza all’educazione, considerandola fondamentale per il progresso intellettuale e sociale dell’umanità. Molti di loro si impegnarono attivamente per riformare l’istruzione e promuovere un’educazione pubblica e laica, accessibile a tutti, indipendentemente dal ceto sociale di appartenenza. L’educazione era vista come uno strumento essenziale per formare cittadini consapevoli e per diffondere i principi illuministi nella società.

L’influenza dell’illuminismo sulla rivoluzione francese

L’illuminismo italiano, pur non avendo portato a una rivoluzione come in Francia, ebbe una significativa influenza sul pensiero politico e sociale dell’epoca, e contribuì a preparare il terreno per i successivi moti risorgimentali. Molti dei principi illuministi, come la libertà, l’uguaglianza e la fraternità, divennero slogan chiave della rivoluzione francese del 1789 e hanno continuato a influenzare il pensiero politico e sociale in tutto il mondo. I caffè letterari francesi, come Le Procope, furono luoghi di ritrovo per i rivoluzionari e contribuirono alla diffusione delle idee che portarono alla caduta della monarchia assoluta.

Fonte immagine: Wikipedia

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A proposito di Roberta Attanasio

Redattrice. Docente di Lettere e Latino. Educatrice professionale socio-pedagogica. Scrittrice. Giornalista pubblicista. Contatti: robertaattanasio.lettere@gmail.com attanasio.roberta@alice.it

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4 Comments on “Caffè Letterario: cos’è, quando e dove nasce”

  1. Molto carino questo articolo, spiega un fenomeno culturale e fa conoscere la “faccia intellettuale” di Napoli 🙂

    Rispondi
  2. Buongiorno
    la presente per chiedere gentilmente se, nella vostra sede
    organizzate presentazioni di libri di autori quali poeti, saggisti, storici, romanzieri, ricercatori e pittori scrittori.

    In caso affermativo chiediamo di specificare se a titolo oneroso e modalità richieste.
    Gli autori invieranno loro curriculum, una copertina dei loro libri e contenuto-sinossi dell’ opera, al fine di consentirvi di scegliere attentamente se risulta di gradimento e interesse per il Vostro gentile pubblico.

    In attesa di un gradito riscontro, ringrazio.

    prof.ssa Carolina Manfredini
    CM CAFFE LETTERARIO DIFFUSO
    Ghedi Brescia
    http://www.cmcaffeletterario.org
    info@cmcaffeletterario.org

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