Vi siete mai chiesti come si festeggia il Capodanno nei paesi arabi? Prima di tutto bisogna notare che, similmente a come accade nella cultura cinese, il calendario islamico non è gregoriano, ma bensì lunare. Questo significa che, a differenza di come accade in Italia o nel resto del mondo occidentale, in cui il calendario ha una durata di 365 giorni, il calendario islamico è formato da 354 giorni. Per questo motivo il Capodanno islamico non ha una data precisa, ma varia in corrispondenza delle fasi lunari, e cioè in base alla posizione che la luna assume in quel determinato periodo dell’anno. Ciò comporta, addirittura, che in uno stesso anno possano verificarsi anche due celebrazioni di Capodanno, come avvenne nel caso del 2008, anche se solitamente la data del giorno di Capodanno cade quasi sempre tra settembre e ottobre.
Per essere più precisi il Capodanno islamico coincide con il giorno del Muharram, che in lingua araba simboleggia non solo il primo mese dell’anno, ma è anche uno dei quattro mesi sacri secondo la cultura islamica, visto che ricorda il viaggio che Maometto intraprese nel 622 d.C. partendo da la Mecca alla volta di Medina.
In ogni caso, una volta rilevata la data di inizio del Muharram può ufficialmente avere inizio la celebrazione del Capodanno islamico, che ha una durata complessiva di circa 10 giorni, nel corso dei quali viene solitamente praticato un assoluto digiuno. In realtà, la pratica di digiunare durante questo periodo non è obbligatoria, come nel caso del Ramadan, ma bensì volontaria. In tale contesto è la preghiera ad assumere maggiore importanza, nella speranza di attraversare un nuovo anno in completa serenità.
Sta di fatto che questo periodo, caratterizzato da digiuno e preghiera, termina con l’Ashura, che secondo la cultura Shiita (il principale ramo minoritario dell’Islam), oltre a rappresentare la fine ufficiale del Capodanno islamico, simboleggia un giorno di lutto, durante il quale si rende omaggio a tutti coloro che sono deceduti durante la battaglia di Kerbala, nel 680 d.C.. Secondo altre interpretazioni, il giorno dell’Ashura simboleggia quel momento in cui Mosè aprì le acque, oppure la nascita di Adamo ed Eva e così via.
Quindi, stiamo parlando di una festività ben diversa da come la conosciamo, durante la quale pratiche tipiche del Capodanno, come lo scambio di auguri o di doni, non solo vengono evitate, ma in alcuni casi addirittura bandite e considerate come heram, ovvero vietate. Per questo motivo durante il Capodanno islamico si pone molta più importanza alla pratica di meditazione e riflessione delle proprie origini, ripercorrendo i momenti più salienti, e significativi che hanno caratterizzato la storia del mondo arabo e che tuttora influenzano la vita di queste popolazioni.
Possiamo dire che la celebrazione del Capodanno islamico è decisamente lontana da quelle dinamiche più consumistiche che caratterizzano i paesi occidentali, essendo maggiormente improntata sull’aspetto religioso. D’altronde, ogni cultura ha il suo insieme di pratiche e usanze che non devono necessariamente adattarsi ad un contesto più globale.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia