Ber Borochov è stato un politico e filologo russo di origine ebraica, considerato uno dei fondatori del movimento sionista socialista e un precursore nello studio dello yiddish come lingua letteraria.
Nacque nel 1881 a Zolotonoša, una città situata in Ucraina, all’epoca appartenente all’Impero russo, ma trascorse la sua infanzia e adolescenza a Poltava. Entrò subito in contatto con le idee del padre, vicino ai fervori proto- sionisti, e allo stesso tempo, maturò una forte dedizione e curiosità verso lo studio, grazie alla madre.
Ber Borochov è noto per aver fondato, insieme ad altri importanti intellettuali, il Movimento Sionista Socialista, una corrente significativa all’interno dell’ala sinistra del movimento sionista, ma anche un’ importante organizzazione a sostegno dei lavoratori socialisti sionisti, chiamata Sionistskii Sotsialisticheskii Rabochii Soyuz.
Ber Borochov credeva fortemente che uno Stato ebraico poteva essere creato attraverso gli sforzi della classe operaia ebraica, il loro trasferimento definitivo in Palestina e la promozione dei lavori primari, come l’agricoltura. Egli riteneva che la struttura sociale degli ebrei europei fosse simile ad una piramide di classi invertita, caratterizzata da una forte predominanza e potere da parte dei professionisti ebrei rispetto agli operai. Questi ultimi venivano così esclusi dalle loro principali occupazioni, trasferendosi da un posto all’altro in cerca di fortuna e provocando la migrazione in Palestina.
Secondo Ber Borochov, il risanamento della società ebraica sarebbe stato possibile solamente mediante il ritorno a una struttura prevalentemente composta da operai e contadini. Quindi, soltanto la classe operaia ebraica poteva intraprendere un cambiamento sociale e avviare un’economia solida e compatta in Palestina.
Per motivare in maniera ancora più concreta le sue idee, decise di fondare il cosiddetto Poale Zion, ossia il Partito Socialista Social-democratico, che ebbe grande successo in Europa, in Russia e in America. Egli diventò sempre più influente nel movimento sionista socialista, avvicinando molti ebrei russi e non solo al suo partito e riuscendo a convincerli a ritornare nella loro patria, la Palestina.
Ber Borochov, inoltre, è stato anche un importante filologo e precursore nello studio della lingua e della letteratura yiddish. Mentre la maggior parte dei sionisti considerava lo yiddish una lingua antiquata, che doveva essere abbandonata dagli ebrei a favore dell’ebraico, Borochov, al contrario, condusse diverse ricerche, sostenendo lo studio e l’importanza dello yiddish e collaborando anche con la stampa yiddish locale.
Allo scoppio della Rivoluzione Russa nel 1917, Ber Borochov tornò in Europa per guidare il Poale Zion, ma subito dopo morì di polmonite a Kiev all’età di 36 anni.
Oggi il sionismo socialista è ancora vivo, soprattutto in organizzazioni sia di adulti sia di giovani. Tra gli adulti, è importante citare il Movimento Mondiale Sionista Socialista, che ha la sua base a Gerusalemme e il Movimento Laburista Ebraico, in Inghilterra. Anche gli studenti si organizzano in movimenti sionisti giovanili, come l’Hashomer Hatzair, e in diversi gruppi attivisti universitari, come l’Unione dei Sionisti Progressisti negli USA e in Canada.
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