Tra i più celebri imperatori di Roma vi è la figura di Marco Aurelio, al quale viene attribuita la vincita sui Vandali. I Vandali erano una popolazione germanica, in quella che al giorno d’oggi si definirebbe come Scandinavia o Polonia meridionale. Oltre ad esser conosciuti per le continue migrazioni e spostamenti che effettuavano, queste “tribù” spesso migravano verso i territori romani e furono così definiti Nemici di Roma. Dunque, fra la popolazione romana, chi sconfisse i Vandali? Fu proprio Marco Aurelio ad essere definito il protagonista di un evento storico di tanta rilevanza.
Chi sconfisse i Vandali? Chi erano? Il regno dei Vandali, fondato sotto Genserico stabilito nella zona del Nord Africa e nel Mediterraneo, aveva culture e metodologie che si opponevano non poco ai principi dell’Impero Romano. Di fatto, in queste cosiddette tribù contava solo il figlio maschio dedito alla partecipazione alle battaglie. Come detto in precedenza, i Vandali erano frequentemente in movimento e erano conosciuti per le loro migrazioni, spesso effettuate nel tentativo di stanziarsi sul territorio romano. Durante il periodo storico che si definisce come Guerre Marcomanniche, rientrano tutti i combattimenti dell’esercito romano, con a capo Marco Aurelio contro le popolazioni germano-sarmantiche dell’Europa.
Le prime penetrazioni di tali popoli furono a causa di saccheggiamenti e spesso ricerche di benefici da poter trarre dalle popolazioni autoctone, saccheggiando e determinando molto spesso, in modo lento, l’erosione delle popolazioni. Avendo tratto benefici dai territori e avendone pieni poteri, ci si domanda allora chi sconfisse i Vandali e come riuscì a farlo?
Le gesta di Marco Aurelio sono spesso frammentate e inaffidabili, ma si fa spesso riferimento all’opera Historia Augusta, presentando allo stesso modo le gesta di chi sconfisse i Vandali.
I Vandali, sotto la reggenza di Genserico nel 429 d.C., attaccarono l’Africa settentrionale, precisamente l’antica Cartagine. La conquista della città rese Cartagine la capitale dell’impero Vandalo. Questo evento storico andò a creare degli enormi svantaggi per l’Impero Romano: le rotte commerciali romane avevano come punti principali di sbarco, alcune città dell’Africa settentrionale. Venne così provocato un forte e drastico cambiamento delle rotte commerciali. Con le prime incursioni e le continue migrazioni, gli ordini del vicino impero furono sconvolti e portarono al suo lento deterioramento. Secondo alcune raccolte del celebre Augusto, egli si era interessato a descrivere e definire numerosi conflitti militari, tra cui le guerre Marcomanniche. Tali conflitti includevano una coalizione politica tra più popolazioni vandale (germaniche e sarmatiche) con l’obiettivo di ricerca e conquista di territori da poter occupare e governare. Riuscirono ad occupare questi territori e nel 455 Genserico ha dato inizio alla cattura e al saccheggio di Roma, evento storico di una spiccata rilevanza.
Dato lo scarso numero di fonti e documentazioni, vengono usate le opere biografiche di Augusto come riferimento, per decifrare in modo accurato, la storia e i conflitti tra le varie popolazioni. Dunque chi sconfisse i Vandali? Alla sua morte, il 17 marzo del 180 d.C., a causa di una grave epidemia di peste, Marco Aurelio fu susseguito da suo figlio Commodo il quale non prestò molta attenzione alla questione territoriale e decide di firmare la pace per potere tornare a Roma. Sotto la giurisdizione di Genserico, il popolo dei Vandali era forte e poteva sembrare l’unico capace di contrapporsi all’Impero romano.
Storicamente, la fine del regno dei Vandali venne stabilita intorno al 534 d.C., costringendo il popolo dei Vandali ad unirsi agli indigeni presenti nel territorio Africano, assieme alle successive conquiste del regno bizantino.
Ecco quindi chi sconfisse i Vandali. La figura di Marco Aurelio viene stimata per aver ideato lotte e conquiste oltre il Danubio: egli sconfisse i Vandali e riuscì con il suo piano a reprimere i continui tentativi delle minacce dell’impero.
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