Coulrofobia: cos’è la paura dei clown, cause, sintomi e cura

coulrofobia

Da secoli e millenni l’essere umano ha sempre avuto paura del mondo circostante, e da sempre ha utilizzato questo sentimento a proprio vantaggio per sopravvivere, come se fosse un campanello d’allarme per il pericolo attorno a sé. Con il passare del tempo e l’arrivo della modernità, le paure diventarono molto più complesse del semplice predatore di turno: bottoni, altezze, sangue e anche le persone.

La coulrofobia è la paura irrazionale e persistente dei clown. Si tratta di una fobia specifica, ovvero una paura intensa e sproporzionata nei confronti di un oggetto o di una situazione che, in realtà, non rappresenta un pericolo reale o significativo. Anche se può sembrare una paura insolita, la coulrofobia è più comune di quanto si pensi, soprattutto tra i bambini, ma può persistere anche in età adulta.
Ma cosa succede quando un soggetto, apparentemente innocuo e divertente, diventa una fonte di paura e ansia? È il caso della coulrofobia.

Cos’è la coulrofobia? Definizione e origine del termine

Parola che deriva dal greco kòlobathristes (colui che cammina coi trampoli) e phòbos (paura), è una delle forme di fobia specifica molto diffusa tra le persone, specialmente bambini e adolescenti.
Il termine “coulrofobia” è di origine relativamente recente e non è ufficialmente riconosciuto da tutti i manuali diagnostici di psichiatria. Tuttavia, la paura dei clown è un fenomeno reale e documentato.

Perché i clown fanno paura? Le cause della coulrofobia

Ma cos’è che scaturisce la sensazione di paura nel vedere un clown?
Le cause della coulrofobia possono essere diverse e complesse, e spesso sono una combinazione di fattori:

Il perturbante (Uncanny Valley) e l’aspetto dei clown

Il nostro cervello, quando vede il volto di una persona, riesce a riconoscerla come tale notando i tratti somatici, come i contorni della bocca, le rughe, le ciglia, ma anche elementi base come il naso, le labbra e i capelli; riconosciuti questi elementi come “umani“, la nostra mente si sente al sicuro. Quando, invece, ci si ritrova con un volto pallido dal pesante trucco, una bocca (anch’essa truccata) che non segue i lineamenti della labbra, dei capelli stravaganti e colorati; il nostro cervello non riesce a riconoscere quel volto come “normale“, e da questa prima analisi potrebbero scatenarsi una grave ansia e paura, se non terrore.
Uno dei concetti chiave per comprendere la coulrofobia è quello del “perturbante” (in inglese, “Uncanny Valley“). Questa teoria, sviluppata dallo studioso di robotica Masahiro Mori, suggerisce che quando un oggetto (come un robot o, in questo caso, un clown) assomiglia molto a un essere umano, ma con alcune caratteristiche distorte o innaturali, provoca in noi una sensazione di disagio e repulsione.
Il trucco esagerato, i lineamenti alterati e l’espressione spesso ambigua dei clown possono farli rientrare in questa “valle perturbante”, attivando nel nostro cervello un segnale di allarme.

Aggiungendo poi che i pagliacci, non solo nell’ aspetto, ma anche nel comportamento, sono completamente inusuali, che il nostro cervello non identifica come “normali“: abiti larghi ed esagerati; movenze strane e squilibrate; e comportamenti senza una logica, se non per far ridere.
Queste reazioni spontanee sono spiegate attraverso le teorie legate al concetto del Perturbante di Freud.

Esperienze traumatiche e apprendimento sociale

In alcuni casi, la coulrofobia può essere causata da un’esperienza traumatica diretta con un clown, soprattutto durante l’infanzia. Tuttavia, la paura può anche essere appresa indirettamente, osservando le reazioni di paura di altre persone (ad esempio, i genitori) o attraverso l’esposizione a immagini e storie di clown spaventosi.

L’influenza della cultura popolare: It, Joker e altri clown spaventosi

La rappresentazione dei clown come figure malvagie e terrificanti nella cultura popolare ha sicuramente contribuito a diffondere e intensificare la coulrofobia. Personaggi come It, il clown malvagio del romanzo di Stephen King (e dei successivi adattamenti cinematografici), e il Joker, l’iconico nemico di Batman, hanno contribuito a creare un’associazione tra i clown e la paura.
Un fenomeno molto più recente, cominciò a far spaventare molte persone, specialmente in America, sotto il nome di Clown Hysteria: nato nel Sud Carolina, consisteva in episodi di persone vestite da pagliacci che spaventavano i passanti, arrivando addirittura all’aggressione. Eventi che sono stati erroneamente considerati una malata campagna pubblicitaria per il film di It del 2017, teoria smentita dallo stesso autore del romanzo.

I sintomi della coulrofobia: come si manifesta la paura dei clown

Quali sono i sintomi della coulrofobia?
I sintomi possono variare da persona a persona, dai più lievi come la sensazione di disagio nei pressi dei pagliacci; oppure a più gravi, come:

  • Ansia intensa: Una sensazione di forte disagio, preoccupazione o nervosismo alla vista o al solo pensiero di un clown.
  • Attacchi di panico: In alcuni casi, l’esposizione a un clown può scatenare un attacco di panico, con sintomi come tachicardia, sudorazione eccessiva, tremori, difficoltà respiratorie, nausea e sensazione di perdita di controllo.
  • Evitamento: La persona con coulrofobia tende a evitare attivamente situazioni in cui potrebbe incontrare dei clown, come circhi, feste di compleanno o eventi pubblici.
  • Pianto e reazioni fisiche: Soprattutto nei bambini, la paura può manifestarsi con pianto, urla, tremori e il tentativo di nascondersi o fuggire.

Come superare la coulrofobia: trattamenti e terapie

Come si può superare questa paura?
Fortunatamente, la coulrofobia è una fobia trattabile. Esistono diverse opzioni terapeutiche che possono aiutare a ridurre o eliminare la paura dei clown:

Tecniche di rilassamento

Esistono principalmente due terapie: tecniche di rilassamento.
La prima, con le tecniche di controllo del respiro, serve a controllare i propri attacchi di panico e lo stress nelle situazioni richieste.
Le tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda, la meditazione e il rilassamento muscolare progressivo, possono aiutare a gestire l’ansia e i sintomi fisici associati alla coulrofobia.

Psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT)

La psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) è considerata il trattamento più efficace per le fobie specifiche, inclusa la coulrofobia. La CBT aiuta la persona a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali che alimentano la paura.
La seconda, con i consigli di uno psicoterapeuta competente, serve a razionalizzare le proprie paure, affrontando i pensieri negativi legati ai soggetti interessati, che nel caso della coulrofobia sono i pagliacci.
Un elemento chiave della CBT per le fobie è l’esposizione graduale: la persona viene gradualmente esposta all’oggetto o alla situazione temuta (in questo caso, i clown), in un ambiente sicuro e controllato, fino a quando l’ansia diminuisce.

Conclusione: Affronta la tua fobia

Per quanto questa paura possa essere dall’esterno stupida e senza senso, bisogna ricordare che la paura, come tutti i sentimenti, è puramente irrazionale, e può nascere dalle cose più innocue, ad altre più condivise da tutte come spaventose; ma in ogni caso non bisogna mai deridere la paure altrui, anzi, cercare sempre di superare le proprie e aiutando, per quanto possibile, gli altri.
La coulrofobia, come tutte le fobie, può essere superata. Se la paura dei clown interferisce con la tua vita, non esitare a cercare l’aiuto di un professionista della salute mentale.

Fonte immagine: Pixabay

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