Creature del folklore brasiliano: 5 da conoscere

Creature del folklore brasiliano: 5 da conoscere

Il Brasile presenta un folklore molto ricco: per via della sua storia di colonizzazione e immigrazione, ha saputo creare un perfetto connubio tra la cultura indigena locale, quella degli schiavi provenienti dall’Africa, degli europei e, successivamente, anche degli asiatici. Il folklore brasiliano vede la presenza di strane creature malevole o benevole, legate principalmente al mondo naturale: in quest’articolo vi presentiamo 5 di esse.

5 creature del folklore brasiliano:

1. Saci-Pererê

Una delle creature più note del folklore brasiliano è senza dubbio il saci-pererê, un personaggio originario del Sud del Paese. Si tratta di un piccolo essere dalla pelle scura, una specie di folletto, che porta in testa un berretto rosso; inoltre, ha una sola gamba e fuma la pipa. È una figura dispettosa e gli scherzi sono la sua principale occupazione. Importuna i viaggiatori con le sue grida anomale, ruba loro i cappelli e rompe i freni delle carrozze; si intrufola nelle case per bruciare il cibo che si sta cucinando e ha l’abitudine di creare dei mulinelli d’aria per sollevare polvere e sporcare il bucato steso. Ama infastidire i cavalli, tant’è vero che si dice che di notte succhi il loro sangue e si diverta a realizzare nodi e trecce con la loro criniera. Nonostante tutto, il saci-pererê non è invulnerabile: può essere catturato lanciando un setaccio nel mulinello da lui creato e privarlo del berretto, facendogli perdere i suoi poteri; per impedirne definitivamente la fuga, si deve imprigionare in una bottiglia che presenti il disegno di una croce. Il saci-pererê vive 77 anni, al termine dei quali si trasforma in un fungo velenoso.

2. Boitatá

Il boitatá è un grande serpente incandescente che vive nelle acque dei fiumi e protegge le foreste dalle azioni nefaste degli uomini, soprattutto dagli incendi. Le prime testimonianze scritte di questo gigantesco rettile risalgono agli appunti di padre José de Anchieta, in cui il gesuita descrive la presenza di un serpente di fuoco che uccideva gli indigeni. Secondo la leggenda, gli occhi luminosi del boitatá possono rendere ciechi coloro che lo osservano o, nel peggiore dei casi, condurre alla morte. In alcune parti del Brasile, come nello stato di Santa Catarina, questa creatura ha le sembianze di un toro che sputa fuoco e che presenta un enorme occhio in mezzo alla testa. Sembra che il boitatá sia stato inventato per spiegare il fenomeno dei fuochi fatui, delle fiamme che si crede si originino dalla combustione di metano e fosfano prodotti dai corpi in decomposizione.

3. Iara (o Uiara)

Iara è una sirena che vive nel Rio della Amazzoni e il suo nome deriva dalla lingua tupi e significa “signora delle acque”. La leggenda racconta che Iara era la più forte guerriera della sua tribù, motivo di invidia tra i suoi fratelli: essi cercarono di ucciderla ma la giovane, molto più abile di loro, li assassinò tutti. Per punirla del crimine, il padre la gettò nelle acque tra i fiumi Negro e Solimões; tuttavia, i pesci l’aiutarono e la trasformarono in sirena in una notte di luna piena. Da allora, Iara è diventata la protettrice del Rio delle Amazzoni e non esita a trascinare i pescatori nei fondali del fiume per cibarsene. Molto probabilmente la leggenda di Iara è nata soltanto dopo l’arrivo degli europei, influenzata dalla leggenda delle sirene greche.

4. Curupira

Il curupira è un’altra entità protettrice della foresta, originaria dell’Amazzonia. Si tratta di un nano dai capelli rossi, che a volte possono diventare fiamme, con i piedi al contrario che usa per confondere i cacciatori malintenzionati. È una creatura malevola, molto brava ad ingannare i viaggiatori: può creare delle illusioni che fanno perdere l’orientamento a coloro che si trovano nella foresta o produrre dei fischi acuti, capaci di spaventare fino alla pazzia. Eppure il curupira ha dei punti deboli: si consiglia ai viaggiatori di portare con sé della cachaça (liquore che si ottiene dalla distillazione della canna da zucchero) e del tabacco e offrirglieli, poiché la creatura ama bere alcool e fumare. Nell’immaginario collettivo, il curupira si sposta in sella ad un pecari, una specie di maialino ampiamente presente in America Latina.

Creature del folklore brasiliano: 5 da conoscere

5. Mula sem cabeça

La mula sem cabeça (mula senza testa) è una mula o un’asina che ha delle fiamme al posto della testa, il cui forte galoppo le permette di essere udita a chilometri di distanza e la quale travolge qualunque essere vivente si trovi lungo il suo cammino. Secondo la leggenda più nota, la mula sem cabeça è una donna che ha avuto una relazione con un sacerdote e, quindi, è diventata vittima di un maleficio. La trasformazione si compie dal tramonto di ogni giovedì fino all’alba del venerdì e, per essere spezzata, si dovrebbe toccare la testa infuocata con almeno una goccia di sangue. Il maleficio può essere annullato anche se il sacerdote con cui la donna ha peccato la maledice sette volte prima di dire la messa. Nonostante sia una delle creature del folklore brasiliano, la leggenda della mula sem cabeça è di origine iberica ed è stata importata in America dagli spagnoli e dai portoghesi.

 

Fonte immagine in evidenza: Freepik. Saci-pererê

Fonte immagine nel testo: Freepik. Curupira

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