I cognomi esistenti nel mondo sono innumerevoli, e spesso ci si chiede quali siano quelli più diffusi in una determinata località.
Il patrimonio dei cognomi italiani è straordinariamente ricco e senza paragoni in Europa, data la frantumazione linguistica che caratterizzò il territorio nazionale.
I cognomi napoletani, sono tantissimi, alcuni particolarmente divertenti, altri definibili strani e altri ancora dalle origini curiose.
In testa alla classifica dei cognomi napoletani, c’è Esposito, diffuso in molte aree della Campania; il cognome Esposito, deriva da expositus dato ai bambini abbandonati, lasciati solitamente davanti a luoghi di carità, come sagrati delle chiese o monasteri. A Napoli si contano ben 15.109 persone che portano questo cognome.
Il secondo cognome napoletano, diffuso soprattutto in provincia, è Caiazzo. Il celebre cognome, si rifà all’illustre famiglia Caiazzo del Regno di Napoli. La famiglia in questione, acquisì il proprio cognome dall’omonima città, prima di passare a Capua. Il cognome in questione, è diffuso in particolar modo a Napoli e nella provincia di Salerno.
I cognomi, in un’ottica generale, sono da considerarsi dei veri e propri elementi di unione delle persone con i propri consanguinei, ossia dei segni distintivi delle famiglie, dato che essi sono tramandati di padre in figlio all’interno della società.
Esistono cognomi che derivano da gruppi aggettivali, da soprannomi, da nomi personali o comuni, da storpiature e ciò fa sì che lo stesso cognome si possa riscontrare in aree del Paese distanti tra loro.
Tra i cognomi napoletani, al terzo posto della classifica, dopo Caiazzo, troviamo, Romano: esso deriva dal nome latino Romanus che significa “uomo nativo di Roma e dai vari toponimi contenenti la radice roma. Tale cognome è particolarmente diffuso in tutta Italia, ma trova notevole concentrazione in Campania.
Napoli è una grande metropoli e naturalmente il numero di cognomi largamente diffusi è piuttosto alto, dato anche l’alto indice demografico che registra la città. Al quarto posto della classifica dei cognomi napoletani, troviamo De Rosa, il sessantanovesimo cognome più diffuso in Italia e il quarto in Campania. L’origine del cognome si rifà alla botanica, infatti esso deriva dal noto fiore. Le prime testimonianze del cognome De Rosa, si riscontrano sin dal 1600, con particolare concentrazione al sud.
I cognomi che presentano la particella “De”, sono cognomi patronimici. Anticamente non esistendo ancora i cognomi veri e propri si appellava una persona con il suo nome di battesimo e con quello del padre o della madre. Il ”de” significava ”figlio di”.
De Crescenzo ad esempio è un cognome patronimico, cioè derivante dal nome del padre, ossia del capostipite. A volte può indicare anche origini nobili, se scritto in minuscolo.
Al quinto posto, tra i cognomi napoletani, troviamo Giordano. Potrebbe derivare dal cognomen latino Gordianus oppure dal nome medioevale italiano Giordano (dal fiume omonimo che significa “fiume che scorre” o “coppia di fiumi”) o ancora dal francese Jourdain. Giordano è diffuso in Italia, e soprattutto in provincia di Salerno.
La classifica stilata dei cinque cognomi, diversi tra loro per origine e storia, tutti molto diffusi a Napoli e in provincia, ovviamente non riporta tutti i cognomi napoletani, perché sarebbe impossibile menzionarli tutti, essendo numerosissimi.
Napoli è una città ricca di storia e cultura, e anche la varietà dei cognomi esistenti dimostra le tracce concrete di questa ricchezza storico-culturale. Il cognome permette di identificare e dunque riconoscere una persona, e nella città partenopea, anche i cognomi si tingono di particolari conformazioni, oltre che linguistiche, anche di carattere storiografico, che si attestano come documentazione di una città che non smette di sorprendere.
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Cognomi napoletani: la classifica dei cinque più diffusi