Tre curiosità su Gustav Klimt, pittore austriaco conosciuto soprattutto per l’utilizzo del cosiddetto stile aureo, originale e prezioso, contraddistinto tra le altre cose dall’uso dell’oro. L’artista fu tra i più grandi animatori della scena culturale del suo tempo, la cui arte si basava su svariati temi: allegorici, paesaggi, nudi femminili, temi religiosi, ritratti.
Tre curiosità su Klimt
1. Gustav Klimt era un artista molto riservato, poche le curiosità che lui stesso lasciava trapelare, ma una cosa è certa, era un grande amante delle donne e la società del tempo lo sapeva bene. In realtà il pittore austriaco non si sposò mai, ma una leggenda narra che abbia dormito con ogni donna ritratta ed ebbe ben quattordici figli illegittimi, dei quali solo quattro furono riconosciuti. L’universo femminile di Klimt si configura come una realtà autonoma, dalla quale l’uomo è allontanato, presenti come elementi accessori delle varie composizioni.
A tal proposito, l’artista stesso dichiarò: “Chiunque volesse capire qualcosa di me come artista dovrebbe guardare attentamente alle mie fotografie e da lì provare ad indovinare chi sono… e cosa voglio”.
2. Tra le opere di Klimt, Il bacio, un dipinto su tela, è uno dei quadri più famosi della storia dell’arte e fra quelli maggiormente riprodotti nel corso del tempo.
Prima di dipingere Il bacio, Gustav Klimt ebbe molte critiche sui dipinti realizzati durante il periodo dell’Università di Vienna. Il lavoro dell’artista veniva descritto come pornografico e scandaloso.
In realtà l’opera rappresenta una vera e propria icona del periodo aureo.
È bene precisare che quando Klimt realizzò Il bacio, nella società del tempo cominciavano a diffondersi le teorie di Jung e Freud, con le note ipotesi riguardanti gli effetti sulla psiche della sfera sessuale: Klimt prende queste teorie e le fa sue. Probabilmente per questo motivo una delle opere più importanti dell’artista austriaco diventò un vero e proprio “schiaffo” al puritanesimo che imponeva di non provare alcun tipo di desiderio.
3. Nonostante Klimt fosse molto conosciuto e famoso, attualmente esistono poche opere dell’artista, poiché molte di esse sono state rubate o sequestrate durante la Seconda guerra mondiale, altre invece furono distrutte da un incendio nel castello che le custodiva. Delle opere scomparse, sono giunte sino a noi solo alcune foto in bianco e nero. Si tratta di: Medicina, Giurisprudenza e Filosofia, ovvero le tre facoltà per il quale Klimt voleva dedicare un omaggio.
Cosa successe quella notte? L’ultima notte della guerra, in Austria, un gruppo di ufficiali delle SS decise di irrompere nel castello dove erano custodite alcune opere di Gustav Klimt. Dopo aver bivaccato tutta la notte, sullo sfondo dei dipinti di Klimt, la mattina seguente, ritenendo i dipinti troppo belli per finire nelle mani del nemico russo, gli ufficiali fecero saltare in aria il castello con dell’esplosivo, distruggendo anche le opere di Klimt custodite al suo interno.
Le poche opere realizzate dal 1909 al 1912, testimoniano la ricerca di una nuova formula espressiva e soprattutto decretano il brusco abbandono dello stile decorativo.
Si tratta principalmente di bellissimi ritratti di donne realizzati con un cromatismo smorzato e una pennellata rapida ed essenziale. Il linguaggio cambia radicalmente; l’uso dell’oro, fino a quel momento uno degli aspetti caratterizzano del suo stile, sparisce, sostituito da una tavolozza fatta di colori puri.
Questi aspetti descrivono l’identità di un artista estremamente versatile, oggigiorno particolarmente apprezzato dal pubblico che continua a essere affascinato dalle sue opere.
Naturalmente, quelle citate sono solo alcune delle curiosità che riguardano il celebre artista Gustav Klimt, ne esistono tante altre, che però nel tempo non hanno trovato conferma da parte di storici dell’arte e studiosi.
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