Christopher Marlowe (1564-1593) è stato un drammaturgo, poeta e traduttore inglese, considerato uno dei più importanti esponenti del teatro elisabettiano, insieme a William Shakespeare. La sua vita, breve e intensa, fu segnata da misteri, controversie e accuse di ateismo, omosessualità e spionaggio. Le sue opere, caratterizzate da un linguaggio potente e da personaggi ambiziosi e tormentati, hanno rivoluzionato il teatro dell’epoca, aprendo la strada a nuove forme espressive e a nuovi temi. Scopriamo insieme la vita e le opere di questo genio ribelle e innovatore.
La vita di Christopher Marlowe: tra genio, mistero e controversie
La nascita a Canterbury e la formazione
Christopher Marlowe nasce a Canterbury, in Inghilterra, nel 1564, lo stesso anno di nascita di Shakespeare. Studia a Cambridge, dove ottiene il titolo di Master of Arts, ma la sua carriera universitaria è interrotta da frequenti assenze, che fanno sospettare un suo coinvolgimento in attività segrete al servizio della regina Elisabetta I.
L’attività di spionaggio e le accuse di omosessualità e libertinaggio
È probabile che Marlowe sia stato inviato a Reims, in Francia, come spia per conto del Consiglio della regina, con il compito di infiltrarsi tra i cattolici inglesi esiliati.
La sua vita fu caratterizzata da comportamenti scandalosi e anticonformisti, che gli valsero accuse di omosessualità, ateismo e libertinaggio, reati gravi nell’Inghilterra elisabettiana.
La morte prematura e misteriosa
Christopher Marlowe muore nel 1593, a soli 29 anni, in circostanze misteriose. Viene ucciso con una coltellata durante una rissa in una taverna a Deptford, vicino a Londra.
Le cause della rissa e l’identità dell’assassino non sono mai state chiarite del tutto, e alcuni studiosi hanno ipotizzato che la morte di Marlowe sia stata in realtà un omicidio politico, legato alle sue attività di spionaggio.
Le opere di Christopher Marlowe: il potere, la passione e la trasgressione
*Didone, regina di Cartagine*: l’amore tragico tra Enea e Didone
La prima opera teatrale di Marlowe, scritta probabilmente intorno al 1587 in collaborazione con Thomas Nashe, è Didone, regina di Cartagine.
La tragedia riprende la storia narrata da Virgilio nel quarto libro dell’Eneide: l’amore tra Enea, l’eroe troiano in fuga dalla sua città distrutta, e Didone, la regina di Cartagine.
L’opera si concentra sulla passione travolgente e sul dolore dell’abbandono, che portano Didone al suicidio.
*Tamerlano il Grande*: l’ascesa e la caduta di un conquistatore
Tamerlano il Grande (1587-1588), divisa in due parti, è una delle opere più famose di Marlowe, che riscosse un enorme successo all’epoca.
Il dramma racconta l’ascesa al potere di Tamerlano, un pastore scita che, grazie alla sua ambizione, alla sua forza e alla sua crudeltà, diventa un potente conquistatore.
L’opera celebra la potenza e la grandezza dell’Inghilterra elisabettiana, reduce dalla vittoria contro la flotta spagnola, l’Invincible Armada.
*La Tragedia del Dr. Faustus*: il patto con il diavolo e la sete di conoscenza
La Tragedia del Dr. Faustus (1588-1592 circa) è forse l’opera più celebre di Marlowe, basata su una leggenda popolare tedesca.
Faust, un uomo di grande cultura e intelligenza, insoddisfatto dei limiti della conoscenza umana, stringe un patto con il diavolo: in cambio della sua anima, ottiene poteri magici e conoscenza illimitata per 24 anni.
L’opera esplora i temi dell’ambizione, della conoscenza, del peccato e della dannazione.
*L’Ebreo di Malta*: l’avidità e la vendetta nella società capitalista
L’Ebreo di Malta (1589-1590 circa) è un dramma che ha come protagonista Barabba, un ricco mercante ebreo che vive a Malta.
Barabba, privato ingiustamente dei suoi beni, si vendica in modo spietato e crudele, diventando un simbolo dell’avidità, della cupidigia e della sete di vendetta.
L’opera è una critica alla società capitalista emergente e alla sua ossessione per il denaro.
*Il Massacro di Parigi*: la violenza delle guerre di religione
Il Massacro di Parigi (1593 circa) è un dramma storico che racconta il Massacro di San Bartolomeo, avvenuto a Parigi nel 1572, durante le guerre di religione tra cattolici e protestanti.
Marlowe descrive con grande realismo la violenza e la crudeltà degli scontri religiosi, in cui migliaia di Ugonotti (protestanti francesi) furono uccisi in una sola notte.
*Edoardo II*: l’amore omosessuale e la lotta per il potere
Edoardo II (1592 circa) è l’unico dramma storico di Marlowe, e racconta la storia di Edoardo II, re d’Inghilterra nel XIV secolo, e del suo amore per il cortigiano Piers Gaveston.
L’opera affronta apertamente il tema dell’omosessualità, suscitando scandalo all’epoca. Edoardo II viene rappresentato non come un pervertito, ma come un uomo che lotta per difendere il suo amore contro l’ostilità e il pregiudizio della corte.
Lo stile di Christopher Marlowe: il *blank verse* e l’innovazione drammatica
Christopher Marlowe è considerato uno dei maestri del blank verse, un verso non rimato (generalmente un pentametro giambico) che divenne la forma standard del teatro elisabettiano.
Il blank verse di Marlowe è caratterizzato da una grande potenza espressiva, da un ritmo incalzante e da un uso sapiente delle figure retoriche.
Marlowe ha innovato il teatro elisabettiano introducendo personaggi complessi e tormentati, mossi da passioni estreme e da un’ambizione sfrenata.
L’eredità di Christopher Marlowe e l’influenza sul teatro
Nonostante la sua breve vita, Christopher Marlowe ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia del teatro.
Le sue opere hanno influenzato profondamente William Shakespeare e molti altri drammaturghi successivi.
Marlowe è considerato un precursore del teatro moderno, per la sua capacità di esplorare la complessità dell’animo umano, di rappresentare personaggi ambigui e controversi, e di affrontare temi scomodi e provocatori.
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