Cos’è il CLIL e come usarlo nella scuola primaria

Cos'è il CLIL

Cos’è il CLIL: una guida completa all’apprendimento integrato di lingua e contenuto

L’acronimo «CLIL» indica una metodologia innovativa a tutti i livelli di scolarità e formazione. L’acquisizione delle lingue straniere non viene considerata un fine, ma un mezzo per l’apprendimento di altri contenuti. Ma cos’è il CLIL nello specifico? Il termine Content and Language Integrated Learning (proposto da David Marsh e Anne Maljers nel 1994), identifica ogni pratica educativa in cui una lingua addizionale è usata come mezzo per l’apprendimento di contenuti non-linguistici e in cui il principale obiettivo è la crescita educativa. Approfondiamo insieme cos’è il CLIL.

L’approccio CLIL: come funziona e a chi si rivolge

L’impostazione CLIL risponde ai bisogni cognitivi e psicologici dei bambini della fascia d’età compresa tra i sei e i dieci anni. Durante la scuola primaria, i bambini imparano facendo esperienze, attraverso la lingua orale. Si devono quindi promuovere tutte quelle occasioni di apprendimento che portino i discenti a “fare attraverso la lingua”. Con il CLIL, grazie alla contestualizzazione e autenticità delle attività proposte, i bambini diventano protagonisti attivi del proprio apprendimento, grazie soprattutto ad esperienze pratiche. Questo conduce ad una forte motivazione all’apprendimento e all’effettiva acquisizione di conoscenze. La lingua straniera, con la proposta di percorsi CLIL, diventa un canale attraverso cui contenuti disciplinari vengono veicolati ed elaborati con maggiore profondità. Il “focus” è proprio sui contenuti, che vengono appresi in maniera integrata con la lingua. L’interesse e la motivazione vengono stimolati, e la scuola diventa un contesto in cui i discenti imparano utilizzando la lingua, che è uno strumento “per fare”.

Quali discipline possono essere utilizzate con il CLIL?

Qualsiasi disciplina può essere “coinvolta” nell’approccio CLIL. In primo piano vi è l’apprendimento collaborativo, ma anche l’insegnamento collaborativo, fondato sul team teaching. I vantaggi per i discenti sono molteplici: aumentano motivazione e interazione in classe e vengono sviluppate strategie di apprendimento e di studio. Vediamo ora i principali benefici della metodologia CLIL.

Cos’è il CLIL: i benefici di questo approccio didattico

Il*CLIL contribuisce a costruire una conoscenza e una visione interculturale, inoltre:

  • Vengono sviluppate abilità di comunicazione interculturale.
  • Vengono migliorate le competenze linguistiche e le abilità di comunicazione orale.
  • Il CLIL favorisce l’affermazione di un’ottica, oltre che pluriculturale, plurilingue.
  • Il contenuto viene appreso secondo prospettive diverse.
  • Il CLIL favorisce un maggior “contatto” con la lingua obiettivo, grazie a materiali autentici.
  • Dà la possibilità di diversificare i metodi e le pratiche in classe.
  • Aumenta la motivazione dei discenti.

Varie ricerche e studi condotti in ambito CLIL (per esempio Lamsfuß-Schenk 2008) mostrano che gli studenti che apprendono secondo la metodologia CLIL elaborano i contenuti delle varie discipline in maniera più approfondita, poiché vengono esposti maggiormente alla Lingua Straniera. Altri due aspetti da tenere in considerazione per questa metodologia sono relativi all’autonomia degli apprendenti. I discenti sono i protagonisti del processo educativo/didattico, con i loro interessi, abilità, punti di forza nonché di debolezza. Inoltre, la metodologia CLIL prevede un’integrazione di contenuti linguistici e disciplinari.

Il CLIL nella scuola primaria italiana: una fase di transizione

Relativamente alla situazione attuale del CLIL nella scuola primaria italiana, si può affermare che si è ancora in una fase che potrebbe essere definita di transizione e di sperimentazione. Sono limitate le esperienze a progetti promossi soprattutto in scuole del Trentino Alto-Adige o della Lombardia, o a iniziative proposte dal Goethe Institut Italien. Eppure, nella scuola primaria vi sono le condizioni favorevoli all’attuazione di percorsi CLIL, perché è qui che i discenti hanno il loro primo approccio alle discipline e ai contenuti, oltre che alla lingua straniera. L’insegnante ha (o dovrebbe avere) entrambe le competenze di lingua e di disciplina per progettare percorsi CLIL efficaci.

Didattica per progetti e CLIL: un connubio vincente

Rifacendosi alla didattica per progetti e al CLIL, vengono suscitati interesse e curiosità, da parte degli alunni, nei confronti delle attività ad essi ricollegate, da svolgere in forma ludica e soprattutto esperienziale. Qui è da “sfruttare” il grande potenziale insito nella metodologia CLIL e nella didattica per progetti, che consiste pure nello sviluppo e acquisizione di competenze in ambito interculturale.

Quali discipline sono più adatte per i progetti CLIL nella scuola primaria?

Si afferma da più parti che discipline come Arte, Musica o Sport siano le più adatte ad essere “utilizzate” nello svolgimento di attività ricollegate alla metodologia CLIL. Queste discipline sono caratterizzate da una certa flessibilità e permettono l’utilizzo di “materiali” non verbali. Attraverso attività di tipo ludico e manuale, i discenti più piccoli possono sviluppare soprattutto le loro abilità di tipo ricettivo. In ogni caso, anche altre discipline risultano essere appropriate per l’attuazione di percorsi CLIL, come Scienze o Geografia, in quanto esse sono parte del programma di Scuola Primaria.

Fonte immagine per l’articolo Cos’è il CLIL : Pixabay.

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