Chanukkà, la festa ebraica delle luci

Chanukkà, la festa ebraica delle luci

Anche nota come “Festa delle luci” o “Festa dei lumi”, il Chanukkà dura otto giorni e quest’anno si festeggia dal 21 al 29 dicembre. Si tratta di una festività ebraica che spesso viene interpretata come il Natale degli ebrei. Sarà davvero così? Scopriamolo insieme.

 

Le origini

In ebraico la parola chanukkah significa “inaugurazione” o “dedica”. Infatti, con questo termine si intende esaltare e festeggiare la liberazione e la consacrazione del Tempio di Gerusalemme quando, nel 165 a.C., il popolo ebraico riuscì nell’intento di liberarsi dall’assedio del popolo dei Seleucidi. La nascita del Chanukkà viene raccontata nel primo e nel secondo libro dei Maccabei, i quali, sfidando gli invasori, rivendicarono il loro luogo di culto e accesero la fiamma della lampada ad olio a sette bracci del Tempio. Parte della narrazione afferma che, nonostante l’olio d’oliva sacro bastasse solo per un giorno, il miracolo avvenne: le candele rimasero accese per ben otto giorni perché la brocca dell’olio si riempì da sola a sufficienza.

Le tradizioni

Durante gli otto giorni di festività del Chanukkà gli ebrei accendono ogni giorno una candela facente parte del menorah, un particolare candelabro simbolo della tradizione. Le candele vanno posizionate da destra a sinistra, ma vengono accese nel verso contrario. Particolare importanza è relegata al lume centrale e più alto degli altri, chiamato Shammash, che viene utilizzato per accendere le restanti otto candele nei giorni successivi, in modo che l’ultima notte l’intero candelabro sarà acceso totalmente. La tradizione richiede tutt’oggi che questo hannukkiah venga posizionato davanti alla finestra, in modo da ricordare a tutti la vicenda del miracolo. Inoltre, alla luce della prima fiamma si recitano alcune benedizioni antiche e tramandate.

Il Chanukkà è davvero il Natale degli ebrei?

Non esattamente. Nonostante il periodo di celebrazione sia più o meno lo stesso, come accennato prima le motivazioni sono totalmente differenti. In particolare, ciò che viene commemorato durante la Festa delle luci è la protezione degli Israeliti da parte di Dio e i miracoli che avvennero nel primo giorno di Chanukkà, mentre i cristiani celebrano la nascita di Gesù.

Un’altra importante differenza è lo scambio di regali, che avviene di rado per gli ebrei. I bambini che festeggiano il Natale cristiano, pertanto, tendono a giocare con i doni ricevuti da Babbo Natale. Invece, i bambini ebrei durante il Chanukkà giocano a dreidel. Queste ultime sono delle trottole di ragazzi coraggiosi che, pur di continuare a studiare la Bibbia ebraica ormai vietata dai nemici, fingevano di giocare nel caso in cui fossero stati scoperti dai soldati ellenici.

Le pietanze della festa

Anche in cucina domina l’utilizzo dell’olio d’oliva, emblema del miracolo. Non possono mancare i latkes, pancake di patate tritate, cipolla e farina di matzah o i sufgeniot fritti e ricoperti di zucchero.

Fonte immagine: https://it.wikipedia.org/wiki/Candelabro_a_sette_braccia_(Essen)

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A proposito di Carolina Raimo

Studentessa dell'università degli studi di Napoli "L'Orientale" del corso di laurea magistrale in Lingue e letterature europee e americane che non vuole smettere mai di imparare. La mia passione è la traduzione è la scrittura, il mio sogno è farne una professione.

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