La storia di Désirée Clary, la regina di Svezia e Norvegia che stregò il giovane Napoleone, sembra quasi un vero e proprio romanzo.
Bernhardine Eugénie Désirée Clary, ultima di tredici figli, nacque a Marsiglia nel 1777 da François Clary, discendente di una delle famiglie più facoltose della borghesia francese arricchitosi con il commercio della seta. Visse un’infanzia agiata, ricevendo la sua istruzione in un convento prestigioso.
Nel 1793 la famiglia Bonaparte è costretta a scappare dalla Corsica e a rifugiarsi a Marsiglia. Qui avvenne il primo incontro tra le due famiglie. Il caso volle che Étienne, il fratello di Désirée Clary, venisse arrestato a causa di una lettera inviata dal padre, ormai deceduto, nella quale richiedeva l’acquisizione di un titolo nobiliare che gli era stato negato. La moglie del giovane decise di andare ad intercedere per lui con il commissario politico che se ne occupava e Désirée Clary l’accompagnò. Nel palazzo dove il rappresentante del popolo riceveva, le due donne si persero tra la folla e Désirée si ritrovò ad addormentarsi in un angolo della sala. Al suo risveglio, trovò al suo fianco il commissario della marina di Marsiglia, Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore di Napoleone che all’epoca generale di Tolone. Egli si offrì di riportarla a casa e la consolò per le sorti di suo fratello Étienne. Dopo questo primo incontro, pare che il giovane Giuseppe abbia iniziato a corteggiare la ragazza ma, essendo lei troppo piccola e avendo Napoleone messo gli occhi su di lei, Giuseppe finì per sposare Julie, sorella maggiore di Désirée.
La breve storia d’amore di Désirée Clary e Napoleone Bonaparte inizia qui. I due si innamorarono perdutamente e si fidanzarono ufficialmente il 21 aprile 1795. Questo amore ci è testimoniato dalle lettere che i due si scambiarono e che lei custodì fino alla morte. «Mantieni sempre il giuramento che mi hai fatto come io sempre manterrò quello che ti ho fatto» scrisse la giovane donna. Ma tale giuramento, purtroppo per lei, fu rotto pochi mesi più tardi.
Infatti, Napoleone, recatosi a Parigi in cerca di un impiego, rimase particolarmente affascinato dall’atmosfera parigina ma soprattutto dalle donne, anche se nel mentre scriveva al fratello di far pressioni con Désirée Clary affinché si consolidasse il rapporto per giungere al fatidico matrimonio tra i due. Eppure, in uno di quei salotti parigini da lui tanto amati, conobbe Joséphine de Beauharnais e poco tempo dopo la sposò, ritenendola più adatta ad accompagnarlo nelle sue ambizioni politiche rispetto a quanto avrebbe potuto fare Désirée. La giovane ne fu fortemente ferita tanto da palesarglielo in una lettera. Le parole «vi dimostrerò che io so essere ben più fedele di voi ai miei giuramenti e che per quanto voi abbiate rotto ogni legame che ci univa, io non amerò mai un altro, né mai mi mariterò» lasciavano trasparire la profonda delusione della fanciulla.
La storia di Désirée Clary però continua: allo sconforto seguì il trasferimento con la sorella e il cognato in Italia. Qui incontra il generale Léonard Duphot con il quale progetta di sposarsi, ma che vedrà morire davanti ai suoi occhi nel tentativo di sedare una rivolta.
Désirée Clary torna così a Parigi e qui incontra il Generale Jean-Baptiste Bernadotte, rivale politico di Napoleone e forse proprio questo antagonismo farà prendere la decisione alla donna di sposare il Generale. Nonostante tale unione, Napoleone avrà sempre un occhio di riguardo per Désirée, che a Parigi vive la vita mondana parigina fatta di balli ed eventi sotto l’attenzione e l’affetto del Bonaparte. Non vuole rinunciare a tale vita nemmeno quando il consorte diventa re di Svezia e porta con sé il loro unico figlio Oscar, a cui Napoleone aveva fatto da padrino. La famiglia si riunì nel 1823, quando Désirée Clary si trasferì in Svezia, incoronata con il nome Desideria. Nonostante nei primi tempi si dimostrò una regnante gioviale e attiva, si stancò presto della sua posizione tanto da voler tornare nella sua cara Parigi, cosa che le fu negata dal marito. Rimasta vedova, la sua salute mentale peggiorò notevolmente, tanto da assumere atteggiamenti eccentrici e lontani dalle norme sociali.
La storia di Désirée Clary termina il 17 dicembre 1860, quando la donna morì a Stoccolma e venne sepolta nella chiesa di Riddarholmen.
Dopo il suo trasferimento in Svezia, Désirée non fece nemmeno accenno alla sua storia con Napoleone, ma alla sua morte furono ritrovate le lettere che in gioventù i due si erano scambiati, quasi come se da quell’amore lei non si fosse mai distaccata, mantenendo quella sua promessa fatta da fanciulla.
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