100 anni fa moriva uno dei più grandi ingegneri francesi, l’uomo che, attraverso le sue opere architettoniche, è riuscito a cambiare per sempre la rappresentazione della Francia all’estero. Stiamo parlando di Gustave Eiffel, ideatore dell’omonima torre, diventata simbolo intramontabile di Parigi e della francité. Ripercorriamo assieme le tappe più importanti della sua vita e della sua carriera.
Gli studi di Gustave Eiffel
Gustave Eiffel nacque il 15 dicembre 1832 a Digione, in Francia. Era figlio di una donna francese, Catherine-Mélanie e un immigrato tedesco di nome Jean-René. Il vero cognome dell’ingegnere era, infatti, Bönickhausen; egli decise di cambiarlo in Eiffel perché risultava di più facile pronuncia per i francofoni. Trascorse l’infanzia con sua nonna in quanto i suoi genitori, avendo una relazione molto turbolenta, non riuscivano a garantirgli tranquillità e stabilità. Dopo essersi diplomato al Lycée Royal, Eiffel decise di continuare i suoi studi presso Parigi, precisamente al Collège Sainte-Barbe, per prepararsi al meglio ai test di ammissione de l’École Centrale des Arts et Manufactures. Riuscì effettivamente ad accedervi nel 1853 e due anni più tardi si laureò, diventando un brillante ingegnere chimico.
L’esposizione universale di Parigi e l’idea della Torre Eiffel
Gustave Eiffel, dopo aver conseguito la laurea, riuscì ben presto a farsi un nome negli alti piani della società parigina è per questo che, in occasione dell‘Esposizione Universale di Parigi del 1889, venne scelto per costruire un’opera che fosse in grado di dimostrare la grandezza della Francia. Eiffel era diventato un grande appassionato di metalli e riteneva che l’acciaio potesse essere un grande alleato nella costruzione di edifici solidi e robusti. Iniziò quindi a progettare un’enorme torre, realizzata interamente in ferro, con l’obiettivo di dimostrare ai parigini e al mondo intero l’importanza delle nuove tecnologie e del progresso. I lavori iniziarono nel 1887 e terminarono solo tre anni più tardi: nel 1889 la Torre Eiffel venne inaugurata. Nonostante la maestosità e la grandezza dell’opera, Eiffel venne molto criticato, soprattutto da personaggi di spicco come Émile Zola che, insieme a Alexandre Dumas figlio e altre trecento persone, decise di indire una petizione per chiedere al governo parigino di demolire quella terrificante costruzione:
«Noi, scrittori, pittori, scultori, architetti e amanti delle bellezze di Parigi, protestiamo con tutta la nostra forza e tutto il nostro sdegno, nel nome del gusto francese e dell’arte e della storia di Francia messe in pericolo, contro l’inutile e mostruosa Tour Eiffel».
La torre però non venne mai abbattuta, nonostante l’idea iniziale fosse quella di smontarla una volta terminato l’EXPO. Questa mossa fu vincente: ad oggi, la torre Eiffel è il secondo monumento più visitato al mondo, con quasi 8 milioni di turisti l’anno.
Gustave Eiffel e la Statua della Libertà
È ormai risaputo che la famosa Statua della Libertà di New York sia stata realizzata da Frédéric-Auguste Bartholdi; quello che pochi sanno, però, è che al progetto collaborò anche il famoso Gustave Eiffel. L’opera, che fu donata dai francesi agli americani in segno di amicizia, è diventata in breve tempo il simbolo della rivoluzione e dell’indipendenza americana. Infatti, Édouard René Lefebvre de Laboulaye durante un discorso a Versailles disse:
«Un dono, un grande monumento che renda tangibile l’dea di fratellanza tra le due nazioni, che celebri l’imminente centenario delle due rivoluzioni, che le riveli al mondo come paladine della giustizia e della libertà».
Frédéric-Auguste Bartholdi ascoltò attentamente le parole di Lefebvre e nella sua mente si designò immediatamente l’immagine della futura Statua della Libertà, che egli concepiva come una sorta di moderno Colosso di Rodi. La realizzazione dell’opera fu molto complessa per questo Gustave Eiffel fu coinvolto nel progetto, ormai noto per le sue invidiabili capacità ingegneristiche. Fu infatti dato a lui l’arduo compito di ideare la struttura portante, attorno alla quale si sarebbe sviluppata l’intera statua. Il lavoro fu molto complesso e difficile, tant’è che ci vollero più di vent’anni per portare a termine il progetto. Una volta completata, la statua fu portata a New York e sistemata nella posizione che noi oggi tutti conosciamo.
La celebrazione di Gustave Eiffel a 100 anni dalla sua morte
Per commemorare i 100 anni dalla sua morte, due dei musei più famosi di Vevey, città della Svizzera, celebreranno oggi 27 dicembre l’ingegnere francese attraverso una mostra di fotografie inedite che raccontano la sua vita e il suo breve ma importante soggiorno nella città Valdese. Anche Parigi, da maggio 2023 a novembre 2023, ha commemorato Eiffel attraverso dei percorsi e delle mostre a lui dedicati.
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