Quello delle suffragette è un movimento femminista, anzi, il primo movimento femminista ad aver ottenuto svariate conseguenze sociali, nonché risonanza europea e mondiale.
Le conseguenze sociali del movimento delle suffragette sono state molte nel corso degli anni; difatti, è impossibile non costatarne l’influenza dal punto di vista storico e sociale. Purtroppo, la stessa storia ha fatto sì che fossero necessari movimenti femministi poiché da sempre, erroneamente, la considerazione della donna è stata guidata dal maschilismo e da una mentalità di tipo patriarcale. Sin dall’antichità, in effetti, esisteva la convinzione che la donna dovesse essere soggetta all’uomo in quanto inferiore e destinata esclusivamente alle occupazioni domestiche e familiari (relegata, pertanto, tra le mura domestiche).
Il movimento nasce nel 1903, lottando tramite comizi e manifestazioni pubbliche per ottenere l’uguaglianza, soprattutto dal punto di vista sociale e politico, tra uomo e donna. Si procaccia quini il diritto di voto per le donne, il suffragio universale, da cui deriva il nome suffragette. Le conseguenze sociali del movimento delle suffragette arrivano dopo anni di lotte e sacrifici da parte di giovani martiri. Ricordiamo l’episodio che vide coinvolta Emily Davinson che, in forma di protesta, si gettò sotto la carrozza reale durante un derby, rimanendone uccisa.
La prima tra le conseguenze sociali del movimento delle suffragette è l’aver ottenuto il diritto di voto. Oggigiorno, difatti, possono votare sia donne che uomini, a partire dalla maggiore età. In secondo luogo, le donne hanno visto, seppur con fatica, soprattutto a partire dalla Rivoluzione industriale, migliorare le proprie condizioni di lavoro. Nel corso degli anni, furono sancite molte leggi che controllavano il numero delle ore di lavoro svolte da tutte le operaie di sesso femminile nelle fabbriche, arrivando a concedere il sacrosanto diritto dei permessi di maternità.
Tra le conseguenze sociali del movimento delle suffragette non va dimenticato l’accesso all’istruzione, arrivato con largo ritardo; infatti, le donne non avevano facilmente accesso all’istruzione e, nello specifico, all’università.
Le conseguenze sociali sono innegabili ma, al contempo, preme sottolineare come la lotta, seppur ben avviata, sia ancora lunga e lontana dal traguardo finale. Ancora oggi, nel XXI secolo, è difficile parlare di “uguaglianza tra uomini e donne”, tant’è vero che esistono ancora velate, e in qualche caso esplicite, discriminazioni. Spesso, purtroppo, viene operata operata discriminazione e differenziazione in ambito lavorativo, principalmente se si parla dei salari; per non parlare degli stereotipi, ormai fossilizzati nella società, che vedono ancora la donna inadatta a ricoprire specifiche mansioni lavorative. Infine, l’ostacolo principale e maggiore, ancora oggi insormontabile per la maggior parte delle donne, è riuscire a conciliare maternità e vita lavorativa.
Questo discorso, chiaramente, e le non poche conseguenze sociali del movimento delle suffragette, sono purtroppo circoscritte all’Occidente. In alcuni Paesi orientali, infatti, la la lotta è ancora piuttosto attiva.
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