Ciclo bretone e ciclo carolingio: le differenze

ciclo bretone e ciclo carolingio

Il ciclo bretone e il ciclo carolingio sono due periodi distinti della letteratura medievale europea, che si sono sviluppati in contesti storici e culturali diversi. Mentre il ciclo bretone è radicato nelle leggende celtiche, celebrando i miti di una Britannia mitica e cavalleresca, il ciclo carolingio si immerge nel cuore della storia franca, evidenziando le epopee di Carlo Magno e dei suoi eroici paladini, artefici di un periodo storico notevole.

Ciclo bretone


Il ciclo bretone è una raccolta di romanzi che narrano le gesta di re Artù e dei suoi cavalieri della Tavola Rotonda. Questi racconti, che si ispirano a leggende celtiche e gallesi, vennero scritti in francese antico tra il XII e il XIII secolo. Il ciclo bretone è composto da diverse opere, ognuna delle quali si concentra su un particolare personaggio o avventura. Intriso di magia, amore, e avventure, ha contribuito a costruire la percezione moderna dell’eroismo cavalleresco. Tra le opere più famose del ciclo bretone si possono citare:

  • “Il Roman de Brut” di Wace, che racconta la storia della Britannia dal mitico re Bruto fino alla conquista romana e alla venuta dei sassoni;
  • “Il Roman de Perceval” o “il Conte del Graal” di Chrétien de Troyes, che narra la storia di Perceval, un giovane cavaliere che cerca di trovare il Graal, il calice sacro della cristianità;
  • “Il Roman de Lancelot” di Chrétien de Troyes, che racconta la storia d’amore tra Lancelot e la regina Ginevra, e la fine del regno di Artù;
  • “Il Morte d’Arthur” di Thomas Malory, che raccoglie molte delle storie del ciclo bretone e rappresenta una delle opere più famose della letteratura inglese. Racconta la nascita di Artù, la sua educazione e l’ascesa al trono; narra le imprese dei vari cavalieri e infine descrive la tragica storia d’amore di Lancillotto e Ginevra; la distruzione della Tavola Rotonda e la misteriosa morte e scomparsa di Artù e di Mago Merlino.

Ciclo carolingio


Il ciclo carolingio, invece, è una serie di epopee scritte in latino e in antico francese che narrano le gesta di Carlo Magno e dei suoi paladini. Queste opere vennero composte tra l’VIII e il XII secolo e celebrano le imprese militari e la figura di Carlo Magno, che viene presentato come un eroe cristiano che combatté per la difesa della fede e dell’impero. Questo ciclo riflette la fusione tra la relazione storica e l’idealizzazione eroica. Tra le opere più importanti del ciclo carolingio si possono citare:

  • “La Vita et Gesta Caroli Magni” di Eginardo, una biografia ufficiale di Carlo Magno scritta nel IX secolo;
  • “La Geste des Lois de Guillaume”, un poema epico francese scritto alla fine del XII secolo che racconta le gesta di Guglielmo d’Orange, uno dei paladini di Carlo Magno;
  • “La Chanson de Roland”, un poema epico francese scritto nell’XI secolo che narra la morte di Rolando durante la battaglia di Roncisvalle contro i Baschi;
  • “Il Ciclo di Guiron le Courtois”, un insieme di romanzi francesi scritti nel XII secolo che raccontano le avventure di Guiron, uno dei paladini di Carlo Magno.

Le differenze e similitudini tra ciclo bretone e ciclo carolingio

Entrambi i cicli hanno avuto un enorme impatto sulla cultura europea successiva. Tuttavia, ci sono anche alcune differenze tra le due raccolte: mentre il ciclo bretone esplora il fantastico e spesso complesso intreccio delle leggende arturiane, il ciclo carolingio si focalizza più su una narrativa epica e storica, celebrando le vere battaglie e le conquiste storiche del passato.

  1. Origine culturale: il ciclo bretone ha radici nelle leggende e nelle tradizioni celtiche e gallesi, mentre il ciclo carolingio ha le sue origini nella storia e nella cultura della Francia medievale.
  2. Temi e personaggi: il ciclo bretone si concentra sulla figura di re Artù e dei suoi cavalieri, mentre il ciclo carolingio si concentra sulle gesta di Carlo Magno e dei suoi paladini.
  3. Lingua: il ciclo bretone è stato scritto in francese antico, mentre il ciclo carolingio è stato scritto principalmente in latino.
  4. Stile: le opere del ciclo bretone sono caratterizzate da un tono romantico e magico, mentre le opere del ciclo carolingio hanno uno stile epico e storico.
  5. Rilevanza culturale: entrambi i cicli hanno influenzato molti autori e artisti nel corso dei secoli, ma il ciclo bretone è forse più noto e ha avuto un impatto più ampio sulla cultura popolare, soprattutto grazie alla figura di re Artù, che è diventata un simbolo di coraggio e nobiltà.

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Fonte dell’immagine in evidenza dell’articolo: Wikipedia
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