Cos’è la trascrizione fonetica: a cosa serve l’IPA?

cos'è la trascizione fonetica

La fonetica è il livello dell’analisi linguistica che studia i foni, ossia i suoni, come essi vengono prodotti, trasmessi e recepiti tra gli interlocutori. Lo scopo di questo articolo è, quindi, di aiutare a capire cos’è la trascrizione fonetica e quali sono le sue applicazioni concrete, sia in ambito di ricerca, ma anche più semplicemente per le esigenze di studenti e parlanti.

Cos’è la trascrizione fonetica?

La trascrizione fonetica permette di rendere in forma grafica tutti i possibili suoni che possono essere prodotti dai parlanti attraverso dei simboli univoci, per segnalare in maniera precisa e puntuale la loro pronuncia in qualsiasi contesto. Nel corso della storia degli studi sulla linguistica, sono stati ideati diversi tipi di sistemi per realizzare la trascrizione fonetica, che variano anche in base alle lingue che si prendono in considerazione.

Per capire fino in fondo cos’è la trascrizione fonetica, bisogna comprendere anche cos’è l’IPA. Si tratta del più famoso sistema di trascrizione, nonché del più utilizzato su scala mondiale: l’International Phonetic Alphabet (in italiano è anche chiamato AFI, ovvero Alfabeto Fonetico Internazionale). Come si può intuire già dal nome, l’IPA è stato inteso come un alfabeto che possa racchiudere in sé i suoni di tutte le lingue del mondo, tra simboli che si rifanno alle lettere dell’alfabeto latino e simboli ideati appositamente per questo nuovo alfabeto, che in totale sono più di 160.

Tra consonanti, vocali e diacritici, questo sistema di trascrizione fonetica fu ideato tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, principalmente dai due fonetisti Paul Passy e Daniel Jones, un francese e un inglese che inizialmente idearono l’IPA adattandolo alle esigenze e alle caratteristiche di queste due lingue, caratterizzate da una grande distanza tra la loro grafia e l’effettiva pronuncia delle parole. Nel corso del tempo, l’alfabeto si è poi allargato per poter fornire una descrizione dei suoni della maggior parte delle lingue conosciute, ed è stato più volte aggiornato negli anni, con l’aggiunta di lettere e segni diversi. Per spiegare che cos’è la trascrizione fonetica, bisogna anche fornire delle semplici regole, seppur generali e basilari, per vedere in che modo vengono classificati i suoni consonantici e vocalici. Le consonanti sono organizzate in base a tre caratteristiche: il modo, il luogo di articolazione e la loro sonorizzazione, cioè la presenza o assenza di vibrazione a livello delle corde vocali. I suoni vocalici, invece, si distinguono per la loro altezza, livello di anteriorità-posteriorità e arrotondamento delle labbra, e vengono rappresentate graficamente in uno schema chiamato trapezio vocalico. Una volta compreso cos’è la trascrizione fonetica e in cosa consiste l’IPA, si può comprendere qual è invece la sua utilità.

A cosa serve l’IPA?

È innegabile, a primo impatto, vedere tutti questi simboli strani e segni sconosciuti può sembrare opprimente per chi si approccia per la prima volta alla materia, ma conoscere l’IPA e avere delle basi di trascrizione fonetica può essere un importante mezzo che consentirà un più facile avvicinamento all’apprendimento di una lingua straniera! Per fare ciò, non è necessario apprendere tutti i simboli presenti nell’alfabeto fonetico, ma solo quelli in uso nelle lingue che interessano.

Siccome i simboli principali sono gli stessi per tantissime lingue, è facile pensare di essere in grado di leggere (quasi) tutte le lingue del mondo. Oltre ad essere utile per apprendere i suoni di una nuova lingua, la trascrizione fonetica può servire anche a migliorare la pronuncia delle lingue di cui si è già a conoscenza ed evitare di rafforzare cattive abitudini di pronuncia, quando si pensa che una parola sia pronunciata in un modo che in realtà è sbagliato. Infatti, spesso all’interno dei dizionari, sia cartacei che online, accanto a una parola leggerai un’indicazione sulla sua pronuncia mediante la trascrizione fonetica in IPA. Cos’è la trascrizione fonetica, in fondo, se non un supporto utilissimo per gli studenti? 

Nell’ambito della ricerca linguistica, invece, l’IPA serve ad annotare e fornire dati precisi sui suoni, fare ricerca sulle diverse varietà linguistiche e per fornire delle indicazioni dei suoni linguistici in alcune lingue, principalmente orali, come i dialetti. In campo logopedico è utilizzata per analizzare le problematiche relative ai disturbi del linguaggio, ma si rivela particolarmente utile anche per proteggere le lingue minoritarie che non presentano una forma scritta, alcune delle quali sono attualmente in pericolo di estinzione: infatti, in questi casi, al fine di fare in modo che esse non si perdano definitamente nel tempo, è possibile registrare per iscritto la loro pronuncia e le loro caratteristiche fonetiche attraverso la trascrizione fonetica: cos’è più importante di questo, in fondo?

Fonte immagine dell’articolo “Cos’è la trascrizione fonetica: a cosa serve l’IPA?“: Archivio personale

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